Vincere

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Un film di Marco Bellocchio. Con Filippo Timi, Giovanna Mezzogiorno, Fausto Russo Alesi, Michela Cescon, Pier Giorgio Bellocchio.
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Drammatico, durata 128 min. - Italia, Francia 2009. - 01 Distribution uscita mercoledì 20 maggio 2009. MYMONETRO Vincere * * 1/2 - - valutazione media: 2,98 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
alespiri lunedì 25 maggio 2009
una passione che diventa follia nella follia Valutazione 5 stelle su cinque
76%
No
24%

Controllare l'emozione della Mezzogiorno che si precipita per le scale ne "La finestra di fronte" non è stato facile. Impossibile è stato farlo nella scena di questo film in cui, arrampicata sulle grate del manicomio che la rinchiude, sotto la neve, getta lettere nel vuoto senza mai perdere la speranza di rincorrere un'amore ormai impossibile e di rivedere suo figlio. Un film intenso, ottimamente costruito, con una fotografia fatta di chiaroscuri lividi e angoscianti che ci fanno precipitare nell'atmosfera di un italia grigia, persa dietro alle parole di un folle. Giovanna passa con i suoi occhi, come in un cielo di marzo, dalla luce di una ragazza teneramente innamorata della figura vincente di quello che sarà il suo uomo ed il suo tragico destino, alla malizia di una donna travolta dalla passione, fino ad esprimere picchi di tragicità estrema nella disperazione di una madre che non può rassegnarsi al destino di separazione da suo figlio. [+]

[+] film capolavoro (di salval)
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orazio leotta sabato 15 agosto 2009
una mezzogiorno sempre all'altezza Valutazione 4 stelle su cinque
76%
No
24%

Benito Mussolini, all’epoca socialista ed anticlericale, è alla direzione dell’”Avanti” quando, nel 1913 a Milano, incontra Ida Dalser, giovane, bella e appassionata austro-trentina, che (con molta probabilità) sposa in chiesa. Contemporaneamente Mussolini sposa anche Rachele Guidi, la quale gli darà presto una figlia (Edda). Anche Ida è incinta e partorisce Benito Albino, riconosciuto dal padre. Ma con la guerra, il tradimento dei valori socialisti e l’ascesa al potere di Mussolini, Ida e il figlio dovranno essere nascosti e, secondo un piano diabolico e spietato, anche eliminati. Attraverso un piano decennale messo a punto dal perfido fratello Arnaldo e da un reticolo di squadristi (poliziotti, federali, spie, prefetti etc. [+]

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marezia venerdì 22 maggio 2009
"vincere" ha già vinto ma... Valutazione 5 stelle su cinque
56%
No
44%

Pellicola che io definirei cine-film perché costruito in modo da rendere l'idea del privato attraverso il pubblico cioè attraverso i filmati dell'epoca in un rapporto finzione/verità estremamente originale. Se nella prima parte il personaggio principale è la passione tra i due, una passione erotica dagli slanci animaleschi in cui Bellocchio rende in maniera forte e chiara l'istinto di sopraffazione dell'uno e l'adorazione incondizionata dell'altra i quali si compenetrano in un vortice davvero affascinante nella seconda il punto di vista si sposta su di lei, su Ida, che grida a gran voce la sua esistenza e quella di suo figlio fino ad essere rapita e richiusa in un manicomio dove passerà lunghi anni di oblio e non sto a raccontare i dettagli di tale oblio perché sarebbe delittuoso. [+]

[+] p.s. (di marezia)
[+] p.s. del p.s. (di marezia)
[+] te vuo fa troppo la saccente, cara la mia marezia! (di tiersen)
[+] errore (di tiersen)
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pipay sabato 30 maggio 2009
le marionette di mussolini Valutazione 5 stelle su cinque
58%
No
42%

Il film di Bellocchio rasenta il capolavoro. Il regista ha scritto e diretto uno dei migliori lavori cinematografici di questi ultimi anni. Ottima la regia e quasi insuperabile il montaggio. Repentini cambi di scena, flash improvvisi (il volto della Mezzogiorno sconvolto dalla sofferenza, più volte riproposto per pochi istanti), l'apporto di filmati d'epoca ripresi da "La Unione Cinematografica Internazionale - nota come Istituto LUCE), l'uso frequente del bianconero o comunque di un chiaroscuro molto contrastato. Si aggiunga la innegabile bravura degli interpreti, soprattutto di Filippo Timi e di Giovanna Mezzogiorno. Quest'ultima in alcuni momenti raggiunge una validità espressiva che la accomuna quasi alla impareggiabile Anna Magnani (c'è un punto, in cui Ida, da lei impersonata, sta con la testa su un cuscino e qualcuno le dice, mentendo, che suo figlio sta facendo il servizio in Marina, come radiotelegrafista; ebbene, in quei pochi istanti, connotati dalla penobmra e dal dolore, sembra proprio che al posto del volto della Mezzogiorno ci sia quello della mitica Magnani). [+]

[+] ebbene sì. (di marezia)
[+] marezia, hai ragione (di pipay)
[+] l'istituto luce... (di pipay)
[+] e sì... (di marezia)
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balcazar giovedì 1 luglio 2010
noioso e inconcludente Valutazione 1 stelle su cinque
59%
No
41%

Un film noioso, completamente scoordinato nelle scene che cambiano continuamente gli spazi ed i tempi, fino a confondersi con spezzoni originali dell'epoca che non riescono a completare un minimo di trama. I personaggi in continua tensione al limite della nevrosi persino quando fanno sesso; praticamente durante tutta la prima parte del film in cui vengono minuziosamente documentate le fornicazioni del futuro Duce e della sua amante dall'approccio fino all'orgasmo completo. Un film buio che tenta di trasmettere, falsandoli, i sentimenti dell'Italia dell'epoca che era si grintosa ed arrabbiata ma non isterica. Bravini gli attori e nel complesso peccato perchè l'idea poteva essere certamente originale e valida

[+] ...verissimo (di vjarkiv)
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mimmo_fuggetti venerdì 5 giugno 2009
vincere: un film tra passato, presente e futuro Valutazione 4 stelle su cinque
63%
No
38%

L'aspetto referenziale dell'ultimo film di Bellocchio rievoca parte della vita privata di Benito Mussolini e soprattutto di Ida Dalser, moglie segreta del dittatore fascista, il quale le "darà" anche un figlio. Avevamo lasciato Filippo Timi a lasciarsi comandare da Dio, ma nell'incpit di questo film sarà proprio l'attore (che interpreta Benito Mussolini) a sfidare la sua divinità, dandogli cinque minuti di tempo per fulminarlo e garantire tutti della sua esistenza. Chissà come sarebbero andate le cose se quel fulmine fosse davvero sceso dal cielo, sicuramente non avremmo avuto questo ottimo lavoro cinematografico di Bellocchio. Ed è proprio il cinema ad entrare in gioco durante il lungometraggio: ce ne accorgiamo vedendo il Monello di Chaplin, o ancora, tutte le riprese di repertorio che Bellocchio ha ricercato nell'Istituto Luce. [+]

[+] ho corretto la recensione! (di mimmo_fuggetti)
[+] peggio di prima! (di marezia)
[+] risposta a marezia (di mimmo_fuggetti)
[+] sai com'è? voi critici in erba... (di marezia)
[+] infine, (di marezia)
[+] ultima risposta (di marezia)
[+] e rileggila e impara. (di marezia)
[+] chiudo (di mimmo_fuggetti)
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great steven giovedì 28 gennaio 2016
narrazione di un evento storico poco conosciuto. Valutazione 5 stelle su cinque
100%
No
0%

VINCERE (IT/FR, 2009) diretto da MARCO BELLOCCHIO. Interpretato da GIOVANNA MEZZOGIORNO, FILIPPO TIMI, FAUSTO RUSSO ALESI, MICHELA CESCON, PIER GIORGIO BELLOCCHIO, CORRADO INVERNIZZI, PAOLO PIEROBON, BRUNO CARIELLO, FRANCESCA PICOZZA
Ida Dalser è una giovane sarta che nel 1907 conosce Benito Mussolini in occasione di un comizio nel quale il futuro Duce del regime fascista si attira l’antipatia degli astanti con un comportamento egocentrico. Da lì scaturisce una folle passione amorosa che dura per sette anni, finché Mussolini, ora diventato direttore de Il Popolo d’Italia, passa dalla fazione neutralista all’impegno interventista nella Grande Guerra contro l’impero austro-ungarico e viene inviato al fronte, dove viene ferito sul Carso. [+]

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costanza martedì 26 maggio 2009
i fini e i mezzi Valutazione 3 stelle su cinque
50%
No
50%

Per lui l'ambizione è tutto, la consapevolezza di essere un predestinato lo porta sempre a scelte estreme. Per lei l'amore , e ,soprattutto per un uomo considerato quasi un dio, è un'esperienza totalizzante, da proclamare anche a rischio della vita. Il film mette in evidenza il rapporto poco equilibrato tra i due che, per il resto, sono piuttosto simili.Il fatto che si tratti di una storia molto privata del duce dà al tutto una serie di altri significati, sia legati al volto oscuro del potere e della politica, sia a una certa idea della donna ,che ,in alcuni ambiti è ancora attuale.Mi piace come il regista ha inserito "il cinema nel cinema "e ha unito documenti d'epoca ad immagini surreali suscitando emozioni che lasciano il segno.

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luca scialò martedì 8 febbraio 2011
storia della donna che sfidò il duce Valutazione 4 stelle su cinque
50%
No
50%

Benito Mussolini è da giovane un fervente socialista, pacifista, anticlericale, direttore del giornale l'Avanti. Ma dentro di sé cresce una spinta propulsiva, egoista, ambiziosa, quasi sovrumana. Una spinta che lo porta a lasciare il partito e il giornale e fondare un Movimento (i fasci di combattimento) e un proprio giornale, Il Popolo d'Italia. Partecipa pure alla Prima Guerra Mondiale. Ad accompagnarlo in questa evoluzione o involuzione (dipende dai punti di vista) c'è Ida Dalser, ragazza passionale quanto lui. Dalla loro unione clandestina ed extraconiugale nasce Benito Albino, ma entrambi vengono a poco a poco messi ai margini da quello che diventerà il Duce d'Italia. [+]

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efrem lunedì 6 luglio 2020
il linguaggio e i modi di rappresentazione Valutazione 5 stelle su cinque
0%
No
0%

Bellocchio al suo meglio. Il film è un esempio di linguaggio e modi di rappresentazione. Non a caso la figura di Mussolini nel film film viene rappresentata in modo esemplare e studiata al minimo dettaglio. Nella prima parte del film Mussolini viene animato tramite l'attore Filippo Timi, è carne-ossa-sangue, tanto che viene ferito due volte. Quando Mussolini diventa Duce, il corpo di Timi scompare e viene portato in vita tramite i filmati di repertorio (usati in modo geniale e montati perfettamente), è luci e ombre e si vede quindi il parallelismo col cinema, che non è la realtà ma il riflesso di essa. Per poi diventare alla fine pietra, tramite il semi-busto del duce, che è un rifacimento della realtà ancora più stilizzato, più grezzo. [+]

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