Transformers 3 |
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Un film di Michael Bay.
Con Shia LaBeouf, Josh Duhamel, Rosie Huntington-Whiteley, John Malkovich, Hugo Weaving.
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Titolo originale Transformers: Dark of the Moon.
Fantascienza,
Ratings: Kids+13,
durata 156 min.
- USA 2011.
- Universal Pictures
uscita mercoledì 29 giugno 2011.
MYMONETRO
Transformers 3
valutazione media:
2,80
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Due cose invece gradevoli sul film!di frank01Feedback: 11 | altri commenti e recensioni di frank01 |
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mercoledì 25 aprile 2012 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Vedi l'altro commento per le critiche.
Due note sulle cose che ho invece trovato gradevoli: una buona caratterizzazione dei personaggi secondari, come spesso nei film di Bay. Un po' di maniera, ma ben recitati da un ottimo cast. Vedi l'assistente di Turturro (già pirata pazzo di Palle al Balzo), Leonard Nimoy voce del Robottone, i militari, i robot minori e in generale quasi tutti i comprimari, che anche con poche battute si delineano uscendo dall'anonimato di questo tipo di personaggi nei film di azione.
Infine un certo gusto tutto americano per la citazione, dal robot cattivo che richiama Predator alle navi spaziali attinte a piene mani da Giger, fino alla citazione di Herbert.
Altra cosa davvero ineguagliata sono gli effetti speciali. Niente da dire, un lavoro incredibile e magico per gli occhi. Il 3d di questo film è a livelli allucinanti, e cambia radicalmente l'effetto disordinato e confuso del secondo film, nel quale, francamente, non si capiva una beneamata mazza tanto era incasinato il tutto.
Non soltanto gli effetti speciali sono indicibilmente complessi e realistici nella loro irrealtà (robottoni giganti parlanti???), ma si amalgamano al reale con una precisione a dir poco strabiliante. Se in Avatar ogni inquadratura era tesa a farti soffermare sugli effetti speciali, quasi a dire: "Guarda guarda, siamo figissimi!" qua il tutto fluisce senza pause: gli effetti speciali sono strabilianti nel loro insieme, ma non c'è mai, come nel primo film, l'inquadratura che si sofferma sulla trasformazione di questo o quello, o sull'esplosione. Tutto avviene nel mentre.
Scene che ho trovato in questo degne di notasono: le sequenze incredibili con il robot "talpa", che sembra preso pari pari da Dune di Herbert e spacca davvero, o la lunga sequenza dell'edificio in crollo a Chicago, davvero impressionante. Altra scena citata da molti è quella della macchina che, nell'esplosione, si trasforma in robot al volo, salva il passeggero dalle macerie incendiarie, se lo mette in pancia ritrasformandosi in vettura e riprende la corsa, tutto in ralenty ed in una sola inquadratura. Impressionante!
Aggiungo solo alcune scene che sono spettacolari nonostante siano (o forse proprio in funzione del fatto di essere) apparentemente banali o scontate.
Ad un certo punto ci sono esplosioni vicino ad un viale alberato, e la luce di queste si riflette in maniera del tutto verosimile sulle fronde inferiori degli alberi, illuminandoli secondo un criterio di 3D mai visto prima. E' un'inquadratura che dura un attimo: chiunque altro si sarebbe limitato a sparare un flash bianco da fuori scena e sarebbe andato anche bene, ma questi dettagli fanno la differenza.
E potrei continuare a lungo. Insomma, un'attenzione per la CG mai anche solo paventata.
In conclusione: scritto con i piedi, recitato dai due protagonisti ancora peggio, con buchi enormi di sceneggiatura e trama, ma nel complesso a tratti ironico, girato con un montaggio impeccabile, uno sviluppo degli effetti mai visto (e scrivo ad Aprile 2012: a tutt'oggi non ho visto di meglio) e con un'attenzione ai dettagli visivi rimarchevole. L'ho visto oggi sull'LCD: al cinema è tutt'altra cosa!
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