nick castle
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giovedì 3 settembre 2009
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una recensione spero esaudiente...
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Un altro successo dei fratelli Coen, che prima del 2004 risultavano fratelli nella lavorazione dei film, ma non nella regia. Il film viene percorso da quell'aura, che spinge lo spettatore a pensare che qualcosa di tragico stia per incombere nel quieto ambiente di spionaggio, divorzi e tradimenti. Il trailer dipersè, toglie molta della suspence che il film avrebbe, se non venisse svelato niente della storia, si può dire che sappiamo già come andrà a finire, anche perchè i finali di questo tipo, sono tipici dei Coen. Dopo il successo di "Non è un paese per vecchi", i Coen tornano con questa commedia nera che, inizia lentamente, si svolge in modo andante, e si conclude con un epilogo grottesco.
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Un altro successo dei fratelli Coen, che prima del 2004 risultavano fratelli nella lavorazione dei film, ma non nella regia. Il film viene percorso da quell'aura, che spinge lo spettatore a pensare che qualcosa di tragico stia per incombere nel quieto ambiente di spionaggio, divorzi e tradimenti. Il trailer dipersè, toglie molta della suspence che il film avrebbe, se non venisse svelato niente della storia, si può dire che sappiamo già come andrà a finire, anche perchè i finali di questo tipo, sono tipici dei Coen. Dopo il successo di "Non è un paese per vecchi", i Coen tornano con questa commedia nera che, inizia lentamente, si svolge in modo andante, e si conclude con un epilogo grottesco. Le intepretazioni come i personaggi sono perfetti, il montaggio è ottimo(sempre di Roderick Janes, alias fratelli Coen), la fotografia stavolta non è di Roger Deakins, come al loro solito, ma di Emmanuel Lubezki, infatti un po' la differenza si vede, anche se non denota un calo di qualità. I costumi di George Clooney e Brad Pitt sono orridamente perfetti. Musiche come al solito di Carter Burwell. Pur essendo valida, la pellicola è un po' sottotono rispetto alle precedenti opere dei Coen, che arrivati al loro massimo picco con "Non è un paese per vecchi", a ventiquattro anni dal loro inizio carriera, si può dire che abbiano iniziato a invecchiare, e questo film lo dimostra pienamente, se pur molto valido.
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paride86
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venerdì 12 giugno 2009
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inutile
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Sulla scia di "Ladykillers", "Burn After Reading" parte come una commedia piuttosto divertente dai personaggi ben caratterizzati. Ci sono tutte le possibilità per fare satira sociale: ipocrisia sentimentale, ossessione per l'eterna giovinezza, ridicolizzazione dei servizi segreti e lo strepitoso Chad di Brad Pitt. Purtroppo, proprio come in "Ladykillers",
ad un certo punto tutti cominciano a morire.
Dopo un'ora di film il contorto e inutile intreccio ha la meglio sui simpatici personaggi, la commedia assume toni piuttosto neri e tutta la storia perde il suo significato satirico.
Insomma, questa è la dimostrazione che tanti grandi attori e tanti caratteri ben costruiti non fanno un ottimo film.
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Sulla scia di "Ladykillers", "Burn After Reading" parte come una commedia piuttosto divertente dai personaggi ben caratterizzati. Ci sono tutte le possibilità per fare satira sociale: ipocrisia sentimentale, ossessione per l'eterna giovinezza, ridicolizzazione dei servizi segreti e lo strepitoso Chad di Brad Pitt. Purtroppo, proprio come in "Ladykillers",
ad un certo punto tutti cominciano a morire.
Dopo un'ora di film il contorto e inutile intreccio ha la meglio sui simpatici personaggi, la commedia assume toni piuttosto neri e tutta la storia perde il suo significato satirico.
Insomma, questa è la dimostrazione che tanti grandi attori e tanti caratteri ben costruiti non fanno un ottimo film. Ma neanche buono.
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domenica 15 marzo 2009
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i coen da ridere
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I Coen sono finalmente tornati, e dopo il silenzio e il lancio di monete di "no country for oldmen", hanno voglia di prendersi poco sul serio. Di conseguenza ci offrono un film scanzonato, leggero, ma al tempo stesso un film coen, per cui: personaggi stupidi, non sense, sangue, grottesco. Insomma, le solite cose che ce li fanno amare.
Fatto sta che dovete, prima di vederlo, rendervi conto che state per affrontare un film insolito, non è che, poichè ci sono Clooney e Pitt, sia la solita stupida commedia americana.
Questa è l'insolita commedia intelligente americana.
Avrete due livelli di lettura: la più superficiale potrebbe portarvi ad una lettura negativa del film, non percependo la sfida dei registi e la cruda satira alla stupidità dei nostri tempi ( di cui poi pagano le conseguenze chi non ne è portatore).
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I Coen sono finalmente tornati, e dopo il silenzio e il lancio di monete di "no country for oldmen", hanno voglia di prendersi poco sul serio. Di conseguenza ci offrono un film scanzonato, leggero, ma al tempo stesso un film coen, per cui: personaggi stupidi, non sense, sangue, grottesco. Insomma, le solite cose che ce li fanno amare.
Fatto sta che dovete, prima di vederlo, rendervi conto che state per affrontare un film insolito, non è che, poichè ci sono Clooney e Pitt, sia la solita stupida commedia americana.
Questa è l'insolita commedia intelligente americana.
Avrete due livelli di lettura: la più superficiale potrebbe portarvi ad una lettura negativa del film, non percependo la sfida dei registi e la cruda satira alla stupidità dei nostri tempi ( di cui poi pagano le conseguenze chi non ne è portatore). Il secondo livello invece,lo avrete comprendendo l'azione dissacratoria del film e quindi apprezzandolo.
In entrambi i casi penso che non potrete non notare la regia manieristica (ma non barocca),i colori,i dialoghi, semplicemente perfetti. Menzione d'onore a Brad Pitt mai così deficente e divertente: è ebete persino mentre muore.
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