joker95
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lunedì 2 agosto 2010
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ridicolo, ma non così brutto
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E' un dato di fatto, bisogna ammetterlo: Plan 9 from outer space è un film ridicolo come pochi... dischi volanti di cartone sorretti con un penoso filo di nylon, che "volano" in un cielo spiaccicato come un disegno, montaggi da paura, cimiteri palesemente ricostruiti in studio con coperte al posto dell'erba, recitazione ai minimi livelli etc.... Ma cosa ci si può aspettare?? E' un B-movie del 1960, girato con meno di 3 soldi!!! Al giorno d'oggi anche i film che hanno budget stratosferici fanno più schifo di questo. Plan 9 from outer space precipita, o più appropriato sprofonda per quanto riquarda la parte tecnica, ma per il resto immaginavo peggio. Uno (s)cult movie da guardare assolutamente, anche perchè le risate sono assicurate!
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la druga
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venerdì 10 giugno 2011
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un b-cult
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"Grave robbers from outer space", titolo originale del film poi mutato in "Plan 9 from outer space", è un film da gustare con uno spirito diverso: è inutile soffermarsi sugli innumerevoli punti deboli della pellicola, dalla imbarazzante recitazione, al montaggio disastroso, alle scene di cartapesta, all'inserimento di fotogrammi palesemente "presi in prestito" da qualche documentario storico. Lo spettatore deve accettare tutto ciò con un sorriso, poi passare oltre. Poche migliaia di dollari: era tutto ciò che Mr Edward D. Wood Junior si trovava in tasca quando realizzò questa sua fatica (è il caso di dirlo): per lui fare cinema era più che un mestiere.
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"Grave robbers from outer space", titolo originale del film poi mutato in "Plan 9 from outer space", è un film da gustare con uno spirito diverso: è inutile soffermarsi sugli innumerevoli punti deboli della pellicola, dalla imbarazzante recitazione, al montaggio disastroso, alle scene di cartapesta, all'inserimento di fotogrammi palesemente "presi in prestito" da qualche documentario storico. Lo spettatore deve accettare tutto ciò con un sorriso, poi passare oltre. Poche migliaia di dollari: era tutto ciò che Mr Edward D. Wood Junior si trovava in tasca quando realizzò questa sua fatica (è il caso di dirlo): per lui fare cinema era più che un mestiere. Era la sua vocazione. O almeno era quello che si era messo in testa di fare nella vita. Questo film è comunque un tentativo ammirevole di riprodurre, seppur con mezzi a dir poco esigui, la vera atmosfera dei film hollywoodiani di quel tempo. E il bello è che Ed Wood vi riesce, a modo suo, con tutte le contraddizioni, i paradossi e le assurdità che si susseguono, una dopo l'altra.
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