luca scialo
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lunedì 23 novembre 2020
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la vita di una donna che ha anticipato i tempi
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Una attempata vecchietta londinese fa la spesa in un supermarket. Tornata a casa, fa colazione parlando col marito morto anni prima. Un lutto che non è riuscita mai ad elaborare, complice una galoppante demenza senile, ma anche la solitudine nonostante abbia 2 figli. Quella donna, così comune a tante altre, è in realtà Margareth Thatcher. Ex Primo ministro britannico. La quale, lottando in primis contro i pregiudizi maschili e poi contro un sistema economico ormai obsoleto e in grave difficoltà, trasformerà la Gran Bretagna in una super potenza economica. Il film, con un modus operandi tradizionale, fatto di continui flash back che si alternano al più malinconico presente, ricostruisce tutta la sua carriera.
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Una attempata vecchietta londinese fa la spesa in un supermarket. Tornata a casa, fa colazione parlando col marito morto anni prima. Un lutto che non è riuscita mai ad elaborare, complice una galoppante demenza senile, ma anche la solitudine nonostante abbia 2 figli. Quella donna, così comune a tante altre, è in realtà Margareth Thatcher. Ex Primo ministro britannico. La quale, lottando in primis contro i pregiudizi maschili e poi contro un sistema economico ormai obsoleto e in grave difficoltà, trasformerà la Gran Bretagna in una super potenza economica. Il film, con un modus operandi tradizionale, fatto di continui flash back che si alternano al più malinconico presente, ricostruisce tutta la sua carriera. Dai primi lavori nella drogheria del padre, alla prima delusione elettorale, passando per il fidanzamento col futuro marito Denis, fino alla nomina in parlamento e infine quella da Primo Ministro. Straordinaria, manco a dirlo, Meryl Streep. Dalla interpretazione come sempre intensa, e adatta a tutte le fasi dell'ascesa della Thatcher. La quale, tra l'altro morirà proprio 2 anni dopo l'uscita della pellicola. Questo lungometraggio non è però solo un omaggio ad un personaggio che ancora oggi divide (sebbene di fatto le sue politiche lacrime e sangue diventeranno quelle di tutto il resto dell'Europa negli anni '90). E' anche un affresco sulla Terza età e sui bilanci inevitabili della nostra vita che ci obbliga a fare.
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enzo70
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domenica 15 novembre 2020
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una eccezionale meryl streep per la thatcher
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Margaret Thatcher è entrata nella storia per il suo carattere, per la sua capacità di traghettare la Gran Bretagna verso il 2000, da Paese leader del mercato europeo. Dura, intransigente, la Thatcher è stata una donna molto discussa: la guerra nelle Falkland, la durissima repressione delle ragioni degli irlandesi, la politica economica liberista sono solo alcune delle scelte del Governo inglese che hanno contraddistinto il periodo della Lady di ferro. Interpretata dalla solita, grandissima, Meryl Streep, la Thatcher viene raccontata in modo inusuale: è al termine del suo percorso, è afflitta da una malattia degenerativa ed il film ha come filo conduttore i dialoghi con il marito defunto.
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Margaret Thatcher è entrata nella storia per il suo carattere, per la sua capacità di traghettare la Gran Bretagna verso il 2000, da Paese leader del mercato europeo. Dura, intransigente, la Thatcher è stata una donna molto discussa: la guerra nelle Falkland, la durissima repressione delle ragioni degli irlandesi, la politica economica liberista sono solo alcune delle scelte del Governo inglese che hanno contraddistinto il periodo della Lady di ferro. Interpretata dalla solita, grandissima, Meryl Streep, la Thatcher viene raccontata in modo inusuale: è al termine del suo percorso, è afflitta da una malattia degenerativa ed il film ha come filo conduttore i dialoghi con il marito defunto. E allora il film è un continuo go and back di episodi che hanno caratterizzato la carriera politica e la vita dell’ex premier. La regia è volutamente priva di acuti, i toni sempre costanti ed equilibrati riescono a rendere perfettamente vizi e virtù di una donna importante. Un bel film ma quanto conta avere Meryl Streep nel cast!
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onufrio
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sabato 13 aprile 2019
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poco biografico, poco storico
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Indiscutibile l'interpretazione di Meryl Streep, tanto da conquistare l'Oscar, "The Iron Lady" rimane sospeso fra lo storico, biografico e commedia, i continui rimbalzi temporali fra presente, infanzia e passato politico disturbano e ne penalizzano la linearità della storia, che poi in fin dei conti, dopo aver visto questo film, alla fine ti rimane comunque ben poco su chi fosse la Thatcher realmente, dato che per metà del film la si impronta sulla vecchiaia, in lotta con gli acciacchi del tempo, la demenza senile e la costante presenza ed i dialoghi col marito ormai defunto.
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renato c.
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martedì 15 marzo 2016
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brava meryl
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Tre stelle per il fatto che la prima parte del film è un po'deludente in quanto è tutta basata sull'anziana
sig.a Thatcher che cammina male e vive di ricordi con qualche flashback sulla sua gioventù e sui suoi primi approcci alla politica. Nella seconda parte invece il film si rivaluta e ci fa vedere veramente la lady di ferro, intransigente, dal carattere forte, insomma la persona che tutti conoscevamo! Penso che ci volesse un film su questa figura storico-politica che ha fatto molto parlare di se nel bene come nel male! Il suo carattere si nota maggiormente nella sequenza della guerra delle Falkland, ma viene rappresentato bene anche nel successivo resto del film fino a quando lascia la carica scendendo le scale in un modo pieno di dignità! Meryl Streep l'ha interpretata magnificamente sia nei suoi anni di ferro che quando era anziana! La sua politica liberista, le sue conseguenze, ecc.
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Tre stelle per il fatto che la prima parte del film è un po'deludente in quanto è tutta basata sull'anziana
sig.a Thatcher che cammina male e vive di ricordi con qualche flashback sulla sua gioventù e sui suoi primi approcci alla politica. Nella seconda parte invece il film si rivaluta e ci fa vedere veramente la lady di ferro, intransigente, dal carattere forte, insomma la persona che tutti conoscevamo! Penso che ci volesse un film su questa figura storico-politica che ha fatto molto parlare di se nel bene come nel male! Il suo carattere si nota maggiormente nella sequenza della guerra delle Falkland, ma viene rappresentato bene anche nel successivo resto del film fino a quando lascia la carica scendendo le scale in un modo pieno di dignità! Meryl Streep l'ha interpretata magnificamente sia nei suoi anni di ferro che quando era anziana! La sua politica liberista, le sue conseguenze, ecc. sono da lasciare in un discorso politico-economico (così come il neoliberismo di Ronald Reagan) più che in questo film che voleva far vedere soprattutto la personalità di questa donna di ferro! Bellissima la figura del marito Denis,anch'egli intepretato magnificamente da Jim Broadbent, che qui viene rappresentato quasi come il suo angelo custode, l'angelo consolatore, sempre sorridente e pronto a rincuorarla; fantastica la scena dell'addio, anche in questa sequenza la rincuora come se stesse partendo per un viaggio e si comprende che invece è la sua morte quando fa notare che era senza scarpe e lo conferma quando va incontro ad una grande luce! Insomma il film fa vedere che tutti siamo esseri umani e che in famiglia anche le persone d'acciaio hanno i loro problemi come tutti! Sembra strano, comunque che i Britannici accettassero a fatica un primo ministro donna quando da secoli hanno una monarchia ereditaria anche in linea femminile, e che i loro priodi storici più aurei siano stati durante i regni delle regine!
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rikitikitawi
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venerdì 4 settembre 2015
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un capolavoro
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Mettersi comodi per vedere un film biografia sulla Lady di ferro è a dir poco sconcertante.
Ma se inizi a guardarlo non lo molli più : intelligenti e magistrali scenografi e regista che riescono a fare una pellicola coinvolgente ed in certi momenti emozionante.
Il film scorre d'un fiato sino alla fine con una sceneggiatura ed una regia da lodi : superfluo aggiungere la bravura degli attori .
Ho visto questo film due volte e non mancherò di rivederlo di tanto in tanto ancora ed ancora.
Consigliatissimo !
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brian77
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lunedì 17 marzo 2014
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meryl noschese
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Meryl Streep sembra il nostro Alighiero Noschese: la sua non è tanto un'interpretazione, quanto un'imitazione.
Buona parte della colpa credo stia nella sceneggiatura e nella regia, che evitano di creare un personaggio vero, a tutto tondo.
Forse perché erano troppo preoccupati di nascondere chi sia stata in realtà la Thatcher e quali tragedie abbia provocato con la sua sciagurata politica economica.
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vjarkiv
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sabato 23 novembre 2013
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film che non coinvolge più di tanto
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Opera che ha motivo di esistere per la magistrale interpretazione della Streep (meritato l'Oscar), calatasi "anima e corpo" (grazie anche ad un trucco verosimigliante, secondo Oscar) nel personaggio più controverso della storia recente d'Inghilterrra. Per il resto il film procede onestamente ma senza coinvolgere più di tanto, tra l'inesorabile Alzheimer del presente (troppo presente) e continui flashback sulle più salienti scelte politiche della Lady di Ferro (poco approfondite).
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shiningeyes
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giovedì 28 febbraio 2013
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streep immensa!
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The Iron Lady
"The Iron Lady" non è il solito film biografico che si occupa di narrare normalmente le vicende più importanti del personaggio in questione. E' un film che racconta i motivi e il credo di una donna: Margaret Tatcher.
Il film si divide bene nel raccontare l'intimo della lady di ferro, la quale si dimostra ferma e decisa nel prendere decisioni dure ed importanti, per poi pregare e sentire sulla pelle lo scotto delle decisioni prese; ma la Tatcher era una donna forte, più coraggiosa di qualsiasi uomo del parlamento inglese di quei tempi.
Il film è un flashback continuo nella mente di Margaret, la quale ormai anziana, sente la sua lucidità e forza venire a meno, soprattutto dopo aver perso il suo amato marito Dennis; sempre pronto a sostenerla nei suoi tesissimi giorni al governo.
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The Iron Lady
"The Iron Lady" non è il solito film biografico che si occupa di narrare normalmente le vicende più importanti del personaggio in questione. E' un film che racconta i motivi e il credo di una donna: Margaret Tatcher.
Il film si divide bene nel raccontare l'intimo della lady di ferro, la quale si dimostra ferma e decisa nel prendere decisioni dure ed importanti, per poi pregare e sentire sulla pelle lo scotto delle decisioni prese; ma la Tatcher era una donna forte, più coraggiosa di qualsiasi uomo del parlamento inglese di quei tempi.
Il film è un flashback continuo nella mente di Margaret, la quale ormai anziana, sente la sua lucidità e forza venire a meno, soprattutto dopo aver perso il suo amato marito Dennis; sempre pronto a sostenerla nei suoi tesissimi giorni al governo.
La regia del film è eccellente, e presenta un alto tasso tecnico che valorizza il valore del film, che già è abbiente di un'ottima fotografia ed un montaggio veloce e dinamico che ti colpisce; oltre che, una buonissima sceneggiatura.
Ma ci sta un valore che sta sopra a tutti in questo film.
Si tratta della premiatissima e grandissima Meryl Streep, la quale, ad oltre sessant'anni si dimostra come un'attrice che non ha rivali nel suo campo, compiendo un'interpretazione fantastica, che non solo ci rimanda al vero carattere della Tatcher, ma fa vedere una Tatcher inedita: sensibile, nostalgica e debole; tutto fuorché di ferro; e non parliamo dell'accuratissimo trucco (premio Oscar) che ce la rende così incredibilmente reale.
Jim Broadbent anche fa una grandissima recitazione, e risulta una spalla perfetta per la strepitosa Streep, e ho trovato strano che non avesse avuto nomination al Globe e all'Oscar (avuta invece nel BAFTA).
Altro spunto interessante è rappresentato dal largo spazio dato alle questioni politiche del governo Tatcher, le quali non sono neanche troppo predominanti nella storia, e vengono narrate in modo molto interessante, anche perché vengono mostrate in modo da darci un punto di vista nostro, e ciò lo ritengo giusto e anche educativo.
"The Iron Lady" è un bellissimo film, che meritava, secondo me, altre due nomination (regia e attore non protagonista) ai Globe ed Award. Ma state tranquilli, che, il cinema inglese man di mano che va avanti strapperà più consensi, e senza usare budget hollywoodiani.
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paolo_89
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martedì 26 febbraio 2013
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donna fredda, personaggio caldo
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he Iron Lady è un film biografico su Margareth Tatcher e un saggio di recitazione di Maryl Streep, perfetta quando interpreta il primo ministro negli anni di governo e anche quando, in vecchiaia, li ricorda nostalgica: merito anche del trucco, ma sembra che la donna abbia già vissuto una propria vecchiaia e l’abbia messa a disposizione del pubblico. Che spettacolo!
La storia della prima donna a capo del governo britannico è raccontata su tre binari che si toccano spesso e raggiungono contemporaneamente i massimi punti di tensione.
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he Iron Lady è un film biografico su Margareth Tatcher e un saggio di recitazione di Maryl Streep, perfetta quando interpreta il primo ministro negli anni di governo e anche quando, in vecchiaia, li ricorda nostalgica: merito anche del trucco, ma sembra che la donna abbia già vissuto una propria vecchiaia e l’abbia messa a disposizione del pubblico. Che spettacolo!
La storia della prima donna a capo del governo britannico è raccontata su tre binari che si toccano spesso e raggiungono contemporaneamente i massimi punti di tensione. Su quello principale riposa la Tatcher anziana, assalita dai ricordi e coccolata da fantasma del marito mentre svuota proprio il suo armadio. Sul secondo corre una giovane Margareth Roberts, giovane laureata in Chimica ad Oxford con la passione della politica, ma pur sempre figlia di un droghiere: un forte discrimine per chi vuole soltanto migliorare il mondo e penetrare in un mondo conservatore e maschilista come il parlamento inglese. E pensare che Margareth è proprio una conservatrice. Sul terzo binario, invece, avanza Margareth Tatcher nel pieno delle forze, dalla decisione di candidarsi primo ministro agli anni in cui ha guidato il paese. L’ambizione, la necessità di combattere per i propri ideali ad ogni costo sono tratti che emergono da carattere di Margareth da giovane, ereditati dal padre e ingigantiti col tempo. Necessari per la guida di un impero, ma ingombranti tra le mura di casa, attutiti con difficoltà anche dal marito che l’ha sempre sostenuta e ammirata. Margareth è caparbia, autorevole, razionale: parole, azioni, abitudini, carattere e destino sono la sequenza che forgia l’essere umano. Non importa se conducono a decisioni impopolari per il bene materiale e ideologico del paese, che comportino sacrifici immediati ma benefici a lungo termine: è qui che salta fuori l’aspetto politico del film, un prolungamento della personalità di Margareth. Inflessibile nella politica economica, irremovibile nella guerra alle isole Falkland, riesce però a inimicarsi i suoi stessi collaboratori: per quanto autorevole e indipendente, neanche Margareth Tatcher è in grado di restare da sola, e la bellezza della storia è nel modo in cui è raccontata: senza stereotipi e con un’attenzione certosina per i piccoli comportamenti che, sommati, costruiscono un carattere spigoloso come quello di Margareth. Combattuta tra chi ha sempre desiderato essere e quella che si è riconosciuta molti anni dopo.
Non stupisce l’uso di colori freddi ed è forte la caratterizzazione degli abiti di Margareth, sempre blu o celesti eccetto che in un momento fondamentale della sua vita politica e privata, che hanno sempre collimato.
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picassa
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giovedì 31 gennaio 2013
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un ottimo documentario ...
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... che poi in fondo è anche un bel film che ti lascia pensare
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