Il cinema francese di solito se ne sta nei margini per quanto riguarda il valore dei suoi film, anche se nella commedia ha sempre dato buoni film.
"Quasi amici" è un tocco di classe, ti diverte e ti fa riflettere allo stesso tempo, e il bello è che lo fa in un continuo sdrammatizzare che ti fa ridere a crepapelle, più il conflitto dei mondi dei due protagonisti, che viene sorpassato da una forte amicizia.
Il bello di questo film è anche questa ricercatezza e accuratezza sul tema dell'amicizia, raccontata in un tono semplice, ma molto espressivo, ed è il merito più alto del lavoro dei registi.
I personaggi sono un'altra delle migliori cose del film: il milionario Philippe si dimostra essere un aristocratico privo di puzza sotto il naso ed aperto a dei registri più bassi, ed è interpretato benissimo da Cluzet, il quale gli dà un perfetto tono ironico e malinconico fusi insieme; Driss è l'istrione, il caos e la vita, che non si concede a cose statiche e antiche, e, levando l'aria da duro di periferia si dimostra gentile e di buon cuore. Sy si dimostra di essere una vera e propria rivelazione, ha gli atteggiamenti e l'espressività più adatta per quel ruolo, non mi immaginerei altro attore a fare quel ruolo.
Sulla sceneggiatura non saprei esprimermi al meglio, essendo una storia vera sulla quale non so neanche se è tutto vero o se è pieno di parti romanzate, ma ritengo che il lavoro su essa sia stato eseguito bene, senza troppe aspettative, giustamente.
Sul lato tecnico posso dire che l'idea del lungo flashback mi piace, ti introduce maggiore curiosità alla storia, e il lavoro alla fotografia è decisamente bello, soprattutto sulla scena del parapendio.
Un film fatto con poco, ma che dà tanto, dove è stato svolto un lavoro a livello umano che ti colpisce, da consigliare a chiunque!
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