Uno su due

La malattia cambia la vita del rampante

La manutenzione degli affetti, la «rattenuta» vis tragica di anime alla deriva racchiuse in corpi che quasi non ti appartengono più. Visi noti, sentimenti confusi: grande confusione esistenziale sotto il cielo di una Genova finalmente «per noi» che il giovane avvocato, rampante fuori corso, vede forse per la prima volta solo quando viene colpito dalla malattia. Vedere le cose con occhi nuovi: questo, forse, è il compito che il cinema speso dimentica di fare. Lo fa in questa bella prova, dopo che già in Volevo solo dormirle addosso aveva stanato alcune magagne dell'italian way of life, il giovane regista Eugenio Cappuccio, tramite un Fabio Volo sempre più convincente nelle vesti di attore, attorniato da un cast che non gli è da meno. [...]

di Andrea Frambrosi, articolo completo (2687 caratteri spazi inclusi) su L'Eco di Bergamo 3 marzo 2007