elgatoloco
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sabato 3 giugno 2017
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molto analitico, efficace
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John Frankenheimer, regista USA di film d'azione ma in genere anche con una forte connotazione politica, decisamente "storica", qui, prendendo spunto da un romanzo di Harris, in"Black Sunday"ci dà il ritratto di una straordinaria azione per sventare un attentato terroristico(di un gruppo palestinese non affiliato all'OLP)che risponde più alla volontà di riscatto/vendettaa per i torti subiti a livelllo personale-familiare, di un'attivista palestinese(un'"enigmatica"Marthe Keller)con la complicità di uno"scoppiato"eroe USA, già prigioniero dei Vietkong(Bruce Dern, forse nella sua migliore interpretazione), dove l'attentato è stato studiato in ogni dettaglio da Dhalia, mentre il suo amante"yankee"è completamente succube.
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John Frankenheimer, regista USA di film d'azione ma in genere anche con una forte connotazione politica, decisamente "storica", qui, prendendo spunto da un romanzo di Harris, in"Black Sunday"ci dà il ritratto di una straordinaria azione per sventare un attentato terroristico(di un gruppo palestinese non affiliato all'OLP)che risponde più alla volontà di riscatto/vendettaa per i torti subiti a livelllo personale-familiare, di un'attivista palestinese(un'"enigmatica"Marthe Keller)con la complicità di uno"scoppiato"eroe USA, già prigioniero dei Vietkong(Bruce Dern, forse nella sua migliore interpretazione), dove l'attentato è stato studiato in ogni dettaglio da Dhalia, mentre il suo amante"yankee"è completamente succube. Non fosse per il coraggio e la volontà di un agente israeliano (Robert Shaw nel film)l'attentato costerebbe la vita a 80.000 persone riunite nelllo stadio di Miami... Da valutare con attenzione, questo film, che fonde grandi sequenze spettacolari(Frankenheimer ne è maestro), analisi psicologica e psicoanalitica non da quattro soldi(non quella messe alla berlina da Woody Allen, che di ciò ne sa molto di più di quanto non appaia in certi suoi film), una"futurologia politica"in realtà molto ben ancorata al presente(il film è del 1977 e si riferisce all'anno precedente, quando le azioni di"Settembre nero"erano tragicamente note), in una chiave che ha del"propagandistico"(a favore degli USA e di Israele)ma in modo mai smaccato e mai volgare-meramente apologetico. Frankeimer, scomaprso ormai tre lustri fa, si rivela ancora una volta regista capace, mai di routine, in un film decisamente lungo(siamo quasi a 150 minuiti, un metraggio oggi decisamente inusuale, non fosse che per film, appunto, a elevato trasso di spettacolarità)che però non pesa mai. El Gato
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kronos
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lunedì 25 maggio 2015
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appassionante
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Questo blockbuster politico-catastrofico (beh, quasi catastrofico) è poco citato nella filmografia di Frankenheimer ma è uno dei suoi migliori lavori e un perfetto esempio di cosa può essere il cinema hollywoodiano al suo meglio: scrittura solida e ricca di colpi di scena, personaggi memorabili, pathos e grande spettacolo.
Naturalmente a quei tempi i buoni vincevano sempre, ma l'11 settembre 2001 era ancora al di là da venire...
VOTO REALE: Tre stelline e mezzo
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soca
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lunedì 15 ottobre 2001
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un film orrendamente credibile
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Una recensione sul romando da cui è tratto il film diceva : "Un romanzo orrendamente credibile". Il film rispecchia perfettamente la tensione del
libro, ed è ben recitato. Dopo l'11 settembre, che altro dire?.
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soca
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lunedì 15 ottobre 2001
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un dilm orrendamente credibile
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Una recensione sul romando da cui è tratto il film diceva : "Un romanzo orrendamente credibile". Il film rispecchia perfettamente la tensione del
libro, ed è ben recitato. Dopo l'11 settembre, che altro dire?.
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