irene
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sabato 15 ottobre 2011
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un fascino senza tempo
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Adoro "Jane Eyre" da quando ero ragazzina e - forse - sono stata obbligata a leggerlo per la scuola. Forse, ma non è detto. Da allora l'ho letto e riletto più volte e mi sono appassionata alle svariate versioni cinematografiche o televisive che ne sono state fatte. Mi è piaciuto molto il film tv della BBC, con attori poco famosi, molto fedele. Mi è piaciuto abbastanza anche quello di Zeffirelli, con un'ottima scelta per il ruolo di Jane (Charlotte Gainsbourg), ma con un William Hurt improponibile come Rochester. Quest'ultimo film ha qualcosa in più. Un'impostazione un pochino diversa, un racconto non lineare come in origine, ma che niente toglie all'intensità della vita della protagonista.
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Adoro "Jane Eyre" da quando ero ragazzina e - forse - sono stata obbligata a leggerlo per la scuola. Forse, ma non è detto. Da allora l'ho letto e riletto più volte e mi sono appassionata alle svariate versioni cinematografiche o televisive che ne sono state fatte. Mi è piaciuto molto il film tv della BBC, con attori poco famosi, molto fedele. Mi è piaciuto abbastanza anche quello di Zeffirelli, con un'ottima scelta per il ruolo di Jane (Charlotte Gainsbourg), ma con un William Hurt improponibile come Rochester. Quest'ultimo film ha qualcosa in più. Un'impostazione un pochino diversa, un racconto non lineare come in origine, ma che niente toglie all'intensità della vita della protagonista. Ha atmosfere perfette, quella vecchia casa scura e fredda, quei volti illuminati solo dalle candele. Ha un'ottima Mia Wasikowska nel ruolo di Jane, con il viso giusto e la giusta sensibilità. E ha finalmente il Rochester che ho sempre immaginato leggendo il libro: pericoloso e dolce, misterioso e appassionato, tenebroso e fragile. Al quale questo nuovo, magnifico attore che è Michael Fassbender dà corpo in maniera eccellente. I due insieme fanno vere e proprie scintille.
Ma c'è dell'altro. Vista oggi, questa storia sembra la risposta perfetta al debosciamento morale che ci circonda. Jane è grande, di una grandezza tutta interna; grande di una dignità che non è in vendita neanche per amore (figuriamoci per i soldi); grande perchè non scende a compromessi, ma segue soltanto la propria coscienza. Di fronte a lei, persone che affermano che "bisogna sapersi vendere e vendere anche la propria madre" appaiono come delle piccole, meschine nullità di cui non rimarrà niente.
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stefano pariani
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venerdì 21 ottobre 2011
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jane eyre: ritorna la passione romantica
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Dal classico della letteratura ottocentesca di Charlotte Bronte, ecco una nuova versione di "Jane Eyre". Avevamo ancora nella memoria il film di Zeffirelli del 1995 con William Hurt e Charlotte Gainsburg, perfetti nei ruoli della fiera e pura Jane e del burbero signor Rochester e forse non si sentiva il bisogno di un nuovo adattamento. Ma la storia dell'orfana cresciuta in un rigido orfanotrofio che s'innamora del padrone del castello dove lavora come istitutrice piace sempre ed è bello lasciarsi andare agli slanci della passione romantica di cui il romanzo è pervaso. Per fortuna non si tratta di una fotocopia del lavoro di Zeffirelli: ridotte al minimo le sequenze dell'infanzia di Jane in orfanotrofio, richiamate solo in brevi flashback, la pellicola si concentra sulla personalità della giovane, lunare creatura di poche parole, sensibile e intelligente, che prova, con gioia e smarrimento assieme, i primi turbamenti amorosi.
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Dal classico della letteratura ottocentesca di Charlotte Bronte, ecco una nuova versione di "Jane Eyre". Avevamo ancora nella memoria il film di Zeffirelli del 1995 con William Hurt e Charlotte Gainsburg, perfetti nei ruoli della fiera e pura Jane e del burbero signor Rochester e forse non si sentiva il bisogno di un nuovo adattamento. Ma la storia dell'orfana cresciuta in un rigido orfanotrofio che s'innamora del padrone del castello dove lavora come istitutrice piace sempre ed è bello lasciarsi andare agli slanci della passione romantica di cui il romanzo è pervaso. Per fortuna non si tratta di una fotocopia del lavoro di Zeffirelli: ridotte al minimo le sequenze dell'infanzia di Jane in orfanotrofio, richiamate solo in brevi flashback, la pellicola si concentra sulla personalità della giovane, lunare creatura di poche parole, sensibile e intelligente, che prova, con gioia e smarrimento assieme, i primi turbamenti amorosi. Di lei, così lontana dalle convenzioni e dalle ipocrisie borghesi, s'innamora Rochester, pur consapevole degli ostacoli che s'interporranno al loro amore. La diafana Mia Wasikowska dipinge una credibile Jane, in apparenza meno incisiva della Gainsburg, ma notevole per il lavoro introspettivo svolto sul personaggio, fatto di silenzi e intensi sguardi, mentre Michael Fassbender conferisce al ruvido Rochester lampi di seduzione e sensualità. Bella la fotografia che, tra nebbiose brighiere, tortuosi sentieri tra i boschi e oscure stanze, accentua le atmosfere dark della sceneggiatura. C'è anche in un piccolo ruolo la nostra Valentina Cervi.
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maria teresa
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martedì 30 giugno 2020
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affinità elettive
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Questo splendido libro che la qualifica di "romantico" definisce solo in modesta misura, ha conosciuto trasposizioni più felici e attori più convincenti di quelli scelti soprattutto da uno Zeffirelli, il cui Rochester è insignificante e il cui eros risulta doveroso come quello di chi delle donne( almeno di quelle di Haworth) avesse sentito solo vagamente parlare.Molto meglio Fukunaga con la Wasiskowa e Fassbender. Ma per "trasporre" felicemente il messaggio della Bronte che "non scrive libri" ma ascolta fedelmente l'anima sua occorre affinità pronda, ovvero autentica arte.
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babis
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mercoledì 19 ottobre 2011
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dal libro al film in modo splendido
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Dopo avere terminato la lettura del libro, sono andata subito, con curiosità, a vedere questa nuova versione cinematografica del capolavoro della Bronte. Stupisce un po' la bellezza della protagonista, rispetto al capolavoro letterario, come anche la giovane età dell'attore scelto per interpretare Edward, ma, a questo iniziale stupore, segue l'apprezzamento per altri aspetti del film: ottima l'interpretazione, la resa dei costumi e le atmosfere tristi. All'inizio del film si può forse restare meravigliati dal fatto che il regista abbia scelto pochi episodi dell'infanzia di Jane, ma questo serve a far emergere il suo amore per la vita e per Edward. Un film da vedere, per chi ama le trasposizioni cinematografiche che rispecchiano i testi letterari da cui sono tratte.
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ivan
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martedì 12 gennaio 2021
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jane edward contro le convenzioni
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Ottima trasposizione cinematografica di un bellissimo romanzo forse non sempre del tutto compreso. L'interpretazione di Fassbender è quella espressivamente più vicina al personaggio di Edward Rochester: un giovane uomo (36 anni, il doppio dell'età di Jane) che ha visto i suoi sogni giovanili infranti dalle consuetudini sociali ( i figli cadetti non hanno diritti sul patrimonio familiare e pertanto devono fare ricorso a matrimoni di convenienza, il matrimonio è imposto dal capofamiglia o deve trovare la sua approvazione; non è consentito il divorzio da un coniuge insano di mente) ed è determinato a rifarsi una vita. Le sue esperienze con le donne (tra le quali la madre di Adele) non gli hanno procurato la felicità inseguita.
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Ottima trasposizione cinematografica di un bellissimo romanzo forse non sempre del tutto compreso. L'interpretazione di Fassbender è quella espressivamente più vicina al personaggio di Edward Rochester: un giovane uomo (36 anni, il doppio dell'età di Jane) che ha visto i suoi sogni giovanili infranti dalle consuetudini sociali ( i figli cadetti non hanno diritti sul patrimonio familiare e pertanto devono fare ricorso a matrimoni di convenienza, il matrimonio è imposto dal capofamiglia o deve trovare la sua approvazione; non è consentito il divorzio da un coniuge insano di mente) ed è determinato a rifarsi una vita. Le sue esperienze con le donne (tra le quali la madre di Adele) non gli hanno procurato la felicità inseguita. Nel progettare il matrimonio con Jane è consapevole che la bigamia è punibile con l'impiccagione ed è religiosamente condannata. Rochester sfida la legge umana programmando la fuga con Jane immediatamente dopo la celebrazione del matrimonio e si rimette al perdono divino in forza della purezza del sentimento per Jane.Rochester non è un uomo mite né marginale e il romanzo presenta forti valenze spirituali che spesso è difficile fare emergere in un film. Questa riedizione mi sembraa comunque add oggi la migliore trasposizione del romanzo
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fabio 3121
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martedì 26 gennaio 2021
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lo sguardo penetrante di jane eyre
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il film è basato sull'omonimo romanzo del 1847 di Charlotte Brontë e racconta la storia di Jane Eyre (Mia Wasikowska) bambina inglese orfana di genitori poveri che viene prima affidata agli zii e poi condotta in un college. Diventata ragazza e insegnante ottiene il lavoro di istruttrice di una bambina Adele, che parla solo in francese, figlia adottiva del nobile signor Rochester (Michael Fassbender) proprietario di un bel castello immerso nel verde. Nonostante il divario di età e la differente condizione sociale, tra i 2 nascerà prima una simpatia e poi un amore che sarà solo temporaneamente impedito dalla scoperta che Mr. Rochester è già spostato e la moglie diventata pazza è reclusa e nascosta in un'ala del castello.
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il film è basato sull'omonimo romanzo del 1847 di Charlotte Brontë e racconta la storia di Jane Eyre (Mia Wasikowska) bambina inglese orfana di genitori poveri che viene prima affidata agli zii e poi condotta in un college. Diventata ragazza e insegnante ottiene il lavoro di istruttrice di una bambina Adele, che parla solo in francese, figlia adottiva del nobile signor Rochester (Michael Fassbender) proprietario di un bel castello immerso nel verde. Nonostante il divario di età e la differente condizione sociale, tra i 2 nascerà prima una simpatia e poi un amore che sarà solo temporaneamente impedito dalla scoperta che Mr. Rochester è già spostato e la moglie diventata pazza è reclusa e nascosta in un'ala del castello. Finale drammatico e romantico. La pellicola, nonostante qualche lentezza di troppo, si lascia vedere grazie ad una buona sceneggiatura. Molto bella la fotografia soprattutto delle scene girate nella dimora nobiliare dove la scenografia e i costumi ci riportano al periodo in cui è stato scritto il romanzo. Sempre brava Judi Dench nel piccolo ruolo di governante del castello, così come Michael Fassbender; davvero efficace e convincente l'interpretazione dell'allora giovane Mia Wasikowska che con i suoi sguardi penetranti, la sua educazione, il rispetto e i sentimenti prima repressi e poi dichiarati è la vera rivelazione del film. Voto: 7/10.
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