Marie Antoinette

Vedo che qualcuno la pensa come me. Sono convinto che coloro che hanno visto il film pur non essendo "esperti cineasti" o "storici accademici" (di cui questo forum sembra stracolmo) sono stati spinti in buona parte dal TRAILER veramente azzeccato dalla "Coppolina" (o da chi per lei). La corsa a cavallo con il sottofondo di "Age of consent" dei New Order (alla fine l'ho trovato il brano incriminato) sembra dare "dignità cinematografica" ad un certo periodo musicale anni '80 (vedi Cure, New Order - appunto - Joy Division e compagnia bella) che tranne in taluni rarissimi casi quali "Fine alla fine del mondo" od "Il cielo sopra Berlino" di Wim Wenders, sembrava destinato ad esistere per il solo ascolto, per la fugace visione di videoclip o per evocare spettri da tossicodipendenza. La Coppola ha dimostrato che sacro (storico)e profano (musicale) uniti in una buona presentazione possono spingere taluno alla visione di un film dal quale ci si potrebbe aspettare l'improvvisa uscita di una specie di "Marc Almond" settecentesco da un qualche passaggio segreto attravesro le stanze della reggia di Versailles. Poco importa se lo spettatore poco affine a considerazioni storiche possa non accorgersi delle sottili differenze o degli errori più o meno volutamente inseriti nel montaggio. Per quest'ultimo la nostra Marie è solo una che "ha perso la testa" per volere del popolo (nota bene non della borghesia). Bravo o brava LOTAI.