fabal
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lunedì 14 agosto 2017
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un'occasione sprecata
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Sono passati alcuni anni dalla morte di padre Merrin, ma la sua fine resta ancora un mistero. Padre Lamont viene incaricato di fare luce sui fatti, per scongiurare le voci di eresia createsi attorno al defunto esorcista. Ritrova così la giovane Regan, ora in cura presso un istituto psichiatrico, ed assiste ad alcune sedute di ipnosi in cui scopre che il demone Pazuzu è ancora presente, e sembra aver attaccato la ragazza perché questa nasconde dei poteri di preveggenza. Lamont si reca così in Africa dove apprende di un precedente caso di possessione ai danni di un guaritore, a cui lo stesso padre Merrin aveva applicato l'esorcismo.
Sarebbe troppo sbrigativo bollare come "nettamente inferiore" questo secondo capitolo rispetto al capolavoro di Friedkin.
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Sono passati alcuni anni dalla morte di padre Merrin, ma la sua fine resta ancora un mistero. Padre Lamont viene incaricato di fare luce sui fatti, per scongiurare le voci di eresia createsi attorno al defunto esorcista. Ritrova così la giovane Regan, ora in cura presso un istituto psichiatrico, ed assiste ad alcune sedute di ipnosi in cui scopre che il demone Pazuzu è ancora presente, e sembra aver attaccato la ragazza perché questa nasconde dei poteri di preveggenza. Lamont si reca così in Africa dove apprende di un precedente caso di possessione ai danni di un guaritore, a cui lo stesso padre Merrin aveva applicato l'esorcismo.
Sarebbe troppo sbrigativo bollare come "nettamente inferiore" questo secondo capitolo rispetto al capolavoro di Friedkin. L'eretico di Boorman è un film completamente diverso, sia negli intenti, sia nelle atmosfere: vorrebbe esplorare con simbolismi complessi ciò che L'esorcista aveva espresso a livello sensoriale con inquadrature ossessive, voci distorte, scricchiolii, dialoghi quasi sussurrati. Nessuno di questi aspetti terrificanti viene ripreso da Boorman, che viaggia invece tra scienza ed esoterismo, accennando alla possibilità di un'ipnosi condivisa simile alle teorie junghiane sulla sincronicità, per poi passare a un livello di simbolismo collettivo dove cattolicesimo e culture animiste posso incontrarsi, sebbene questo comporti l'accusa di "eretico" (per l'appunto) a padre Lamont.
Complessivamente abbiamo a che fare con un film ben recitato (ottimo Richard Burton) e riflessivo, quasi letterario, che nulla ha a che vedere con l'efficacia spiazzante di Friedkin e che genera, purtroppo, uno sgradevole senso di "pretesto" nello spettatore che ha apprezzato il primo capitolo. La debolezza dell'opera di Boorman emerge proprio quando vuole essere un sequel, cercando il legame narrativo con L'esorcista e smarrendosi in una serie di forzature che non solo lo rendono estraneo al predecessore, ma rischiano di intaccare quanto di buono il film abbia (e ne ha) per vivere di vita propria. Tutte le scene ambientate nuovamente a Georgetown, dalla scalinata alla vecchia stanza di Regan, sembrano pretestuose, se non inutili, giusto per legittimare il 2 a fianco del titolo. Il film che Boorman, in buona sostanza, non vorrebbe fare ma si trova costretto a richiamare per dovere verso la produzione. Se si trattasse di un capitolo autonomo non parleremo certo di occasione sprecata: purtroppo, fungendo da sequel, di questo si tratta, anche perché la delusione nel non vedere un esorcismo finale (sostituito invece da una serie di strangolamenti) in un film che titola L'esorcista 2, lascia oggettivamente perplessi. Peccato.
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dandy
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venerdì 17 novembre 2023
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la buona locusta?
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Sequel funestato da una miriade di problemi come il predecessore.Se nel film di Friedkin(che rifiutò di farsi coinvolgere assieme a Blatty)gli incidenti misteriosi sembravano opera del Maligno qui i fastidi maggiori ci furono tra lavorazione e post produzione tra numerosi maneggiamenti di script,malattie,ritardi e problemi nel gestire le locuste con tutti i costi dovuti all'ambientazione quasi totalmente in studio(contro il parere di Boorman).Poi dopo l'anteprima disastrosa fu accorciato di 15 minuti e il finale (stranamente)venne rigirato in versione più pessimista,con la morte di padre Lamont.Basandomi sulla versione originale direi che oltre al confronto impossibile con il primo film,il tentativo di riflettere sul confronto/scontro tra religione e psichiatria e una contrapposizione con culture antiche si perde in uno svolgimento caotico con deriva più fantasy che horror dove a scene visivamente suggestive(il prologo,le parentesi nei villaggi africani,le sequenze degli sciami)si affiancano momenti stiracchiati e ridicoli(le sedute ipnotiche,la locusta in primissimo piano,la spiegazione di Kokumo)e flashback che risultano forzati come connessione al film di Friedkin.
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Sequel funestato da una miriade di problemi come il predecessore.Se nel film di Friedkin(che rifiutò di farsi coinvolgere assieme a Blatty)gli incidenti misteriosi sembravano opera del Maligno qui i fastidi maggiori ci furono tra lavorazione e post produzione tra numerosi maneggiamenti di script,malattie,ritardi e problemi nel gestire le locuste con tutti i costi dovuti all'ambientazione quasi totalmente in studio(contro il parere di Boorman).Poi dopo l'anteprima disastrosa fu accorciato di 15 minuti e il finale (stranamente)venne rigirato in versione più pessimista,con la morte di padre Lamont.Basandomi sulla versione originale direi che oltre al confronto impossibile con il primo film,il tentativo di riflettere sul confronto/scontro tra religione e psichiatria e una contrapposizione con culture antiche si perde in uno svolgimento caotico con deriva più fantasy che horror dove a scene visivamente suggestive(il prologo,le parentesi nei villaggi africani,le sequenze degli sciami)si affiancano momenti stiracchiati e ridicoli(le sedute ipnotiche,la locusta in primissimo piano,la spiegazione di Kokumo)e flashback che risultano forzati come connessione al film di Friedkin.Anche la Blair risulta poco efficace considerando che non viene mai posseduta(ma a un certo punto si sdoppia in buona/cattiva).Pare che abbia rifiutato di ripetere le sedute di make up e nella sequenza in cui uccide Merrin è palesemente una controfigura.Sidow non era molto convinto di riprendere il suo ruolo,e Kitty Winn fu scritturata solo perchè Ellen Burnstyn non accettò di reinterpretare Chris.Musiche di Ennio Morricone.Non fu un flop all'uscita ma l'incasso complessivo fu misero rispetto a quello del primo film.
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francesco
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mercoledì 6 settembre 2006
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evviva boorman
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Eccezionale film di Boorman, anche se non capolavoro, ma assolutamente imperdibile anche se non avete visto l'Esorcista di Friedkin.
Boorman è riuscito a realizzare un lavoro splendidamente recitato da un cast di altissimo livello, dove il suo proverbiale eclettismo raggiunge i massimi risultati: non solo un semplice horror, quindi, ma un film profondo, riflessivo, intenso, drammatico e spettacolare , che riesce a risultare al tempo stesso magico-fantastico e realistico-scientifico, anche se indubbiamente la fantascienza prevale.
Per certi versi superiore al film di Friedkin, checchè ne dicano critica e pubblico, lo consiglio vivamente a chiunque desideri il brivido, la tensione, ma anche la riflessione e l'atmosfera magica.
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Eccezionale film di Boorman, anche se non capolavoro, ma assolutamente imperdibile anche se non avete visto l'Esorcista di Friedkin.
Boorman è riuscito a realizzare un lavoro splendidamente recitato da un cast di altissimo livello, dove il suo proverbiale eclettismo raggiunge i massimi risultati: non solo un semplice horror, quindi, ma un film profondo, riflessivo, intenso, drammatico e spettacolare , che riesce a risultare al tempo stesso magico-fantastico e realistico-scientifico, anche se indubbiamente la fantascienza prevale.
Per certi versi superiore al film di Friedkin, checchè ne dicano critica e pubblico, lo consiglio vivamente a chiunque desideri il brivido, la tensione, ma anche la riflessione e l'atmosfera magica.
Ammetto che forse la seconda parte (quando il prete si reca in Africa alla ricerca del guaritore) può risultare un pò noiosa, ma è solo la quiete prima della tempesta: lasciatevi dunque travolgere dalla terza ed ultima parte, in un incredibile crescendo di tensione sapientemente orchestrato, fino ad un finale mozzafiato, impreziosito dalla splendida e commovente colonna sonora di Ennio Morricone.
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[+] un film mozzafiato
(di .ludo.)
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[+] non è riuscito proprio a convincermi
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