2012

Avete già parlato del protagonista in braghe corte sull'Himalaya (ma chissà, magari qualche cambiamento climatico lo ha reso più caldo, anche se rimane sempre l'aria rarefatta), e di tante altre cose. Perciò parlerò di un'altra una cosa che mi ha sconvolto di questo film: la costruzione delle arche. Poiché non è stata afrontata nel film, mi immagino un dialogo fra gli ingegneri/costruttori (prendetela come un'eventuale scena tagliata da contenuto Extra per DVD). Ora ragioniamo un momento: la vita sulla Terra rischia di essere spazzata via. Da cosa? Da gianteschi tsunami. Va bene, quindi ci servono delle barche. - Ottimo! Ogni nazione si fa una sua arca così i prorpio abitanti... - Eh no no! Le arche devono essere posizionate in alto, se no poi l'onda le travolge. - Uhm, hai ragione... una barca sta a galla e se si mette con la prua verso l'onda la può superare, però cavoli è più comodo averle già in alto. Bene le facciamo... qui! Ch è bello alto e sicuro. Si tratta di trasportate tonnellate di materiale ipertecnologico unito a una forza lavoro immane ma cribbio, costruirle già in acqua è troppo semplice. Poi ricordiamoci di fare anche dei bei completini per gli ufficiali. - Eh certo! Dopo sento da Armani a che punto sono con le divise. Comunque dobbiamo guardare anche l'aspetto economico, sai le arche costano. - L'aspetto ECONOMICO? Ma scusa, il mondo sta per essere stravolto. A cosa serve pagare materiali che servono a costruire la nostra salvezza? Sono barche! - Sì ciccio, ma la gente mica lavora gratis! - Okay non lavorerà gratis, però se gli dici la verità e che i materiali costruiti serviranno a quello scopo.... che senso ha far continuare a lavorare la gente al McDonald's o alla Fiat con quello che sta per succedere? - No no no. Dai retta a me! Di arche ne facciamo poche, ma belle grosse eh. Per stare sull'acqua ci vuole tanta tecnologia. Quindi facciamo delle astronavi che fendano l'acqua ma che non vanno nello spazio. Delle astro-barche. Il costo è di 1 biliardo l'una. Ci sono 1.000 posti (anziché 100.000 posti perché servono hangar per le Lamborghini di chi le vuole caricare e le cabine devono essere di lusso) perciò il biglietto d'imbarco è di 1 milione di euro. - Quindi mi stai dicendo che anziché far costruire a ogni nazione la sua arca così da potersi quasi tutti salvare, facciamo solo una decina di arche, che costano una follia, e poi ce le ripaghiamo coi soldi del biglietto! - Bravoo! Vedi che hai capito? Non è geniale? - ... e i soldi guadagnati avranno sicuramente ancora tanto valore dopo la catastrofe, e li potremmo usare per finanziare la prossiam stagione turistica. Schiocco di dita. - Vedi che hai capito tutto tu? Ecco questo è il dialogo che più o meno si è avuto fra i costruttori delle arche, anche perché non vedo come possa essere andata diversamente... dai ma andiamo!! Anche se il senso del film era di far vedere i ricchi bastardi che se ne fregano dei poveri, come fanno queste persone a rimanere ricche con gli scoinvolgimenti in atto? Mai sentito parlare di crolli di borsa? Aveva piì senso far imbarcare chi portava più cibo, che quello lo mangi, i soldi no. Poi i lavoratori non si accorgevano di cosa stavano costruendo? O erano gli stessi ricchi a costruirsele per evitare rivolte? Nessuno scalatore o documentarista è mai passato da lì e ha visto la costruzione di "strane cose" sull'Himalaya? Insomma a me Hemmerich piace, ma da Stargate o Independence Day passare a queste cose... sembra un filmetto di serieB