Fantozzi - Il ritorno

FANTOZZI IL RITORNO del regista Neri Parenti è il penultimo film "fantozziano" prima del insulso FANTOZZI 2000 LA CLONAZIONE ma già il capitolo in questione segna,a mio giudizio,la morte ufficiale del famosissimo personaggio "creato" negli anni settanta e messo in scena da Luciano Salce e che possedeva la straordinaria capacità di divertire e commuovere allo stesso tempo inserendo sullo sfondo una solenne critica della durezza del mondo del lavoro dipendente. Sono trascorsi due decenni e la vena tragi-comica di Paolo Villaggio alias Fantozzi è andata letteralmente a farsi benedire spianando il terreno a una comicità sciatta e fastidiosamente commerciale in cui anche gli altri attori protagonisti(non solamente Paolo Villaggio)che potevano vantare un passato glorioso nei primi capitoli della serie del famoso ragioniere imbranato crollano insieme all'attore protagonista sotto il peso dell'età e del fallimento(a partire da Anna Mazzamauro alias la signorina Silvani e da Gigi Reder alias Filini)e non riescono più a restituire ai loro personaggi quel barlume di genialità umoristica dei bei tempi andati. In questo film la vicenda prosegue dalla fine del precedente FANTOZZI IN PARADISO(che è stato realizzato sempre da Neri Parenti subendo evidentemente un crollo qualitativo totale)e in cui Fantozzi,tornato sulla terra,si ritrova a "fronteggiare" l'orrida nipote Uga vogliosa di motorino,le chat erotiche in televisione,la signorina Silvani(signorina si fa per dire)che lo vuole "fregare" e infine lo stesso megadirettore galattico sotto processo per corruzione(che dei quattro sketch è l'unico parzialmente decente e divertente). Paolo Villaggio e Neri Parenti offrono 100 minuti di commozione e tenerezza per il loro coraggioso sprezzo della decenza e dove proseguono imperterriti a raschiare il fondo del barile(dovevo aspettarmelo considerato lo stato semi-comatoso in cui riversava da tempo la serie)ma non avrei mai immaginato si potesse sprofondare talmente in basso qualitativamente.