Mare nero

Perversione, rifugio dall’ignoto

Dopo aver ironizzato sulla mafia e sulla "sua" Sicilia, Roberta Torre torna dietro la macchina da presa e scandalizza il Festival del cinema di Locarno. Ma lo fa, come sempre, a modo suo: cioè con un film che parla di sesso, di scambisti, di perversioni e di violenza, ma turba per tutt'altro motivo. Perché ciò che veramente infastidisce del film è che la Torre getta sale in una ferita aperta in tutti noi: la paura di quello che non conosciamo, che non riusciamo a controllare. Interpretato da Luigi Lo Cascio e Anna Mouglalis, Mare Nero (in concorso) è un noir che racconta un viaggio nell'istinto e nel mondo del desiderio maschile, dove le figure reali si confondono e si sovrappongono alla fantasie. [...]

di Roberta Bottari, articolo completo (3691 caratteri spazi inclusi) su Il Messaggero 7 agosto 2006