Titolo originale | The Reckoning |
Anno | 2003 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Gran Bretagna, Spagna |
Durata | 112 minuti |
Regia di | Paul McGuigan |
Attori | Tom Hardy, Gina McKee, Vincent Cassel, Julian Barratt, Niall Buggy, Matthew MacFadyen Mark Benton, Ewen Bremner, Richard Durden, Stuart Wells, Willem Dafoe, Brian Cox, Simon McBurney, Trevor Steedman, Marian Aguilera, Paul Bettany, Luke de Woolfson, Hamish McColl, Elvira Mínguez. |
MYmonetro | 2,50 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 24 febbraio 2014
Un gruppo di attori decide di portare in scena una rappresentazione basata su un omicidio accaduto in paese per tentare di risolvere il mistero.
CONSIGLIATO NÌ
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Ambientato nell'Inghilterra del 1380. Dopo aver amato una donna, un monaco decide di fuggire e unirsi ad una compagnia d'attori. All'ingresso di una città vengono sconvolti da una sentenza di morte in atto.. Una volta tanto un prete che, venendo meno ai suoi voti, decide di abbandonare il pulpito e darsela a gambe. Bello come un adone - occhi di ghiaccio e fisico scultoreo - reduce da una scappatella con una donna dalle chiome ramate, fugge in cerca di una vocazione più autentica. Non fa scelte scontate e nonostante la passione per la donna, ci preserva da sentimentalismi dissenterici alla Uccelli di rovo. Splendide le immagini naturali nella scena del pentimento dove il viso cangiante del giovane è immerso in una natura muschiosa, nitida, solcata d'acque surgive. Paesaggi eremitici di rocce e alberi nudi, intervallati da distese e vedute vertiginose schiudono visioni satinate e metafisiche, richiamando alla mente il lontano Lady Hawke, anche per la somiglianza del monaco col volto altrettanto nordico di Rutger Hauer. Dopo essersi imbattuto nella compagnia girovaga, i profili montuosi cedono il posto a piccoli paesi medievali con le dimore tipiche britanniche, affastellate tra loro come nei presepi. Willem Dafoe diventa quasi bello col suo corpo esile e le continue pose da equilibrista che lasciano contare le costole. Ma i travestimenti e i toni scanzonati di una commedia prendono gradatamente le ombre di un giallo dove gli attori s'improvvisano detective. Il Dafoe trapezista e ginnico è il primo a cedere alla tentazione investigativa. Abbandonando le scene bibliche e pensando ad un nuovo tipo di rappresentazione finisce nell'impantanarsi in un mare di guai. Il tutto condito da primi piani di maschere granguignolesche, croci, fuochi e altri inquietanti girotondi. Vincent Cassel riempie solo il finale e lo rende decisivo. Per monaci con tendenze musical e vibrazioni thriller.