|
lunedì 24 ottobre 2022
|
ignoranza (in senso letterale: non sapere)
|
|
|
|
Mi pare lei non abbia capito niente di questo film grandioso, provocatorio e eloquente. Peccato ( per lei)
|
|
[+] lascia un commento a »
[ - ] lascia un commento a »
|
|
d'accordo? |
|
|
lunedì 3 agosto 2020
|
un film pasticciato e pieno di falsi storici
|
|
|
|
Cosa c'entra l'Italia? Dai tempi dell'Unità d'Italia eventi simili non si sono verificati neanche nella funesta "ERA FASCISTA". Quei soldati sembrano più soldati USA (anche nelle uniformi), soldati USA in Vietnam, nei Balcani ed in altri Paesi del Mondo (Iraq, Libano, Siria, Palestina (dove appoggiano gli estremisti ebraici, senza appoggiare decisamente la pace fondata sulla concessione di una patria ai palestinesi). Siamo stati Imperialisti, abbiamo dominato il Mondo, ma dal tempo di Augusto fino alla Dissoluzione dell'Impero Romano; dal XX secolo gli Imperialisti sono gli USA. Le uniche attinenze stanno nella perenne lotta per il potere politico ed economico, nella fragilità della democrazia e specialmente delle Classi Popolari.
|
|
[+] lascia un commento a »
[ - ] lascia un commento a »
|
|
d'accordo? |
|
greed
|
giovedì 28 maggio 2020
|
mi spiace non averlo scoperto prima
|
|
|
|
..... Ma....... Avevo cominciato a guardarlo anni fa, ma mi aveva... Non invogliato, in quel momento cercavo un film semplice, botte morti esplosioni e donne bellissime, ne ho guardato 3 minuti, cambiato film. Mi ero promesso di riguardarlo.
Molto inglese, storia in chiave moderna..... Shakespeare non lo adoro, come tutte le cose che devono piacerti per forza per sembrare un uomo di cultura, quindi tutte le questioni sulla rilettura, la reinterpretazione, la modernizzazione non mi interessano.
Film bellissimo, grande interpretazioni, pellicola da guardare con attenzione e lasciarsi trasportare... Insomma per me" impegnativo " per quando vuoi goderti qualcosa che non sia una birra.
[+]
..... Ma....... Avevo cominciato a guardarlo anni fa, ma mi aveva... Non invogliato, in quel momento cercavo un film semplice, botte morti esplosioni e donne bellissime, ne ho guardato 3 minuti, cambiato film. Mi ero promesso di riguardarlo.
Molto inglese, storia in chiave moderna..... Shakespeare non lo adoro, come tutte le cose che devono piacerti per forza per sembrare un uomo di cultura, quindi tutte le questioni sulla rilettura, la reinterpretazione, la modernizzazione non mi interessano.
Film bellissimo, grande interpretazioni, pellicola da guardare con attenzione e lasciarsi trasportare... Insomma per me" impegnativo " per quando vuoi goderti qualcosa che non sia una birra.
Niente di nuovo sotto il sole, passano i millenni ma le dinamiche umane non cambiano ,gran film, qua non importa la tecnica o la scarrellata laterale, di devi lasciar trasportare dalla recitazione e dagli umori dell'animo umano.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a greed »
[ - ] lascia un commento a greed »
|
|
d'accordo? |
|
max821966
|
domenica 3 giugno 2018
|
inaspettatamente poco considerato
|
|
|
|
Confesso che ,sì, ne avevo sentito parlare, ma non abbastanza da incuriosirmi. Non essendo uscito nelle sale, l'ho comprato in BluRay e ieri sera siamo stati letteralmente senza proferir parola per le oltre 2h del film...... del resto come facevi a "disturbare" un tale CAPOLAVORO?
Della parte tecnica non parlo, è cmq tutto perfetto, la vicenda è la trasposizione filmica della piece teatrale scritta dall'immenso Shakespeare ca 400 anni fa.
Finnies la rende un'opera unica recitando con tutto il cast in inglese antico ed ambientandola ai ns giorni. Gli attori sono bravissimi, un 10 con lode sia a Finnies e all'immensa Redgrave, attrice brava tanto quanto la Streep, ma osteggiata da Hollywood in quanto comunista convinta.
[+]
Confesso che ,sì, ne avevo sentito parlare, ma non abbastanza da incuriosirmi. Non essendo uscito nelle sale, l'ho comprato in BluRay e ieri sera siamo stati letteralmente senza proferir parola per le oltre 2h del film...... del resto come facevi a "disturbare" un tale CAPOLAVORO?
Della parte tecnica non parlo, è cmq tutto perfetto, la vicenda è la trasposizione filmica della piece teatrale scritta dall'immenso Shakespeare ca 400 anni fa.
Finnies la rende un'opera unica recitando con tutto il cast in inglese antico ed ambientandola ai ns giorni. Gli attori sono bravissimi, un 10 con lode sia a Finnies e all'immensa Redgrave, attrice brava tanto quanto la Streep, ma osteggiata da Hollywood in quanto comunista convinta.
Concludo consigliando la visione a tutti, è un'opera meravigliosa , meritevole di ben altro successo.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a max821966 »
[ - ] lascia un commento a max821966 »
|
|
d'accordo? |
|
spettatore non pilotabile
|
lunedì 4 luglio 2016
|
aggiungo una considerazione
|
|
|
|
scusate, ho dimenticato una cosa: per come li ho vissuti gli 'inserti' televisivi sono non tanto un veicolo narrativo quando la 'realtà' esterna che entra a disturbare l'assunto senza tempo. come se si stesse in qualche modo omaggiando l'eternità di miti che, vlenti o nolenti, ci lasciano estasiati o ci perseguitano da sempre, come sosteveva Cocteau.
|
|
[+] lascia un commento a spettatore non pilotabile »
[ - ] lascia un commento a spettatore non pilotabile »
|
|
d'accordo? |
|
spettatore non pilotabile
|
lunedì 4 luglio 2016
|
uno dei migliori film di questi anni
|
|
|
|
Perdonatemi, le Vostre Recensioni sono notevoli, articolate, contestualizzano l'opera più di quanto l'abbia fatto già lo stesso Fiennes ambientandola in un altro 'dove'. Ma io ho la sensazione che tanta sofisticazione non serva, laddove Fiennes ha giocato tutte le sue carte (in maniera encomiabile) sul 'mantra', sulla ripetizione assidua, come dite Voi, di 'frasi urlate in faccia'....si e' ricucito addosso la figura intepretata in schindler's list, ma questo film non mi sembra apparentabile per questi motivi al 'machismo' di die hard. qui c'e una struttura pensata, una struttura recitativa che e' un fortino, la scelta degli attori idem, l'ambientazione e' funzionale a 'veicolare' ciò che ha in testa fiennes.
[+]
Perdonatemi, le Vostre Recensioni sono notevoli, articolate, contestualizzano l'opera più di quanto l'abbia fatto già lo stesso Fiennes ambientandola in un altro 'dove'. Ma io ho la sensazione che tanta sofisticazione non serva, laddove Fiennes ha giocato tutte le sue carte (in maniera encomiabile) sul 'mantra', sulla ripetizione assidua, come dite Voi, di 'frasi urlate in faccia'....si e' ricucito addosso la figura intepretata in schindler's list, ma questo film non mi sembra apparentabile per questi motivi al 'machismo' di die hard. qui c'e una struttura pensata, una struttura recitativa che e' un fortino, la scelta degli attori idem, l'ambientazione e' funzionale a 'veicolare' ciò che ha in testa fiennes. Questa io la chiamo 'Visione', e Visione di un Grande Regista. E (non parlo di qualità, ma di capacità di 'strutturare un film') una Visione pertiene sempre un grande regista: sia quella di Nashville di Altman sia quella di Fiennes in questo film. Persino i movimenti di macchina sono, citando Montale, 'secchi come un ramo'. Qui non solo si lavora per 'asciugare' ogni assunto fino a richiamare a qualche cosa di archetipico (e questo rende attuale il film molto più dell'ambientazione 'attualizzata') ma alla fine Fiennes secondo me riesce a dire ciò che avrebbe voluto. E questo, indipendementemente dal mio gusto, segna un'opera che si può dire compiuta. Direi che come esordio non c'e' davvero male, e che se i sensi non mi ingannano per 'metter su' una cosa simile Fiennes deve aver riflettuto a lungo. Se questa è la sua cifra stilistica, benvengano altre 30 opere come questa. In fondo ci sono colossi del cinema che altro non hanno fatto che fare sempre lo steso film (da cassavetes a kim ki duk). per me miglior film degli ultimi anni dopo 'solo gli amanti sopravvivono' di jarmusch, che è un film che avrebbe potuto girare tarkovskj se le tematiche 'cosmiche' del tempo che fugge (solaris), della non migliorabilità della natura umana (stalker) etc. non avessero rapito il suo sentire. Grazie per lo spazio concessomi.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a spettatore non pilotabile »
[ - ] lascia un commento a spettatore non pilotabile »
|
|
d'accordo? |
|
elgatoloco
|
sabato 11 ottobre 2014
|
troppo"decalage"
|
|
|
|
UN film che non tiene conto del"décalage"/stacco, schisi, tra vicenda narrata(più di 2000 anni fa)e scrittura del testo(quasi mezzo millennio, ormai)con esibizione di troppa TV e telecrazia, volendo "dimostrare iper-mostrando"non rende un buon servizio al"Coriolanus"di oncle Will(SHakespeare, ovvio). Oltre a tutto perché virare tanto in direzione cinema(esterni, guerre moderne, TV super-collegate), quasi l'origine del testo non fosse pienamente teatrale: l'estetica e la poetica di André Bazin("Ontologie du cinéma")saggiamente consigliavano il contrario. Eppure, nonostante ciò, il testo shakespeariano è così forte che regge alll'"improba prova", anche in virtù di interpretazioni importanti come quella dello stesso Finnies, di Butler, della grande Redgrave.
[+]
UN film che non tiene conto del"décalage"/stacco, schisi, tra vicenda narrata(più di 2000 anni fa)e scrittura del testo(quasi mezzo millennio, ormai)con esibizione di troppa TV e telecrazia, volendo "dimostrare iper-mostrando"non rende un buon servizio al"Coriolanus"di oncle Will(SHakespeare, ovvio). Oltre a tutto perché virare tanto in direzione cinema(esterni, guerre moderne, TV super-collegate), quasi l'origine del testo non fosse pienamente teatrale: l'estetica e la poetica di André Bazin("Ontologie du cinéma")saggiamente consigliavano il contrario. Eppure, nonostante ciò, il testo shakespeariano è così forte che regge alll'"improba prova", anche in virtù di interpretazioni importanti come quella dello stesso Finnies, di Butler, della grande Redgrave. Stile inglese, nonostante la reductio alle guerre troppo attuali. El Gato
[-]
|
|
[+] lascia un commento a elgatoloco »
[ - ] lascia un commento a elgatoloco »
|
|
d'accordo? |
|
alexander 1986
|
venerdì 15 agosto 2014
|
l'antipolitica dei nostri tempi
|
|
|
|
Il generale Caio Marzio (Ralph Fiennes) gestisce le esigue risorse della Roma in tempi di carestia usando il pugno di ferro contro le insurrezioni popolari. Ciò gli fa perdere parecchi crediti per la corsa al consolato, nonostante le importanti vittorie in battaglia contro i nemici Volsci guidati da Aufidio (Gerald Butler). Nel suo disprezzo per la plebe, Marzio non si piegherà di una virgola e anzi arriverà a compiere azioni estreme.
Prima pellicola di Fiennes nelle vesti di regista (il secondo, The Invisible Woman, è stato da me visionato lo scorso 6/8). Interessanti la scelta del soggetto, tragedia shakespeariana finora poco considerata, e la trasposizione in chiave contemporanea con tv, carri armati, fucili eccetera.
[+]
Il generale Caio Marzio (Ralph Fiennes) gestisce le esigue risorse della Roma in tempi di carestia usando il pugno di ferro contro le insurrezioni popolari. Ciò gli fa perdere parecchi crediti per la corsa al consolato, nonostante le importanti vittorie in battaglia contro i nemici Volsci guidati da Aufidio (Gerald Butler). Nel suo disprezzo per la plebe, Marzio non si piegherà di una virgola e anzi arriverà a compiere azioni estreme.
Prima pellicola di Fiennes nelle vesti di regista (il secondo, The Invisible Woman, è stato da me visionato lo scorso 6/8). Interessanti la scelta del soggetto, tragedia shakespeariana finora poco considerata, e la trasposizione in chiave contemporanea con tv, carri armati, fucili eccetera. Addirittura intrigante la scelta di mantenere intatte le battute originali nella loro veste linguistica, perché mette in risalto l'impietoso divario tra l'alto sentire del poeta e la bassezza dell'eloquio quotidiano. Non trovo condivisibile la lettura attualizzante di quest'opera perché il Marzio/Fiennes, coerente con se stesso, noncurante del giudizio popolare eppur nobile d'animo non somiglia a nessuno dei politici del nostro tempo, anzi ne è la perfetta antitesi.
Cast ricco - oltre a Fiennes e Butler, i giganteschi Redgrave e Cox e la splendida Chastain - e discreta regia, forse un po' piatta in alcune sequenze. Shakespeare, poi, fa sempre il suo dovere. Interessante.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a alexander 1986 »
[ - ] lascia un commento a alexander 1986 »
|
|
d'accordo? |
|
donni romani
|
martedì 19 giugno 2012
|
ralph fiennes rilegge shakespeare
|
|
|
|
Un corteo composto da gente del popolo inferocita e affamata da un governo tirannico ed autoritario assalta il deposito del grano e viene respinto dall'esercito duro e violento. Niente di più attuale, e invece no. E' Shakespeare che descrive nella prima scena di Coriolano l'insoddisfazione del popolo romano nei confronti del Senato.
[+]
Un corteo composto da gente del popolo inferocita e affamata da un governo tirannico ed autoritario assalta il deposito del grano e viene respinto dall'esercito duro e violento. Niente di più attuale, e invece no. E' Shakespeare che descrive nella prima scena di Coriolano l'insoddisfazione del popolo romano nei confronti del Senato. E che Ralph Fiennes, nella sua prima regia, usa per consegnarci uno Shakespeare fedele nel linguaggio ma ambientato in una metropoli contemporanea, dove le guerre vengono combattute con armi tecnologiche e i confronti elettorali si svolgono in studi televisivi. Caio Marzio Coriolano (così detto per aver conquistato Corioli, città dei Volsci battendo il suo storico nemico Aufidio) torna trionfatore a Roma e gli viene proposto di diventare console, ma dovrà prima convincere la plebe, e lui , arrogante e poco diplomatico, dovrà piegarsi alle ipocrite regole della politica se vorrà essere eletto. I tribuni della plebe tramano alle sue spalle, gli amici cercano di farlo apparire più simpatico di quel che è nelle uscite pubbliche, gli intrighi e le congiure si sprecano - è la politica bellezza, oggi come ai tempi di Shakespeare come ai tempi di Coriolano! Le scene ambientate in un talk show (invece della piazza pubblica) sono un esempio da manuale, con gli aizzapopolo che incitano a fischi ed applausi le rispettive fazioni. Tradito da due colleghi paurosi di perdere il potere Coriolano verrà bandito da Roma e per trovare vendetta si unirà a quell'Aufidio tanto odiato per guidare i Volsci alla conquista di Roma fin quando la madre (una Vanessa Redgrave magnifica nei monologhi e nelle espressioni severe di madre ispiratrice di vita e di onore) lo convincerà a firmare una pace che sarà tutt'altro che pacificatrice per Coriolano. Grande misura e grande intensità nei dialoghi e nei monologhi, riproposti nella scrittura originale del Bardo, e ottima l'ambientazione contemporanea per un testo che ha continui richiami attuali. Le tematiche eterne di Shakespeare, l'onore, il potere, la vendetta e l'amore sono interpretate al meglio da attori perfettamente a loro agio con le tragedie del grande commediografo di Straford on Avon come Fiennes e Redgrave e da un sorprendente Gerard Butler qui alla prima prova in un film di spessore oltre che d'azione. Presentato al Festival del Cinema di Berlino 2012 Coriolanus è un perfetto esempio di come si possa fare cinema contemporaneo non dimenticando la lezione dei grandi autori del passato.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a donni romani »
[ - ] lascia un commento a donni romani »
|
|
d'accordo? |
|
|