E la chiamano estate |
||||||||||||||
Un film di Paolo Franchi.
Con Isabella Ferrari, Jean-Marc Barr, Luca Argentero, Filippo Nigro, Eva Riccobono.
continua»
Drammatico,
durata 89 min.
- Italia 2012.
- Officine Ubu
uscita giovedì 22 novembre 2012.
- VM 14 -
MYMONETRO
E la chiamano estate
valutazione media:
2,26
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
|
||||||||||||||
|
||||||||||||||
|
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
L'incapacità di mare secondo Franchidi M.D.CFeedback: 5834 | altri commenti e recensioni di M.D.C |
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
domenica 25 novembre 2012 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Un film che ha il coraggio dei suoi difetti, che non si risparmia e che non risparmia quasi niente allo spettore. Nella sua rappresentazione di un male di vivere estremo e compulsivo E la chiamano estate mostra, con una cifra stilistica non comune, che un film può essere ancora una scommessa, un azzardo e una sfida rivolta con sfrontatezza al consenso, quasi rigettandolo subito a partire dalla prima inquadratura del sesso della protagonista Isabella Ferrari. Costruito sulla fragilità di un intreccio che in effetti non ha grande sostanza, deborandando qua e là nelle scene di sesso, il film di Franchi segue una strenua traiettoria autodistruttiva immersa in un bianco abbacinante, in un isolamento a tratti visionario, dove la geografia di un'anima in rovina si confonde con scenari liquidi, indecifrabili come il malessere di Jean Marc Barr, anestesista ridotto a essere un' ombra per l'incapacità di amare fisicamente la sua donna. Da qui l'idea di cercarne i vecchi fidanzati per pregarli di riallacciare un rapporto con l'ex compagna. L'idea, drammaturgicamente irrisolta (ma non sono forse spesso irrisolte le relazioni, i rapporti?) non è che un pretesto per mettere in scena l' incapacità di amare e di essere amati, la distanza che divide uomini e donne e la ricerca impossibile di una felicità che sembra solo un misterioso, inaccessibile traguardo. L'equilibrio a Franchi non sembra interessare così come il realismo fino a se stesso, ma se la spinta per raccontare una storia è spesso l'anormalità nel caso di E la chiamano estate questa viene mostrata con troppa programmatica esasperazione(compreso il tragico epilogo che sa un pò di di già visto) ma con altrettanta forza creativa nella costruzione delle immagini, nelle intuizioni che rendono significative certe scene(il bacio alla paziente dopo l'operazione, l'amplificarsi del suono dell'acqua sotto la doccia come un'eco insostenibile, l'uso delle diapositive accompagnate dalla voce fuori campo, l'incontro per strada). Nel bilancio tra quello che dà e che chiede al pubblico E la chiamano estate non fa sconti e non ne riceve(ilarità e linciaggio compresi) ma lascia anche una scia di malessere, di gravità e silenzio che spesso anche a film migliori manca. Per un storia che viaggia dalla prima all'ultima inquadratura sul filo del rasoio dell'incomprensione e del rifiuto non è poco e allo stesso tempo forse non è abbastanza. Ma a Franchi le contraddizioni, i conflitti che sprigionano reazioni violente, persino denigratorie sembrano interessare più della ricerca di un equilibrio narrativo. Matteo De Chiara
[+] lascia un commento a m.d.c »
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ultimi commenti e recensioni di M.D.C:
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Recensioni & Opinionisti |
Premi |
Multimedia | Shop & Showtime |
Pubblico (per gradimento)
1° | claudio bianco 2° | renato volpone 3° | flyanto 4° | m.d.c 5° | gioygio 6° | rita branca 7° | derriev |
Roma Film Festival (2) Articoli & News |
Link esterni
|