piernelweb
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venerdì 28 marzo 2008
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l'epica in motion capture
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Ripartendo dal precedente "Polar Express", Zemeckis sancisce in questo suo ultimo spettacolare film un'ulteriore passo in avanti nella tecnologia del "motion capture" ovvero nell'ingegneria della cattura digitale del movimento. "La leggenda di Beowulf", a dispetto di una sceneggiatura con diverse debolezze, non è il solito prevedibile fantasy: la digitalizzazione del set e dei personaggi concretizza quell'astrazione spazio-temporale della narrazione che va proficuamente ad alimentare la visionarietà del poema epico inglese vecchio più di 1000 anni. Più che puntare l'indice sui difetti di struttura del film il giudizio su quest'opera andrebbe ricondotto nella constatazione che attori in carne e ossa e scenografie "reali" non avrebbero valorizzato questo racconto meglio di quanto non sia stato fatto per questa via alternativa.
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Ripartendo dal precedente "Polar Express", Zemeckis sancisce in questo suo ultimo spettacolare film un'ulteriore passo in avanti nella tecnologia del "motion capture" ovvero nell'ingegneria della cattura digitale del movimento. "La leggenda di Beowulf", a dispetto di una sceneggiatura con diverse debolezze, non è il solito prevedibile fantasy: la digitalizzazione del set e dei personaggi concretizza quell'astrazione spazio-temporale della narrazione che va proficuamente ad alimentare la visionarietà del poema epico inglese vecchio più di 1000 anni. Più che puntare l'indice sui difetti di struttura del film il giudizio su quest'opera andrebbe ricondotto nella constatazione che attori in carne e ossa e scenografie "reali" non avrebbero valorizzato questo racconto meglio di quanto non sia stato fatto per questa via alternativa. Il pathos epico è indiscutibilmente ben preservato e la forza visiva della lunga sequenza finale vale da sola ben più del prezzo del biglietto. Un'opera curiosa, che forse fra alcuni anni potremo collocare fra quelle che hanno segnato la rotta a nuove forme cinematografiche, o viceversa, con la stessa incertezza un film del quale si perderranno inesorabilmente le tracce. Nel 2008 Beowulf ha senz'altro un senso di essere e chi può non se lo lasci sfuggire.
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(di anonimo720393)
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spalla
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venerdì 5 giugno 2009
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discretamente realizzato e fedele al libro
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Un buon film tra fantasy e avventura. La storia è tratta da una leggenda vichinga, davvero affascinante. Peccato che sia poco conosciuta. E una volta tanto, il film sembra essere completamente fedele al libro. Ottima cosa, anche se naturalmente il libro è comunque probabilmente meglio. Il film si avvale comunque di effetti speciali nel complesso buoni, eccetto che per una cosa: Grendell non è stato rappresentato bene. Non è certo questa l'idea che mi ero fatto di lui nel libro. Spettacolari invece le sequenze del drago. Il maggior pregio di questo film è forse invece l'ottimo cast, davvero efficiente. Ottimo Anthony Hopkins nei panni dell'anziano re Hrotgar, ma anche Robin Wright Penn non è da disdegnare.
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Un buon film tra fantasy e avventura. La storia è tratta da una leggenda vichinga, davvero affascinante. Peccato che sia poco conosciuta. E una volta tanto, il film sembra essere completamente fedele al libro. Ottima cosa, anche se naturalmente il libro è comunque probabilmente meglio. Il film si avvale comunque di effetti speciali nel complesso buoni, eccetto che per una cosa: Grendell non è stato rappresentato bene. Non è certo questa l'idea che mi ero fatto di lui nel libro. Spettacolari invece le sequenze del drago. Il maggior pregio di questo film è forse invece l'ottimo cast, davvero efficiente. Ottimo Anthony Hopkins nei panni dell'anziano re Hrotgar, ma anche Robin Wright Penn non è da disdegnare. Ed è brava anche la Jolie, anche se la sua presenza si limita ad una particina scollacciata. In fondo, sa fare poco altro. Un avvertimento: il film piacerà quasi sicuramente ai fan dei fantasy movie, ma gli amanti dei film di cappa e spada, più seri, potrebbero restare delusi, perchè rispetto ad altri film del genere c'è molta più fantasia.
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ultimoboyscout
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martedì 3 gennaio 2012
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il cartoon recitato.
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Tipico prodotto alla Zemeckis, che ha ormai posto il suo marchio di fabbrica su cartoon del genere. Il film si fregia della motion capture, tecnica decisamente nota che utilizza attori autentici per dare vita a figure tridimensionali. E che attori! Il cast comprende tra gli altri, star di primissimo livello quali Sir Anthony Hopkins, Angelina Jolie, John Malkovich, Brendan Gleeson, Robin Wright Penn e Ray Winstone, forse il meno noto dei protagonisti, nel ruolo di Beowulf. E' tratto direttamente dal poema epico letterario più antico che si conosca in lingua inglese, ma l'IMAX 3D che permette di riconoscere i volti toglie ogni forma di sentimento e di magia, i personaggi perdono di intensità diventando pupazzoni senz'anima ma la tecnica rasenta la perfezione.
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Tipico prodotto alla Zemeckis, che ha ormai posto il suo marchio di fabbrica su cartoon del genere. Il film si fregia della motion capture, tecnica decisamente nota che utilizza attori autentici per dare vita a figure tridimensionali. E che attori! Il cast comprende tra gli altri, star di primissimo livello quali Sir Anthony Hopkins, Angelina Jolie, John Malkovich, Brendan Gleeson, Robin Wright Penn e Ray Winstone, forse il meno noto dei protagonisti, nel ruolo di Beowulf. E' tratto direttamente dal poema epico letterario più antico che si conosca in lingua inglese, ma l'IMAX 3D che permette di riconoscere i volti toglie ogni forma di sentimento e di magia, i personaggi perdono di intensità diventando pupazzoni senz'anima ma la tecnica rasenta la perfezione. Zemeckis ci ha ben abituati ma si può dire che in altre circostanza ha fatto tato meglio! Il personaggio più somigiante all'originale è quello della Jolie, la sua verosimiglianza è sconvolgente, splendida persino in versione demoniaca su vertiginosi tacchi a spillo. Più che un film è un supervideogame, che alla lunga stanca, col risultato di apparire freddo, anzi gelido e inumano.
Basti guardare lo sguardo di questi pupazzoni, così spento e privo di vita. Credo che la motion capture debba essere un punto di forza di un film, un accessorio utilissimo come lo è stat nell'altra epica saga del Signore degli anelli, chene sottolinei momenti o che ne animi solo un personaggio (Gollum). Qui invece alla lunga zavorra il cartone, perchè un film girato con tale sistema nlla sua interezza diventa pesante se non insopportabile. E l'eccesso di violenza non aiuta di certo per una buona riuscita, riducendo anche il range di pubblico a cui può rivolgersi. Spettacolare senza dubbio, innovativo e sicuramente costosissimo, è lesatta dimostrazione che nonostante l'high tech si stia impossessando del cinema del terzo millennio, l'elemento umano ne rimane il cuore e l'anima, risultando imprescindibile e insostituibile.
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fierror
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sabato 23 aprile 2011
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la leggenda
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Beowulf è un eroe delle terre del nord,si parla di lui in alcuni antichi canti tedeschi.
Il film parla di tutta la sua vita,da quando arriva in queste terre dove un mostro sanguinario terrorizza un piccolo regno da decenni,ma beowulf è in grado di mozzargli un braccio e farlo scappare via!
Questo mostro però non è l'unica avversità che Beowulf dovrà affrontare,cadrà sotto i plagi della madre di questo mostro,diverrà re,invecchierà,scaccierà i barbari,ma infine qualcuno verrà a cercarlo...
Gli effetti speciali sono buoni,ma hanno un che di vecchio,oggetti luminosi...
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flatout
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giovedì 3 maggio 2012
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la leggenda di bewulf
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Danimarca, 500 a.C. Il guerriero sbruffone Beowulf approda alla corte di re Hrothgar che gli chiede di affrontare il 'demone' Grendel e gli offre in cambio trono e moglie. Beowulf lo uccide, ma la strega madre del mostro lo irretisce con un patto faustiano: e genera con lui un nuovo essere che cinquant'anni dopo, vecchio e stanco, Beowulf dovrà nuovamente affrontare.
Dopo 'Beowulf' (1998) e 'Beowulf & Grendel' (2005), la terza versione dell'omonimo (e anonimo) poema epico inglese è una specie di cartoon digitale dove Zemeckis, come nel suo film precedente 'Polar Express', utilizza la tecnica della 'performance capture', che modifica il rapporto degli attori con la recitazione eliminandone i limiti fisici: gli attori (che conservano piùo meno i loro volti efattezze) hanno recitato con fattori applicati a volti e corpi e sono poi stati trasformati dai computer in personaggi virtuali.
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Danimarca, 500 a.C. Il guerriero sbruffone Beowulf approda alla corte di re Hrothgar che gli chiede di affrontare il 'demone' Grendel e gli offre in cambio trono e moglie. Beowulf lo uccide, ma la strega madre del mostro lo irretisce con un patto faustiano: e genera con lui un nuovo essere che cinquant'anni dopo, vecchio e stanco, Beowulf dovrà nuovamente affrontare.
Dopo 'Beowulf' (1998) e 'Beowulf & Grendel' (2005), la terza versione dell'omonimo (e anonimo) poema epico inglese è una specie di cartoon digitale dove Zemeckis, come nel suo film precedente 'Polar Express', utilizza la tecnica della 'performance capture', che modifica il rapporto degli attori con la recitazione eliminandone i limiti fisici: gli attori (che conservano piùo meno i loro volti efattezze) hanno recitato con fattori applicati a volti e corpi e sono poi stati trasformati dai computer in personaggi virtuali. Un modo (molto dispendioso) per dire che l'elemento uano rimane insostituibile nel cinema high tech del nuovo millennio? Certo è che i risultati esteticamente lasciano a desiderare. E se l'ennesima declinazione di un amore 'impossibile' è coerente alla poetica zemeckisiana, si avverte invece una sproporzione tra le esigenze spettacolari anche 'basse' (gli strombazzati nudi della Jolie digitalizzata, i noiosi combattimenti) e le intenzioni più nobili (dare un senso di cupezza malinconica al fantasy e riflettere sulla eterna circolarità del male) degli sceneggiatori Neil Gaiman e Roger Avary. Distribuito in pochissime sale sia da noi che in patria, anche in 3D
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dandy
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martedì 26 settembre 2017
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leggenda poco leggendaria.
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Dopo i deludenti "Beowulf" del '98 e "Beowulf e Grendel" del 2005,il terzo adattamento del poema epico inglese,si ispira all'omonimo fumetto di Neil Gaiman e Regoer Avary(che sceneggiano).Un cartoon realizzato in performance capture,come il precedente film del regista "Polar Express",che sembra citare a tratti storici videogames come "Resident Evil"(il look zombesco di Grendel)e visto oggi fa pensare a un modesto film della Pixar mescolato con "Il trono di spade".E' più che altro un'operazione sperimentale,dove il regista cerca di perfezionarsi nell'uso della tecnologia virtuale e digitale(e ci riuscirà ampiamente nei futuri "A christmas carol" e "The Walk"),ma sembra assai poco interessato al resto.
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Dopo i deludenti "Beowulf" del '98 e "Beowulf e Grendel" del 2005,il terzo adattamento del poema epico inglese,si ispira all'omonimo fumetto di Neil Gaiman e Regoer Avary(che sceneggiano).Un cartoon realizzato in performance capture,come il precedente film del regista "Polar Express",che sembra citare a tratti storici videogames come "Resident Evil"(il look zombesco di Grendel)e visto oggi fa pensare a un modesto film della Pixar mescolato con "Il trono di spade".E' più che altro un'operazione sperimentale,dove il regista cerca di perfezionarsi nell'uso della tecnologia virtuale e digitale(e ci riuscirà ampiamente nei futuri "A christmas carol" e "The Walk"),ma sembra assai poco interessato al resto.Infatti,questo cartoon più per adulti che per bambini,dura troppo ed emoziona poco.Le cose accadono senza troppo interesse,i tocchi cupi,sanguinosi e sexy sono trattenuti per ragioni di censura(l'avessero girato oggi probabilmente sarebbe stato assai più spinto...)e i personaggi non hanno molto spessore(la strega sta in scena per meno di 2 minuti).C'è una certa malinconica tragicità di fondo,e certi vorticosi movimenti di macchina sono ricreati piuttosto bene.Un progetto curioso,ma sostanzialmente incerto,che nonostante l'esigua distribuzione sia in patria che qui(anche in 3D)ha ottenuto discreti incassi,merito probabilmente della ruffiana pubblicità legata alle nudità digitali della Jolie.
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eugen
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mercoledì 2 novembre 2022
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beowulf ancora eroe?
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Quuesto"Beowulf"(Robert Zemeckis, sceneggiatura di Neil Gaiman, Roger Avary, dal poema medievale sassone/scritto in antico inglese, 2007)e'una trasposzione in motion capture e in computer grafic, con effetti scenici noteovlissimi. La vicenda di Beowulf, eroe dei Geati(Svezia meridionale)che arriva in Danimarca per salvare il paese e il suo re da un morsruoso demone, riuscendo nell'impresa; divverra' re e avra'ogni prilegio, onore e ricchezza, ma dovra'ancora vedersela con la madre del mostro, una"bruja"(stria, Hexe, soricie're, witch)oltrmeodo seducente, che gli promette, perdonandolo per l'uccisione dle figlio, sempre che accetti di unirsi con lei, ogni onore e potere, che l'eroe incautamente accetta.
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Quuesto"Beowulf"(Robert Zemeckis, sceneggiatura di Neil Gaiman, Roger Avary, dal poema medievale sassone/scritto in antico inglese, 2007)e'una trasposzione in motion capture e in computer grafic, con effetti scenici noteovlissimi. La vicenda di Beowulf, eroe dei Geati(Svezia meridionale)che arriva in Danimarca per salvare il paese e il suo re da un morsruoso demone, riuscendo nell'impresa; divverra' re e avra'ogni prilegio, onore e ricchezza, ma dovra'ancora vedersela con la madre del mostro, una"bruja"(stria, Hexe, soricie're, witch)oltrmeodo seducente, che gli promette, perdonandolo per l'uccisione dle figlio, sempre che accetti di unirsi con lei, ogni onore e potere, che l'eroe incautamente accetta. Sara' un re e un eroe in crisi, anche perche', come dira', "les dieux s'en vont"e gli eroi anche, mentre sta diffondendosi la fede nel nuovo Dio che non vuole eroi, Cristo. Il suo regno vivra'ancora stenatamente , fino a una fine dolorsoa, ma rimarra', imperterrita tentatircie, la strega affascinante... Realizzato con interpreti di grande momento(ray Winstone quale Beowulf, Anthony Hokins, quale re danese "in disarmo", John Malkovich come colui che all'inizio sfida Beowulf, sapendo di una sua(appparente, in realta')disfatta, ANgelia Jolie quale maliarda tentatrice, riconoscibili nonostnate il"cabotage"in motion capture, "Bewoulf"rende solo in parte di questo capolavoro omonimo del Medioevo ancora"barbarico"e superstizioso, lasciando certo insoluti problmei intepretativi vari e molteplici, ma avvicinando un largo pubblico alla questione della diffusione di un poema classico, comunque. Lo fa con mezzi tecnici allora nuovisismi(Zemeckis e'sempre stato intelligentemente padrone della tecnica e dei suoi progressi continui), riuscendo in ogni caso darci un'opera che va ben oltre il"fumettone mitologico", pur se ben realizzato. El Gato
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roby
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giovedì 22 novembre 2007
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film piuttosto banale...
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Ho visto Beowulf; c'è da dire che la realizzazione di un film, con attori veri ma digitalizzati in 3D, è riuscita piuttosto bene ed è credibile; soltanto che il film presenta una storia lenta, che non ha niente di epico (ricordo che Beowulf è un poema anglosassone scritto probabilmente nell'Alto medioevo) quando, al contrario, dovrebbe rendere il tono epico delle vicende; non ci riesce proprio perchè, paradossalmente, l'effetto digitale sul volto dei personaggi e l'abbondanza di mostri lo rendono inverosimile allo spettatore d'oggi, non ci si rende conto che quelle sono vicende leggendarie appartenute ad un popolo nordico; sembra di assistere ad una bella storia, con un grande eroe ma che, proprio per tali difetti, pare adattarsi più ad un pubblico giovanile, ai bambini cui piacciono eroi forti, spacconi, bugiardi e arroganti come se ne vedono pochi.
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Ho visto Beowulf; c'è da dire che la realizzazione di un film, con attori veri ma digitalizzati in 3D, è riuscita piuttosto bene ed è credibile; soltanto che il film presenta una storia lenta, che non ha niente di epico (ricordo che Beowulf è un poema anglosassone scritto probabilmente nell'Alto medioevo) quando, al contrario, dovrebbe rendere il tono epico delle vicende; non ci riesce proprio perchè, paradossalmente, l'effetto digitale sul volto dei personaggi e l'abbondanza di mostri lo rendono inverosimile allo spettatore d'oggi, non ci si rende conto che quelle sono vicende leggendarie appartenute ad un popolo nordico; sembra di assistere ad una bella storia, con un grande eroe ma che, proprio per tali difetti, pare adattarsi più ad un pubblico giovanile, ai bambini cui piacciono eroi forti, spacconi, bugiardi e arroganti come se ne vedono pochi... Insomma, una versione di un'antica leggenda che non è riuscita, vuoi anche per i dialoghi, troppo banali e che sanno di falso, che rendono i personaggi davvero ridicoli... Mi aspettavo di più da parte del regista di "Ritorno al futuro", ma sono rimasto deluso!
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(di anonimo07)
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antonello villani
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martedì 20 novembre 2007
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antiche leggende in 3d
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Antiche leggende con re, cavalieri, draghi e streghe. Zemeckis ritorna al Motion Capture –tecnica che cattura i movimenti degli attori per creare attraverso sofisticati giochi di luce le immagini tridimensionali trasformate al computer- dopo il fiabesco “Polar Express” narrando le gesta di un guerriero nordico che uccise un mostro di nome Grendel e visse da re in un castello della Danimarca. Film in 3D tratto da un poema del VII secolo, “Beowulf” si affida alla tecnologia e poco alla sceneggiatura, i dialoghi non hanno molto di epico ma le musiche di Alan Silvestri ricreano le atmosfere del tempo mentre giganteggia la figura di un vichingo che non è proprio esempio di virtù: vanaglorioso, in cerca di fama, l’eroe alla guida di un manipolo di barbari si ritrova con una corona sulla testa ed un figlio che reclama vendetta perché la nemesi non risparmia neppure la stirpe regale.
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Antiche leggende con re, cavalieri, draghi e streghe. Zemeckis ritorna al Motion Capture –tecnica che cattura i movimenti degli attori per creare attraverso sofisticati giochi di luce le immagini tridimensionali trasformate al computer- dopo il fiabesco “Polar Express” narrando le gesta di un guerriero nordico che uccise un mostro di nome Grendel e visse da re in un castello della Danimarca. Film in 3D tratto da un poema del VII secolo, “Beowulf” si affida alla tecnologia e poco alla sceneggiatura, i dialoghi non hanno molto di epico ma le musiche di Alan Silvestri ricreano le atmosfere del tempo mentre giganteggia la figura di un vichingo che non è proprio esempio di virtù: vanaglorioso, in cerca di fama, l’eroe alla guida di un manipolo di barbari si ritrova con una corona sulla testa ed un figlio che reclama vendetta perché la nemesi non risparmia neppure la stirpe regale. Angelina Jolie, lunga treccia e talloni a forma di tacco, interpreta la strega coperta d’oro che vive nelle profondità delle acque; Anthony Hopkins è il vecchio re ubriacone che abdica in favore di Beowulf; Robin Wright Penn e John Malkovich sono gli altri volti noti che compaiono “ritoccati” nella pellicola insieme al protagonista Ray Winstone. Pur con le buoni intenzioni, Zemeckis dirige un film a metà che lascia alquanto perplessi: visivamente molto riuscito, cinematograficamente poco convincente.
Antonello Villani
(Salerno)
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gianfranco strazzanti
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mercoledì 21 novembre 2007
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una recensione malevola
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La mitologia nordica è una delle più intriganti e ricche, anche per la sua estrema varietà (le leggende islandesi differiscono enormemente da quelle norvegesi, ad esempio). Quella di Beowulf, di cui si conservano (seppur piuttosto tormentati) diversi manoscritti, è un poema popolare che per influsso della sensibilità cristiana vede un utilizzo simbolico dei colori e degli eventi (rilevante è ad esempio quello del colore verde oppure della ritualità con cui "Il Cervo" - il re - organizza dei banchetti nella sala più grande del suo castello...).
Probabilmente nella sua versione originaria Beowulf altro non era che una storia di guerrieri e le vicende dell'eroe ripercorrono quelle di Odino e di Thor (tale filone avrebbe dato alla vicenda dei risvolti più puramente "angli" e barbari).
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La mitologia nordica è una delle più intriganti e ricche, anche per la sua estrema varietà (le leggende islandesi differiscono enormemente da quelle norvegesi, ad esempio). Quella di Beowulf, di cui si conservano (seppur piuttosto tormentati) diversi manoscritti, è un poema popolare che per influsso della sensibilità cristiana vede un utilizzo simbolico dei colori e degli eventi (rilevante è ad esempio quello del colore verde oppure della ritualità con cui "Il Cervo" - il re - organizza dei banchetti nella sala più grande del suo castello...).
Probabilmente nella sua versione originaria Beowulf altro non era che una storia di guerrieri e le vicende dell'eroe ripercorrono quelle di Odino e di Thor (tale filone avrebbe dato alla vicenda dei risvolti più puramente "angli" e barbari).
Ma di tutto ciò, o di altri spunti interessanti, nel film si vede veramente pohissimo - la filosofia cinematografica moderna è: rendiamo tutto quanto più banale possibile per raggiungere un numero più alto possibile di spettatori: solo così si può spiegare come il nemico mortale di Beowulf in questa versione tridimensionale sia diventato una delle creature mitologiche più temibili della cultura anglosassone, ovvero: la Top Model con i tacchi a spillo - tipica anche delle mitologie danesi e germaniche... perché sono andato a vedere il film? Perché dal cartellone pubblicitario non si capisce che si tratta di un film di animazione (hanno persino messo i nomi degli attori!), ma anche perché non mi informo mai sui film che vado a vedere... e in questo caso, trattandosi di una leggenda tanto particolare e complessa pensavo che chi si fosse preso la briga di affrontarla lo avesse fatto con ispirazione e competenza e non avesse fatto la prolungata publicità di un videogame.
Non è certo una cosa che riguarda solo questo film o imputabile alla tecnica grafica - è un andazzo comune (non so perché mi prendo la briga di scriverne in effetti...): e questo andazzo suggerisce banalizziamo tutto, rendiamo tutto leggero, solito, ordinario tanto quello che conta sono i numeri... le cifre...no?
Ho letto che qualcuno raccomanda alle mammmine di non portare i bimbi a vedere il film per il concentrato di sesso (non ho visto una sola scena di sesso nel film...) e violenza (la violenza non fa male a nessuno, neanche ai bambini, sono le scene vuote e da cabaret che fanno male, e non solo ai bambini).
La mia raccomandazione è la stessa, non portate nessuno a vedere questa fesseria - comprate una copia del poema (che è il più antico in lingua inglese...) e leggetelo ai bambini prima di andare a letto. Meglio di qualsiasi videogame.
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[+] è un piacere leggerti
(di unaragazzinaceltiberica)
[ - ] è un piacere leggerti
[+] perfettamente d'accordo
(di la parda flora)
[ - ] perfettamente d'accordo
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