Montecristo |
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Un film di Kevin Reynolds.
Con Jim Caviezel, Guy Pearce, Richard Harris, Michael Wincott, Henry Cavill.
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Titolo originale The Count of Montecristo.
Drammatico,
durata 131 min.
- USA 2001.
MYMONETRO
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Il classico rivisitato.
di ashtray_blissFeedback: |
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venerdì 29 maggio 2015 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Da una delle opere più classiche, ricche e compete che il mondo ha mai avuto l'onore di godere sono già state prodotte diverse versioni, alcune più fortunate e altre meno. Il Montecristo di Reynolds sta in mezzo, in bilico tra l'innovazione artistica e il rispetto dei stili più classici della narrazione di questo straordinario romanzo. Il resto, è il caso di dirlo, è storia nota dalla stragrande maggioranza di bibliofili ed appassionati della letteratura classica. Non vi è motivo di soffermarsi sul procedere della pellicola che segue a grosso modo i passi narrattivi del racconto di Alexandre Dumas. Tecnicamente, il film è realizzato molto bene. Particolarmente attento e dettagliato nella fotografia, nei costumi e generalmente nella scenografia; altre volte sfarzosa e suntuosa e altre volte scarna, cupa e sporca in grado di richiamare e ricreare quasi integralmente gli ambienti descritti dalla penna di Dumas. La vera pecca del film in questione è che gli manca quella spinta necessaria per ricreare il più fedelmente possibile lo spirito che Dumas ha sigillato nelle pagine di questo capolavoro letterario. Gli manca il pathos, gli intrecci psicologici dei protagonisti sono appena evidenziati, non c'è la benche minima traccia del contesto sociale particolarmente turbolento che invece descrisse Dumas; di una Francia martoriata dagli effetti della post-rivoluzione e dagli scombussolamenti sociali. Inoltre molti altri personaggi più o meno secondari vengono messi da parte e dunque eliminati dalla pellicola in questione. Forse anche a causa della complicatezza e completezza del romanzo, forse per motivi più logistici e commerciali, il Montecristo di Reynolds tiene la struttura principale del romanzo, il suo scheletro, ed evita di addentrasi in particolari e sottotrame eliminando ciò che non è strettamente legato al corpo del romanzo.
Il prodotto che ne è derivato resta comunque un valido prodotto di intrattenimento, che come già espresso, può vantare di ottime interpretazioni e di una elegante fotografia e scenografia. Forse l'intenzione di questa pellicola snellita, e possibilmente snaturata, non è quella di tradire l'autore quanto di cercare di far avvicinare e/o interessare al romanzo quella fetta di spettatori che si sarebbero appassionati alla pellicola e cercare, seppur in parte, di far emergere la grandezza dei personaggi che anche se frammentariamente ci riesce grazie agli attori ingaggiati.
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