Il ritorno del nostro amichevole uomo ragno di quartiere.
Dopo aver combattuto i demoni che aleggiavano in casa Osburne e le follie del Dottor Octopus, Peter Parker torna ad essere diretto per la 3a volta da Sam Raimi giusto in tempo per fronteggiare il nemico più pericoloso: se stesso. E questa volta non si tratta di un clone o un aberrante doppione (come l'Ash demoniaco di "L'armata delle tenebre), ma il vero nemico di Spiderman sarà proprio Spiderman. Risolti i problemi delle grandi responsabilità che derivano da grandi poteri e confidata a Mary Jane la sua doppia identità, la vita di Peter Parker sembra ormai aver trovato un'idilliaca stabilità. Ma come i sequel ci hanno insegnato la minaccia è sempre dietro l'angolo, e, a volte, può cadere direttamente giù dal cielo. Ecco infatti piombare sulla terra da un remoto angolo della galassia una misteriosa nera sostanza simbiotica che, giunta a contatto con il costume di Spiderman ne imiterà le forme divenendo una nuova tuta (nera). Nel frattempo ecco piovere una cascata di altri problemi, per Peter Parker (l'allontanamento di Mary Jane, causato anche dall'entrata in scena di un nuovo personaggio femminile: Gwen Stacy, un nuovo rivale giornalista, Eddie Brock) e per Spiderman (l'arrivo di due nuovi super cattivoni: un nuovo Goblin e Sandman). Spidey, pur consapevole della minaccia impersonata dalla tuta aliena, non farà a meno di indossarla per provarne gli strani effetti che, seppur aumentando i suoi poteri, provocheranno in lui una specie di nascita del "lato oscuro". Grazie al risveglio della sua cattiveria e cinismo Spiderman riuscirà a fronteggiare tutti i suoi problemi, e scoprirà come sia più facile seguire le vie dell'egoismo e del male. Presto però capirà come dietro al falso luccichio della sua nuova vita si nasconda l'ombra della corruzione della propria anima ed il fallimento, ed allora dovrà combattere come il vecchio Spiderman contro tutti i suoi problemi ed una nuova creatura generata dal simbiota: Venom. Nuovo capolavoro di effetti speciali, "Spiderman 3" è un aggregato di nuovi personaggi (vere e proprie leggende per i fan del fumetto). Sam Raimi ha cercato di uscire "col botto" ma ha, forse, un pò esagerato. Spiace molto l'esiguo spazio dedicato a ciascuna delle nuove-vecchie leggende del mondo di Spiderman (Gwen e Eddie Brock su tutti). Il film fa economia di minuti sulle vicende personali e finisce per essere troppo superficiale su diversi punti. D'altra parte le scene d'azione sono uno d'uno spettacolo visivo non raggiunto dai precedenti due capitoli. Gli effetti speciali davvero efficaci sono di quanto più realistico si è creato a computer negli ultimi anni. Tobey Maguire ha il solito salvagente della simpatia, ma nelle scene di maggior pathos è meglio che Spiderman abbia la maschera. Non tanto spazio è dedicato a Kirsten Dunst, Mary Jane poco "maggiorata" e dai tratti un pò fanciulleschi ma dolce ed espressiva come nei precedenti. Buona la recitazione di Topher Grace, un Eddie Brock un pò smilzo e bassino a confronto con quello cartaceo (non c'erano attori un pò più "palestrati" ?)che si salva grazie al suo innegabile talento. Le apparizioni dei vari Stan Lee, Bruce Campbell ecc.. impreziosiscono un film che non è certo un capolavoro ma è già un cult. Perchè, in fondo, poco importa di tutto il resto quando, sullo schermo, a sorvolare la città sulle sue ragnatele c'è Spiderman!
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