Tutta la vita davanti

Tu puoi scrivere e pensare tutto ciò che vuoi, io sono pienamente convinto delle cose scritte nella recensione. Senza nulla togliere ai grandi registi che hai citato, tra le "nuove" leve a mio parere Virzì è l'unico erede di quei "grandi". Ricorda che la società è cambiata molto, i gusti del pubblico sono cambiati, una commedia come quelle di 30 anni fa sarebbe un pò antidiluviana. Secondo me Virzì scrive molto bene, dirige in maniera eccellente e valorizza tutti i suoi interpreti. La sua commedia mi sembra "grande", quelle dei vari Vanzina, Parenti, Brizzi e compagnia cantante futili tentativi...

Sono d'accordo con te, ma credo che Virzì riflette totalmente nel bene e nel male lo spirito dei nostri tempi, come i grandi del passato facevano con i loro... in tempi di appiattimento culturale imperante il call-center/reality l'ho trovato una fotografia inquietante ma allo stesso tempo fedele, di meglio non poteva fare col materiale esistente.

non credo che tutto quello che hanno fatto scola risi e comencini sia tutto oro e quello che hanno fatto virzì e i registi moderni sia tutta monnezza, magari fra 50 anni parleremo delle grandi commedie degli anni 2000. Comunque senza aspettare troppo tempo ritengo che questa bella pellicola sia da annoverare tra i capolavori del cinema italiano. Infatti poche altre volte ho assistito a film così realistici (o neo-neorealistici) e virzì ha avuto la bravura e il coraggio di affrontare dei temi molto importanti, facendo una fotografia lucida e spietata dell'italia contemporanea, che neanche altri grandi registi sono stati capaci di fare.