jacopo b98
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venerdì 30 agosto 2013
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la più divertente commedia dell'anno
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Doug (Bartha) si sta per sposare e parte con gli amici del cuore Phil (Cooper) e Stu (Helms) e il fratello della futura moglie (Barrese) Alan (Galifianakis) per Las Vegas, obbiettivo: un addio al celibato indimenticabile. La mattina dopo la fatidica notte, Phil, Stu e Alan si svegliano nella suite dell’albergo devastata, con una tigre nel bagno, un bambino nell’armadio e via dicendo. Inoltre Doug è scomparso e i tre non si ricordano nulla della notte passata. Inizia un’indagine poliziesca travolgente allo scopo di portare in tempo al matrimonio lo sposo. Scritto da Jon Lucas e Scott Moore; è la più divertente commedia dell’anno. Ricco di gag indimenticabili, recitato benissimo dai quattro attori, pieno di citazioni, è una tragicommedia all’insegna del politicamente scorretto, mai eccessivamente volgare, quando la si vede non si smette più di ridere.
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Doug (Bartha) si sta per sposare e parte con gli amici del cuore Phil (Cooper) e Stu (Helms) e il fratello della futura moglie (Barrese) Alan (Galifianakis) per Las Vegas, obbiettivo: un addio al celibato indimenticabile. La mattina dopo la fatidica notte, Phil, Stu e Alan si svegliano nella suite dell’albergo devastata, con una tigre nel bagno, un bambino nell’armadio e via dicendo. Inoltre Doug è scomparso e i tre non si ricordano nulla della notte passata. Inizia un’indagine poliziesca travolgente allo scopo di portare in tempo al matrimonio lo sposo. Scritto da Jon Lucas e Scott Moore; è la più divertente commedia dell’anno. Ricco di gag indimenticabili, recitato benissimo dai quattro attori, pieno di citazioni, è una tragicommedia all’insegna del politicamente scorretto, mai eccessivamente volgare, quando la si vede non si smette più di ridere. Strapiena di controsensi, è un grandioso ritratto della peggior società americana, ambientato nella mitica Città del Peccato, chi può scordare i due poliziotti più antipatici, violenti e scorretti di Las Vegas che si divertono a umiliare i tre eroi. Titolo originale (come anche quello italiano) azzeccatissimo. Ben fotografato da Lawrence Sher, con una colonna sonora travolgente, ha trionfato ai botteghini di mezzo mondo e si è guadagnato (meritatamente) il Golden Globe al miglior film commedia.
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great steven
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venerdì 20 marzo 2015
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4 uomini a briglia corta per una notte sciagurata!
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UNA NOTTE DA LEONI (USA, 2009) diretto da TODD PHILLIPS. Interpretato da BRADLEY COOPER, ED HELMS, ZACH GALIFIANAKIS, JUSTIN BARTHA, HEATHER GRAHAM, SASHA BARRESE, MIKE TYSON, JEFFREY TAMBOR, KEN JEONG, RACHAEL HARRIS, MIKE EPPS
Doug è in procinto di sposarsi, e decide, insieme agli amici di sempre Phil e Stu, di festeggiare a Las Vegas un memorabile addio al celibato all’insegna della sregolatezza e della trasgressione. Doug è costretto dalla moglie a trainarsi dietro anche il futuro cognato, Alan, ragazzaccio grassoccio, infantile e impertinente. Trascorsa una notte di baldoria estrema, i nostri eroi si risvegliano stravolti, confusi e immemori del giorno passato, con un neonato nell’armadio e una tigre in bagno.
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UNA NOTTE DA LEONI (USA, 2009) diretto da TODD PHILLIPS. Interpretato da BRADLEY COOPER, ED HELMS, ZACH GALIFIANAKIS, JUSTIN BARTHA, HEATHER GRAHAM, SASHA BARRESE, MIKE TYSON, JEFFREY TAMBOR, KEN JEONG, RACHAEL HARRIS, MIKE EPPS
Doug è in procinto di sposarsi, e decide, insieme agli amici di sempre Phil e Stu, di festeggiare a Las Vegas un memorabile addio al celibato all’insegna della sregolatezza e della trasgressione. Doug è costretto dalla moglie a trainarsi dietro anche il futuro cognato, Alan, ragazzaccio grassoccio, infantile e impertinente. Trascorsa una notte di baldoria estrema, i nostri eroi si risvegliano stravolti, confusi e immemori del giorno passato, con un neonato nell’armadio e una tigre in bagno. Non ricordano niente delle cose che hanno fatto, ma soprattutto hanno perso il futuro sposo, che è come svanito nel nulla. Poco a poco, viaggiando per Las Vegas e raccogliendo un indizio dopo l’altro, lo sgangherato trio scoprirà di aver combinato nel corso dei festeggiamenti una montagna di pasticci stratosferici e inenarrabili scelleratezze. Ma poi Doug viene finalmente recuperato, sopra una tettoia e arso dal sole, e il matrimonio potrà essere celebrato. Capostipite di una serie che è proseguita con altri due film per niente all’altezza del primo, Hangover (il titolo originale esprime perfettamente, con una sola parola, lo stato di confusione e disorientamento che si prova dopo una sbronza) si fa apprezzare come commedia slapstick fondata sul ritrovamento dei momenti divertenti che sono necessari alla trama per dipanarsi ed effettuare il suo svolgimento che, pur risultando a tratti innaturale, regala gag spassose che non sfociano mai nella volgarità e riempiono tutta la proiezione di una comicità incalzante e inarrestabile. Il trio (quartetto) di protagonisti è eccezionale, e ad ognuno è stato affidato un ruolo congeniale che hai poi trovato un ottimo riscontro pratico sul piano recitativo: B. Cooper è l’uomo affascinante trainato nei guai dalla sua sconsideratezza; E. Helms è quello più sensibile e preoccupato, e strappa l’applauso quando improvvisa al pianoforte una canzone sulla loro situazione; Z. Galifianakis (premiato col Golden Globe nell’edizione 2010) è il ciccione immaturo e gaudente (meno classico di quel che sembrerebbe) che complica soltanto le cose col suo vizio di rompere le scatole e la sua parlantina che si rivela soltanto una miniera inesauribile di baggianate; infine, J. Bartha (peccato per l’esiguità della sua parte) è il più equilibrato del gruppo, ma sa farsi comunque valere per un tocco di asprezza nei suoi rari istanti di rabbia. Una nota di merito va anche a M. Tyson che interpreta sé stesso con eccellente e raffinata autoironia. K. Jeong brilla di luce propria nel giocare le vesti del criminale cinese che attua l’esecrabile pratica dello scambio. In definitiva, è un film meno stupido della media delle attuali commedie americane e specialmente un tentativo stupendamente riuscito di coniugare la pochade esportata oltreoceano con i dialoghi spingenti e scatenati che gli sceneggiatori hanno saputo inventare con una speciale creatività e, nonostante tutto, anche un senso della misura che impedisce alle battute di galleggiare sulla banalità e di accumularsi troppo, col rischio poi di stancare lo spettatore o addirittura di infastidirlo. Un buon successo di pubblico ha saputo premiarlo come meritava, e forse il difetto peggiore che gli si può imputare è un sottoutilizzo delle caratteriste donne, le quali fanno più che altro scena con dei bei vestiti ma non hanno ai fini della vicenda dei panni così convincenti e non mettono in atto azioni così caricaturali e sarcastiche come i loro corrispettivi maschili. Phillips si difende bene come regista sia in attacco che in difesa, ovvero tanto nel ruolo del dispensatore di comicità che sa dosarla con arguzia e praticità quanto in quello del possessore di capitale umano che gestisce i suoi “dipendenti” affidando ad ognuno il relativo (e corretto) carico sulle spalle per realizzare l’obiettivo essenziale che ogni film comico si prefigge, il quale va ben oltre la risata schietta ed estemporanea.
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alexpark
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giovedì 25 novembre 2010
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ecco come si affronta las vegas
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Ciò che più fa sbellicare di questa commedia non sono le battute ma le continue sventure che i quattro uomini(tre per quasi tutto il film)devono sopportare una dopo l'altra.Ma,cosa ancora più divertente,è che loro non sanno il perchè di tutte quelle colpe e di tutti quei nemici che si sono ritrovati il mattino seguente a Las Vegas dopo una notte che resta ignota.Ebbene sì quattro amici partono per Las Vegas per celebrare l'addio al celibato di Doug che dopo due giorni si sarebbe dovuto sposare,lasciando i loro familiari col presupposto che ciò che viene fatto a Las Vegas resta a Las Vegas.I quattro arrivati in un albergo di lusso permettendosi una suitte da quattromila dollari si preparano per una notte di fuoco.
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Ciò che più fa sbellicare di questa commedia non sono le battute ma le continue sventure che i quattro uomini(tre per quasi tutto il film)devono sopportare una dopo l'altra.Ma,cosa ancora più divertente,è che loro non sanno il perchè di tutte quelle colpe e di tutti quei nemici che si sono ritrovati il mattino seguente a Las Vegas dopo una notte che resta ignota.Ebbene sì quattro amici partono per Las Vegas per celebrare l'addio al celibato di Doug che dopo due giorni si sarebbe dovuto sposare,lasciando i loro familiari col presupposto che ciò che viene fatto a Las Vegas resta a Las Vegas.I quattro arrivati in un albergo di lusso permettendosi una suitte da quattromila dollari si preparano per una notte di fuoco.C'è una complicazione però:la mattina si svegliano nella suitte quasi completamente distrutta,una tigre nel bagno,un neonato nel ripostiglio,un compagno disperso e uno di loro senza un dente ma inconcepibilmente sposato.Tutto si complica però quando si rendono conto di non ricordare assolutamente nulla di quella notte brava.Ovviamente sta a loro cercare l'amico che dopo neanche un giorno si dovrà sposare.Vi saranno alcune tappe da percorrere per scoprire una scandalosa realtà dei fatti accaduti la sera precedente,quali un matrimonio celebrato totalmente ubriachi,l'aver rubato ottantamila dollari a un ricco giocatore d'azzardo orientale,l'aver rubato una macchina della polizia e una tigre a Mike Tyson.Starà a questi tre eroi sbrogliare la matassa per arrivare a casa con un amico da far sposare e con tutti i conti riguardanti la notte saldati.Tutte le battute e gli avvenimenti che fanno sbudellare dalle risate non sono mai fuori luogo ma danno l'umorismo giusto per affrontare un film del genere che vedrà svelato il contenuto della notte solo nelle sequenze finali.
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patriarchino
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mercoledì 19 gennaio 2011
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una trama già vista, ma di gran lunga migliorata!!
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Gran film ! la trama richiama quella di : '' fatti strafatti e strafiche '' , gli attori indagano sulla sera precedente, ricostruendo la serata emergono fatti e circostanze che contribuiscono sia a delineare la serata sia a renderla piu misteriosa. La differenza sostanziale sta nel modo di interpretare la trama, non è infatti la classica commedia demenziale americana , risulta essere brillante e geniale ricca di gag esilaranti, e originali. Tra gli attori spicca Zach Galifianakis che interpreta il ruolo di Alan '' il pazzo'', fratello della consorte di Dough, è il centro gravitazionale di tutte le battute, e le gag , è lui che a mio avviso da una marcia in più al film, davvero un ottima interpretazione! Inoltre grandio
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Gran film ! la trama richiama quella di : '' fatti strafatti e strafiche '' , gli attori indagano sulla sera precedente, ricostruendo la serata emergono fatti e circostanze che contribuiscono sia a delineare la serata sia a renderla piu misteriosa. La differenza sostanziale sta nel modo di interpretare la trama, non è infatti la classica commedia demenziale americana , risulta essere brillante e geniale ricca di gag esilaranti, e originali. Tra gli attori spicca Zach Galifianakis che interpreta il ruolo di Alan '' il pazzo'', fratello della consorte di Dough, è il centro gravitazionale di tutte le battute, e le gag , è lui che a mio avviso da una marcia in più al film, davvero un ottima interpretazione! Inoltre grandiosi sono anche i titoli di coda finali donano al film un ulteriore tocco di originalità!
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fabio
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domenica 10 febbraio 2019
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commedia che azzecca i tempi
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L'espediente narrativo della ricostruzione della notte brava è la trovata migliore del film; lo spettatore viene subito catturato e trasportato attraverso le esilaranti gag, mentre cerca di capire cosa è successo. Per il resto non c'è molto altro da aggiungere se non che ci troviamo di fronte all'ennesimo film "adolescenziale" dove gli adolescenti hanno passato abbondantemente la trentina ed un paio di loro stanno per sposarsi. I temi ci sono tutti per assicurare la presa con successo su di un pubblico fatto non solo di adolescenti. E così, di fronte alla fase della maturità rappresentata dal "grande passo", ecco la fuga e l'oblio, in un vortice di adrenalina, demenzialità e spettacolarizzazione.
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L'espediente narrativo della ricostruzione della notte brava è la trovata migliore del film; lo spettatore viene subito catturato e trasportato attraverso le esilaranti gag, mentre cerca di capire cosa è successo. Per il resto non c'è molto altro da aggiungere se non che ci troviamo di fronte all'ennesimo film "adolescenziale" dove gli adolescenti hanno passato abbondantemente la trentina ed un paio di loro stanno per sposarsi. I temi ci sono tutti per assicurare la presa con successo su di un pubblico fatto non solo di adolescenti. E così, di fronte alla fase della maturità rappresentata dal "grande passo", ecco la fuga e l'oblio, in un vortice di adrenalina, demenzialità e spettacolarizzazione. La regressione è assicurata. Almeno per una notte vince la ribellione alla realtà, opprimente e piena di vincoli; poi i bravi ragazzi si ricordano di essere bravi ragazzi e tornano a casa.
Il successo, che porterà a girare fortunati sequel, va' ugualmente diviso tra il regista ed un gruppo di bravi attori.
Per una sera di pura evasione e per tutti quelli che sanno prendersi in giro.
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