Superman Returns

Il grande ritorno di un film sul supereroe più amato in tutto il mondo non decolla come il suo soggetto, rappresentato in questa occasione da Brandon Routh, ma anzi rischia quasi di scivolare in uno stato di stallo per quasi tutta la durata del film. Singer è un regista giovane e in fase di affermazione che non deve essere denigrato se non ha reso al massimo con questa pellicola, anche perchè ci sono punti da elogiare come l'aver mantenuto e ringiovanito la vecchia colonna sonora del 1978, l'aver scelto un lex luthor all'altezza, Kevin Spacey è uno dei pochi a salvarsi, e comunque aver messo in campo tutte le sue energie e il coraggio di caricare sulle sue giovani spalle il macigno prodotto dall'eredità lasciata dal capolavoro di Christopher Reeve. In generale si può affermare che la storia della sua infanzia e il racconto della sua adolescenza non avrebbero coinciso con il titolo che prelude ad un rientro sulla terra da parte di Kal-El, aggrappandosi ai fumetti originali, dopo lo scontro con Doomsday, l'unico nemico in grado di ferirlo a morte.Infatti è inserito un flashback sull'infanzia di Clark ed è stato invece dedicato un più ampio spazio al ritorno a bordo della navicella dopo una lunga assenza dal pianeta terra. Routh non è secondo me adattissimo a questo ruolo nonostante fisicamente calzi a pennello con il modello kriptoniano, l'interpretazione è abbastanza impacciata e finisce per prendersi troppo sul serio, abbandonando la vena ironica di Reeve,e scopiazzando la battuta sul fatto che l'aereo è il mezzo più sicuro per viaggiare (dopo un salvataggio in altissima quota). Lois interpretata dalla splendida Kate Bosworth non va oltre una dignitosa prova, Frank Langella come Perry White non sfigura, ma sinceramente la presenza del fidanzato della reporter, James Marsden e del piccolo "superkid" non erano così necessari, jimmy olsen è rappresentato bene da Sam Huntington infine il Jor-El di Marlon Brando rispolverato con maestria si presta ottimamente come chicca dell'intera storia. Da rivedere la sceneggiatura leggermente arrufata e l'interpretazione del protagonista, per il resto un film che si può vedere senza aspettarsi però scintille. La domanda comunque sorge spontanea, bisogna affidare Superman ad un nuovo regista o conviene sostituire Brandon Routh con un altro attore?