Mr. & Mrs. Smith

Claudia Morgoglione

Un film tutto pericolo, sesso ed equivoci. Girato su un set ricco di scenari glamour e armi hi-tech, e con scene in cui - tanto per fare un esempio - una danza mortale per uccidersi a vicenda si trasforma in erotismo puro, in un ballo d'amore. E' in ambiente così, tra un bacio e una pistola, che la coppia più affascinante e più trendy del pianeta - ovvero Brad Pitt e Angelina Jolie - ha cominciato a conoscersi, a frequentarsi. E, quasi fatalmente, a innamorarsi.
Fin qui, tutto già noto. La novità è che adesso la pellicola in questione - la commedia d'azione Mr & Mrs Smith - arriva nelle sale italiane, da venerdì 2 dicembre, con distribuzione 01. Un'occasione, per gli amanti del gossip, di verificare la "chimica" (almeno quella da grande schermo) che esiste tra il più tranquillo Brad e l'inquieta Angelina. Ma anche, al di là dei pettegolezzi, l'occasione di vedere all'opera due star specializzate negli action-movie: Pitt porta in dote, tanto per citare qualche titolo, Ocean's Eleven, Ocean's Twelve, Fight club, Spy game; lei i due kolossal tratti dal videogioco Tomb Raider (proprio ieri la Paramount ha annunciato che ci sarà anche un terzo episodio), e altre opere a tutta adrenalina come Fuori in 60 secondi. "Brad e io siamo già apparsi separatamente in pellicole di questo genere - ha detto una volta la Jolie - ma questa volta abbiamo dovuto imparare a muoverci insieme, a sparare insieme a bersagli mobili: abbiamo imparato a fidarci l'uno dell'altra".
Ma Mr & Mrs Smith - diretto da Doug Liman, già regista di The Bourne Identity - è un film diverso. Perché ha l'ambizione di coniugare due generi diversi: l'azione, appunto, e il romanticismo. Con una storia che ricorda quella dell'Onore dei Prizzi di John Huston, anche se con un finale diverso. Ecco la trama. John e Jane Smith sono una coppia annoiata che vive in periferia. In realtà, però, i due coniugi si nascondono reciprocamente un identico segreto: sono due efficienti killer su commissione, che lavorano per organizzazioni rivali. Tutto cambia quando vengono incaricati di uccidersi a vicenda: i loro segreti inevitabilmente esploderanno, e il tentativo di portare a termine il rispettivo lavoro darà al loro matrimonio una fonte di emozioni insospettate. Insomma, come ha spiegato il produttore Akiva Goldsman, "al contrario della tradizionale commedia romantica, qui abbiamo azione ed esplosioni". Quanto alla protagonista femminile, Angelina - forse con sincerità, forse per spingere la pellicola al boxoffice - ha dichiarato di "assomigliare molto a Jane: ho imparato qualcosa su di me, interpretandola. E' importante per le donne sapere di poter essere forti, ma è grande essere coinvolta in un film in cui un uomo o una donna hanno bisogno l'uno dell'altro". Una frase che può essere letta come un riferimento indiretto al legame tra lei e Pitt nella vita reale.
Resta il fatto che il mix avventura-amore aveva subito attratto un Brad Pitt a caccia di copioni, all'epoca già in crisi con la moglie Jennifer Aniston. Più difficile, per i realizzatori, è stato coinvolgere Angelina Jolie, diva dal carnet pieno e decisa a non rinunciare al suo ruolo di testimonial per l'Alto commissariato Onu per i rifugiati. Alla fine però (destino?) uno dei suoi progetti cinematografici è saltato all'improvviso, e lei ha potuto raggiungere Pitt sul set di Mr & Mrs Smith.
Con conseguenze che tutti conoscono: la pellicola passerà alla storia dei set galeotti, come fu - tanto per fare un esempio nobile - quello di La donna del giorno per Spencer Tracy e Katherine Hepburn. O, ben più recentemente, quello di Rapimento e riscatto per un'altra coppia chiacchieratissima ma di breve durata, Russell Crowe e Meg Ryan.
Nel caso di Pitt e Jolie, comunque, va detto che la sovraesposizione mediatica della love story - malgrado i loro tentativi di negare l'evidenza - ha fatto bene al film, che questa estate negli Usa è andato forte. E chissà se l'onda lunga del gossip garantirà lunga vita al botteghino anche qui in Italia...
da La Repubblica.it, 30 novembre 2005


di Claudia Morgoglione, 30 novembre 2005