La passione di Cristo |
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Un film di Mel Gibson.
Con Jim Caviezel, Maia Morgenstern, Monica Bellucci, Rosalinda Celentano.
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Titolo originale The Passion of the Christ.
Religioso,
durata 126 min.
- USA, Italia 2004.
MYMONETRO
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RILETTURA E OPINIONE
di tilljFeedback: |
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martedì 28 settembre 2004 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
La passione diCristo opinione- Il più bel film sulla vita del cristo, dopo” Jesus”. Tacciato di antisemitismo, è stato giudicato: film violento, sanguinario, insulso, ininterrotto crescendo di violenza, un film dell’ orrore. Horror splatter Hollywoodiano. Un film che non porta messaggi d’amore e speranza, ma buono solo per ogni fondamentalismo. Difeso dall’attrice ebrea, che impersona Maria, chiaro nella frase che il Cristo pronuncia “ Nessuno può togliermi la vita, ma la offro da me stesso” (vang. Di Giovanni) indicando una sua volontà e non una colpa ebrea. Anche se, nella folla urlante davanti a Pilato è difficile distinguere ebrei da cristiani è vero, anche, che il sommo sacerdote invoca la crocifissione; in quei tempi solo i romani avevano diritto di vita o morte sul popolo. Ma tra la folla, durante la via crucis, emergono personaggi ebrei: Veronica, Simone e varie donne. Il Giudaismo di Gesù viene reso bene ma, ovviamente, ognuno guarda il film con occhi diversi, a seconda delle proprie ideologie. E’ un film che va guardato con il dovuto distacco religioso, per poterne comprendere bene i simbolismi, i tempi, l’arte. Si è parlato solo di fiumi di sangue, che io non ho notato forse perché abituata a vederne ogni giorno in tv. Ottima pubblicità, contro un film ben fatto. Film che si attiene alle ricostruzioni storiche e sociali, nonché alle lingue usate in quell’epoca : latino e aramaico, con sottotitoli facilmente leggibili, che non compromettono la visione del film, non distraggono lo spettatore. Le ultime 12 ore, le prime conversioni. L’orto degli ulivi. La prima comparsa di satana nel film: appare sempre come donna con un velo nero sul capo. La Maria nera, la madre degli istinti bassi dell’uomo: materialismo ( appare anche quando Giuda vende il Cristo) e bestialità, è presente anche durante la via crucis, opposta a Maria. Maria, tra la folla alla sinistra del figlio che guarda con consapevolezza; tra la folla sulla destra del Cristo, la Maria nera con in braccio un bambino dalle fattezze mostruose, fattezze che richiamano i volti stravolti dalla violenza della folla che segue il calvario. Volti trasfigurati dalla follia bestiale e rabbiosa, invocano la morte di quell’uomo. I volti, maschere di alienati, richiamano alla memoria i ritratti dei “ malati mentali” di Gericault. La Maria nera- madre del male – della quale si avverte la presenza anche quando non compare nelle scene. I meravigliosi flashbac
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