Per completare la sua trilogia horror-esotica Martino non poteva fare di peggio; il film è infatti orrendo sotto tutti gli aspetti: la trama è scheletrica e priva di suspense, la sceneggiatura banale quanto i dialoghi di una soap televisiva, gli attori ridicoli e stereotipati, gli effetti speciali inguardabili (il caimano fa paura quanto un bambolotto di cicciobello e il sangue sembra vernice fresca sciolta nell'acqua), la fotografia insipida e tutt'altro che suggestiva (nonostante la location!), le musiche riciclate e il messaggio ecologista insignificante. Non si salva nulla; tra l'altro è quasi impossibile inquadrarlo in un genere dati i contenuti (non è nè horror, nè thriller, nè avventura, nè fantasy!).
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Per completare la sua trilogia horror-esotica Martino non poteva fare di peggio; il film è infatti orrendo sotto tutti gli aspetti: la trama è scheletrica e priva di suspense, la sceneggiatura banale quanto i dialoghi di una soap televisiva, gli attori ridicoli e stereotipati, gli effetti speciali inguardabili (il caimano fa paura quanto un bambolotto di cicciobello e il sangue sembra vernice fresca sciolta nell'acqua), la fotografia insipida e tutt'altro che suggestiva (nonostante la location!), le musiche riciclate e il messaggio ecologista insignificante. Non si salva nulla; tra l'altro è quasi impossibile inquadrarlo in un genere dati i contenuti (non è nè horror, nè thriller, nè avventura, nè fantasy!). Noioso e tranquillamente evitabile.
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