
Titolo originale | Molly: An American Girl on the Home Front |
Anno | 2006 |
Genere | Drammatico |
Produzione | USA |
Durata | 85 minuti |
Regia di | Joyce Chopra |
Attori | David Aaron Baker, Andrew Chalmers, Genevieve Farrell . |
MYmonetro | 2,33 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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CONSIGLIATO NÌ
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La guerra vissuta dalla parte di chi è rimasto a casa. Seconda Guerra Mondiale, Molly e i suoi, come numerose famiglie americane, è costretta ad assistere alla partenza del padre per il fronte oltre Oceano. La vita prosegue, tra la scuola e la preparazione della recita natalizia. Nell'attesa del ritorno paterno in casa arriva Emily, bambina inglese sfollata proveniente proprio da quel Continente in cui si sta decidendo il destino del mondo.
L'atroce onda d'urto della guerra coinvolge tutto, e mai come durante il secondo conflitto globale lambì emotivamente anche territori ben lontani dagli scenari bellicosi. Il grande contributo in termini di vite umane offerto dall'America per la causa mondiale, è qui visto dal punto di vista delle famiglie costrette a vedere i propri figli e i propri capi famiglia partire senza la sicurezza di un ritorno. L'angolazione della camera, per l'esattezza, è il punto di vista dei bambini. L'anno preso in esame è quello "caldo" del 1943; dall'estate fino all'inverno (fortunatamente la primavera ci viene risparmiata) assistiamo alla parabola sentimentale della piccola Molly.
Una profusione di sentimenti garbati e mielosi, tra slogan di un affettato buonismo e di patriottico american way of life. Perché la storia di Molly ha il marchio D.O.C. delle favole a lieto fine. Intelligente, simpatica e generosa primatista della classe, Molly supererà ogni dramma; intorno a lei fidanzati e figli d'America non tornano dalla guerra (come nella realtà?) ma il suo bravo papino tornerà. Perché? Perché lo ha promesso alla piccola, semplice. E tutto questo alternarsi di gioie e dolori è preambolo al più lapalissiano degli e vissero felici e contenti conclusivo, intuibile sin dalle primissime sequenze.
Dialoghi fin troppo melliflui e perbenistici anche per i costumi dell'epoca, sono la poco edificante peculiarità di un film così dolciastro da sconsigliarsi ai diabietici. Un cattivo gusto che supera ogni limite nei dialoghi dei bambini, i principali protagnisti, capaci di esprimersi con un eloquio cattedratico.
Da appassionato collezionista delle American Gril dolls, bambole storiche diffusissime e amatissime negli States, ma quasi sconosciute in Europa, ho cominciato ad appassionarmi anche ai loro film grazie a Youtube, che ne ha resi alcuni (tra cui questo) disponibili al pubblico di tutto il mondo. Questo film, in particolare, mi ha commosso per la storia, ambientata negli States ai tempi della seconda [...] Vai alla recensione »