Anno | 1962 |
Genere | Commedia |
Produzione | Italia |
Durata | 105 minuti |
Regia di | Marino Girolami |
Attori | Ugo Tognazzi, Raimondo Vianello, Walter Chiari, Aroldo Tieri, Mario Carotenuto, Franco Franchi Ciccio Ingrassia, Sandra Mondaini, Loris Gizzi, Silvio Bagolini, Nietta Zocchi, Rosalia Maggio, Mario Passante, Franco Fabrizi, Mimmo Poli, Alberto Bonucci, Dori Dorika, Hélène Chanel, Umberto D'Orsi, Ugo Fangareggi, Attilio Martella, Corrado Mantoni. |
MYmonetro | 2,67 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 16 febbraio 2015
Cinque episodi legati dal comun denominatore dell'evasione erotica. Un bagnino si finge "diverso" per farsi affidare una giovane moglie.
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Il film è composto da 5 episodi. "Bagnino Lover": un bagnino si finge omosessuale per evitare le attenzioni delle tardone. "I Promessi Sposi": un mafioso con lo jus primae noctis e un promesso sposo partono dalla Sicilia per recuperare la 'fimmina' che andò a Roma a lavorare in un teatro. "La dirittura morale": un costruttore in attesa di appalto alletta un moralista che ha voce in capitolo con la presenza 'disponibile' di una presunta moglie. "La luna di miele": un neo sposo che crede nella lettura delle carte teme che l'avvenente consorte si invaghisca di un attore. "La Natura vergine": due sposi in montagna con un nuovo modello di roulotte si accampano nei pressi di un campo nudista femminile.
Il film a episodi ha vissuto una gloriosa stagione negli anni Sessanta. Ci si potevano permettere attori famosi scritturati però per un breve periodo e sceneggiatori rodati sulla misura dello sketch televisivo estensibile nella durata. Se si guarda a questo film (di uno dei registi più rodati del cinema d'evasione italiano quale è stato Marino Girolami) con la consapevolezza della cultura dominante di quegli anni c'è da stupirsi che la censura non sia intervenuta pesantemente anche perché sin dalla prima inquadratura si compie un parallelo tra il triangolo segnale di stradale, l'adulterio e le mutandine che si intravvedono sotto la gonna di una bella signora piegata di schiena a controllare cosa non va nel motore della sua auto. A partire da quel momento le allusioni (sempre per l'epoca) si susseguono e non sono sempre velate. Così come finisce per costituire una riflessione di costume l'osservare come i gay vengano definiti con termini decisamente discriminanti (ma non manca neppure la derisione del 'negro' di turno). Resta poi il gusto di riscoprire una satira pungente che non solo metteva alla berlina il gallismo del maschio italiano ma non esitava anche a mostrare la faccia nascosta del perbenismo ammantato di falsa adesione ai principi del cattolicesimo.
Cinque episodi legati dal comun denominatore dell'evasione erotica. Un bagnino si finge "diverso" per farsi affidare una giovane moglie; due siculi sbarcano nel continente alla ricerca di una ragazza; un industriale maneggione spaccia la segretaria per moglie; un marito in viaggio di nozze entra in crisi per la profezia d'un tradimento da parte della bella moglie; una coppia in roulotte si ferma per errore nei pressi di un campo nudista.
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