sickboy
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lunedì 31 gennaio 2011
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la tata in nero
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Tornato a casa dopo due anni passati in un'istituto rieducativo, il piccolo Joey non sembra affatto tranquillo. Sembra infatti che nutra una violenta avversione nei confronti dell'anziana governante (Bette Davis), accusandola persino di minacciare la propria incolumità. Stato di paranoia di Joey dovuto ad un trauma del passato o c'è qualcosa di realmente sinistro nella premurosa e zelante vecchia tata?... Bel psico-dramma, girato in uno splendido bianco/nero e interpretato da una controversa diva dal magnetismo e dalla bravura indiscussi, quale è stata Bette Davis, perfettamente adatta a ricoprire ruoli ambigui e morbosi come in questo film. Un noir a tinte fosche girato con indubbia maestrìa, che trova il suo punto di forza nelle caratterizzazioni dei personaggi e nelle sottigliezze psicologiche.
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Tornato a casa dopo due anni passati in un'istituto rieducativo, il piccolo Joey non sembra affatto tranquillo. Sembra infatti che nutra una violenta avversione nei confronti dell'anziana governante (Bette Davis), accusandola persino di minacciare la propria incolumità. Stato di paranoia di Joey dovuto ad un trauma del passato o c'è qualcosa di realmente sinistro nella premurosa e zelante vecchia tata?... Bel psico-dramma, girato in uno splendido bianco/nero e interpretato da una controversa diva dal magnetismo e dalla bravura indiscussi, quale è stata Bette Davis, perfettamente adatta a ricoprire ruoli ambigui e morbosi come in questo film. Un noir a tinte fosche girato con indubbia maestrìa, che trova il suo punto di forza nelle caratterizzazioni dei personaggi e nelle sottigliezze psicologiche. Ha il grande pregio di mantenere costante la tensione emotiva e di far restare nel dubbio lo spettatore fino al finale chiarificatore. Oltre all'immensa Bette Davis, vi è da sottolineare la bravura e la competenza di un cast, bambini compresi, dove ognuno è perfetto nel proprio ruolo. Prodotto dalla mitica Hammer, con sceneggiatura basata su un racconto di Evelyn Piper, abbastanza solida anche se forse non completamente appagante in tutte le sue parti. Ma questo ha poca influenza. Resta comunque una pellicola godibile e intrigante, realizzata con competenza. Da consigliare agli amanti della suspence psicologica e di quella maniera di fare cinema ormai perduta.
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macat
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martedì 1 gennaio 2008
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magistralmente diretto e recitato
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da non perdere, ancora una volta Bette Davis è un'attrice "sacrale". Il regista ha diretto benissimo. c'è atmosfera e pathos.
[+] verissimo
(di allix)
[ - ] verissimo
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