Passaggio nella notte

È notte, un poliziotto sulla quarantina - Jessy Stone - che lavora nella squadra omicidi di Los Angeles, decide di abbandonare la città. Il mattino seguente si mette in viaggio, accompagnato solo dal suo cane, diretto verso il Massachusset. Passa da un motel all'altro, attraverso il Paese sotto la pioggia e sotto il sole. Jessy porta con sé un segreto, forse un dolore, forse un senso di colpa, ma sicuramente ha dei problemi coniugali e il vizio dell'alcol. Gli scenari in cui si muove sono spesso cupi come il suo stato d'animo. Trova lavoro in una piccola cittadina, come ispettore; sembra tranquillo nei modi e pacato, Jessy Stone, parla a voce bassa, ma sa usare le parole per persuadere gli altri e la violenza quando è il caso. Il capo della Squadra Mobile - che Stone ha sostituito - va in pensione senza motivo e, poco dopo, viene ucciso. Forse il sergente Stone sperava che - passando da una metropoli ad un luogo più piccolo - si sarebbe occupato di casi semplici, invece non sarà così. C'è un complotto tra il Capo della Polizia di Los Angeles e l'assassino del collega di Jessy e ci sono in ballo soldi, molti soldi. E non poteva mancare la dark lady, qui giovane e bionda.
Un poliziesco, intriso di elementi noir, poca azione, qualche indizio da seguire per svelare il mistero dell'assassinio e il "caso umano" del protagonista. Una storia di derive umane e di corruzioni sociali. Ma nulla di approfondito. La narrazione scorre come quei romanzi che si leggono in spiaggia sotto l'ombrellone. Si sfogliano le pagine, si fa passare un po' di tempo ma, dopo un secondo, non ci si ricorda nulla di ciò che si è letto. 