Il paziente inglese

Film 1996 | Drammatico, 160 min.

Regia di Anthony Minghella. Un film Da vedere 1996 con Ralph Fiennes, Juliette Binoche, Willem Dafoe, Naveen Andrews, Kristin Scott Thomas. Cast completo Titolo originale: The English Patient. Genere Drammatico, - USA, 1996, durata 160 minuti. Uscita cinema venerdì 28 febbraio 1997 distribuito da C.G.D - Cecchi Gori Distribuzione. - MYmonetro 3,92 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Condividi

Aggiungi Il paziente inglese tra i tuoi film preferiti
Riceverai un avviso quando il film sarà disponibile nella tua città, disponibile in Streaming e Dvd oppure trasmesso in TV.



Accedi o registrati per aggiungere il film tra i tuoi preferiti.


oppure

Accedi o registrati per aggiungere il film tra i tuoi preferiti.

Ultimo aggiornamento giovedì 29 settembre 2016

Dal romanzo di Michael Ondaatje, canadese di origini indiane. Africa del nord, anni di guerra. Il film ha ottenuto 12 candidature e vinto 9 Premi Oscar, Il film è stato premiato al Festival di Berlino, 7 candidature e vinto 2 Golden Globes, 4 candidature a SAG Awards, Al Box Office Usa Il paziente inglese ha incassato 73 milioni di dollari .

Il paziente inglese è disponibile a Noleggio e in Digital Download
su TROVA STREAMING e in DVD e Blu-Ray su IBS.it e su LaFeltrinelli.it. Compra subito

Consigliato assolutamente sì!
3,92/5
MYMOVIES 4,25
CRITICA
PUBBLICO 3,59
ASSOLUTAMENTE SÌ
L'amore di un uomo in procinto di morire.

Dal romanzo di Michael Ondaatje, canadese di origini indiane. Africa del nord, anni di guerra. Il conte ungherese Lazlo de Almasy (Fiennes) viene trasportato morente e sfigurato da un incidente aereo, da un'infermiera (Binoche) che non lo abbandona un solo istante. Il conte le racconta del suo passato, del grande amore per Katherine e della tragedia di averla perduta per averla abbandonata ferita nel deserto. Alla fine l'infermiera allevia le sue sofferenze, aiutandolo a morire. I nove Oscar pongono di diritto il titolo in una posizione d'onore nella storia del cinema. Parte della critica lo ha minimizzato perché era diventato di moda, e perché possiede tante prerogative che deve possedere il grande cinema: storia vera e potente, sentimento, natura, avventura, musica e base letteraria ben gestita. È certamente vero che l'intenzione della produzione e del regista era quella della grande opera da notte degli Oscar ed è anche vero che il grande sentimento del deserto resta patrimonio di Lawrence d'Arabia più che del "Paziente", ma per fortuna c'è ancora qualcuno che si impegna in iniziative del genere. Ricordiamo le nove statuette: film, regista, Binoche (non protagonista), fotografia, scenografia, costumi, montaggio, colonna sonora drammatica, suono.

Recensione di Stefano Lo Verme

In Toscana, verso la fine della Seconda Guerra Mondiale, la giovane infermiera canadese Hana si prende cura di un uomo misterioso dal volto orribilmente sfigurato. Con il passare dei giorni, però, il paziente di Hana comincia a rievocare il proprio passato: si tratta in realtà di László de Almásy, un conte ungherese che poco prima della guerra aveva vissuto un'appassionata storia d'amore clandestina con la bella Katharine Clifton.
Nel 1996, il regista Anthony Minghella ha portato sul grande schermo uno dei progetti più imponenti e ambiziosi del decennio: Il paziente inglese, adattamento cinematografico dell'omonimo best-seller scritto da Michael Ondaatje. Realizzato e distribuito dalla casa produttrice Miramax con un budget tutto sommato contenuto (appena 30 milioni di dollari di costo), Il paziente inglese si è rivelato fin da subito un autentico trionfo, con 230 milioni di dollari incassati sul mercato internazionale, e si è aggiudicato una valanga di riconoscimenti da parte della critica, con un totale di ben nove premi Oscar, inclusi quelli per il miglior film e la miglior regia, e il Golden Globe come miglior film drammatico. Un risultato davvero straordinario per questo kolossal emozionante e dal respiro epico che sembra ispirarsi soprattutto al cinema di David Lean, riuscendo a fondere alla perfezione l'intenso romanticismo della storia, l'esotismo delle ambientazioni e la spettacolarità del genere bellico.
Il regista Minghella, qui anche nelle vesti di sceneggiatore, ha saputo adattare il complesso romanzo di Ondaatje in una veste che non tradisce il carattere letterario del soggetto, ma allo stesso tempo garantisce la fluidità e l'equilibrio della trama; tale merito va attribuito in particolare all'abile montaggio di Walter Murch, che alterna continuamente le scene ambientate nel 1945, in un casolare abbandonato della Toscana, e i flashback del "paziente inglese" del titolo, László de Almásy (Ralph Fiennes), un nobile di origine ungherese incaricato dal governo britannico di disegnare una mappa del deserto del Sahara. Attraverso i ricordi del conte László, lo spettatore si trova così a ripercorrere le tappe della travolgente relazione fra il protagonista e Katharine Clifton (Kristin Scott Thomas), un'affascinante donna sposata, fino al tragico epilogo del loro amore, in uno dei finali più malinconici e struggenti mai visti al cinema. Nel frattempo, nella narrazione si inserisce anche la dimensione storica, e ai toni del melodramma si uniscono gli elementi dei film di spionaggio e la cruda descrizione degli orrori della guerra, rappresentata con tutto il carico di dolore che si porta dietro.
In conclusione, Il paziente inglese è una grandiosa pellicola di stampo classico confezionata in maniera eccellente, con un'elegante ricostruzione tecnica (fotografia, scenografia, costumi), una magnifica colonna sonora composta da Gabriel Yared e una regia di alta classe capace di dar vita a suggestioni di indubbia forza visiva, con le sue meravigliose panoramiche del deserto e le immagini degli splendidi paesaggi della Toscana e dell'Egitto. Infine, non si può non parlare del superbo cast del film, composto da una squadra di attori di prim'ordine: oltre ai due interpreti principali, gli inglesi Ralph Fiennes e Kristin Scott Thomas, vanno citati anche Willem Dafoe, Colin Firth e la diva francese Juliette Binoche, premiata con l'Oscar come miglior attrice non protagonista per il ruolo dell'infermiera Hana.

Sei d'accordo con Stefano Lo Verme?

IL PAZIENTE INGLESE disponibile in DVD o BluRay

DVD

BLU-RAY
€9,99 €12,99
€9,99 -
Powered by  
PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
sabato 5 novembre 2016
giacomino

l'ho rivisto ieri sera per la terza o quarta volta, con un occhio al PC e uno alla TV, e sinceramente lo ricordavo non nel dttaglio, ma ricordavo cmq un gran film. Guardando poi su MyMovies ho visto solo 2 recensioni in evidenza e ho pensato di integrare. Partiamo dal presupposto che non valuto un film in base ai premi vinti, anche se in questo caso sono tanti.

giovedì 24 giugno 2010
ivan91

bellissimo, affascinate, e spettacolare flm ambientato nella seconda guerra mondiale: la storia di un amore struggente interrotto. spendidid i pesaggi della toscano e dell' egitto, interpreti sublimi per un film epocale che entusiasmato critica e pubblico!!! d a vedre e rivedere meritati gli oscar

giovedì 10 settembre 2009
ivan91

bellisimo film interpretato e diretto con maestria da vedere almeno una volta nella vita .Capolavorooo!!!!

domenica 4 luglio 2010
ivan91

un film da oscar una storia intramontabile

giovedì 24 giugno 2010
ivan91

una sola parola: stupendoooooooooooooooooooooooooooooo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

lunedì 10 maggio 2010
Jayan

Un grande film, certamente il migliore di Anthony Minghella. I 9 oscar sono tutti meritati. Le interpretazioni, in particolare quella della grande Juliette Binoche, la sceneggiatura, la fotografia, gli intrecci, il ricordare, i flashback e flashforward, l'atmosfera che viene creata in tutto il film, il periodo storico della guerra e dei tedeschi e nazisti, l'aspetto esotico dell'Africa e del deserto, [...] Vai alla recensione »

sabato 26 maggio 2012
michela papavassiliou

Tratto dal romanzo di Michael Ondaajte questo film del 1996 si snoda sul finire del conflitto mondiale del '45. Un paziente inglese , di difficile identificazione , sfigurato, viene affidato alle cure dell' infermiera canadese Hana , interpretata da una intensa Juliette Binoche. In un lento accompagnamento alla morte, a base di iniezioni di morfina e sullo sfondo di un antico palazzo toscano [...] Vai alla recensione »

giovedì 24 giugno 2010
ivan91

9 premi oscar meritatissimi per un film immortale, che suscita fortissime emozioni nel meraviglioso finale!!! ma tutto il film è un grande spettacolo, grazie ai pesaggi della toscana e dell' e gitto, ottimi gli interpreti, la scenggiatura, la fotografia, la musica che ti trascina come il vento del deserto. una storia d'amore non melensa e banale che appasionato per la grande maestria [...] Vai alla recensione »

venerdì 21 agosto 2009
NancyB

non posso credere a quanto sto piangendo..ho appena finito di vederlo!proprio io che mi rifiuto di vedere film d'amore crollo davanti a questo!capolavoro assoluto non c'è dubbio...la scott è bellissima!qualcuno di voi l'ha defiito pura poesia e lo è davvero..ragazzi vi giuro sono senza parole..è uno di quei film che adesso mi rimbalzerà nella testa per giorni!le immagini sono strepitose!!

martedì 17 maggio 2011
gio981

chi non vorrebbe essere il conte di Almasy?? avventura, musica, romanticismo, storia d'amore in una cornice fantastica del deserto, spettacolare... il mio film preferito, in assoluto.

domenica 16 agosto 2020
Pino Balestrieri

Se devo scrivere che questo film è un capolavoro, non lo faccio assolutamente. Un film nella norma, che avevo sempre scartato e ieri mi sono spolpato 2,30 minuti di questo film. Storia viste mille volte e non mi ha per niente emozionato. La cosa più bella del film è LEI, la bionda ( Kristin Scott).   .  

mercoledì 14 luglio 2010
ivan91

stupendo film sentimentale una grande storia. paesaggi incantati 9 oscar meritati!!!

martedì 23 marzo 2010
germi86

L'avventura in egitto del conte laszlo (R.Fiennes) raccontata sul letto di morte in quel di toscana sotto le cure e l'affetto dell'infermiera hana(j.Binoche)..film toccante,credo che minghella sia un maestro nel raccontare questo genere di storie,se posso trovare un neo,nn mi è piaciuta tanto l'attrice che interpreta katherine(K.S.Thomas).

venerdì 19 marzo 2010
ivan91

un capolavoro che merita sicramente la visione commuovente senza essere troppo mielnso meritatissimi i 9 oscra per un film indimenticabile!!!!

domenica 1 novembre 2020
Ringo

Non discuto la fotografia, la recitazione e la regia, ma la storia rasenta l'assurdo. L'intera vicenda risulta decisamente istruttiva, soltanto se si desidera compilare un elenco di cose da non fare, se non si vogliono avere guai certi. E tutti i personaggi sembrano prendere di proposito tutte le scelte meno convenienti per la loro buona sorte.

lunedì 23 marzo 2020
Goran

Prolisso, melenso e scontato. Film tecnicamente e visivamente fatto bene, grazie anche ai paesaggi della Toscana. Però i 9 oscar vinti sono un offesa a capolavori del passato. Immeritati. Film dimenticabile, la durata è eccessiva. Riguardarlo solo se ci si vuol fare del male.

domenica 22 marzo 2020
Goran

Prolisso, melenso e scontato. Visivamente un bel film grazie anche ai paesaggi della Toscana, ma far vincere 9 oscar a questo film mi sembra un insulto a capolavori meritevoli del passato. Film di cui ci si dimentica dopo la prima visione e vederlo una seconda volta solo se ci si vuol fare del male.

domenica 4 febbraio 2018
Giuseppe

Non è un capolavoro ma Minghella ci ha provato a farlo. Il film regge bene perché è sostenuto da una robusta sceneggiatura e da una magistrale interpretazione di tutto il cast.Kristin Scotto Thomas imprevedibilmente sensuale, Ralph Fiennes sempre impeccabile, Juliette Binoche eccezionalmente bella e brava, William Dafoe straordinario cesellatore di stati d'animo umani.

sabato 6 maggio 2017
gufetta76

Ho guardato questo film per la prima volta oggi. Quando uscì pensai fosse il solito polpettone melenso. Mi sbagliavo. A parte l'immagine iniziale e finale (la stessa, i due protagonisti sull'aereo) che è  artificiosa e veramente brutta, il film è  veramente bello, buona la regia e la fotografia le musiche... Gli attori sono immensi, Ralph Finnes meritava l'Oscar. [...] Vai alla recensione »

venerdì 16 dicembre 2016
nerazzurro

Finalmente sono riuscito a vedere questo film è devo dire che è riuscito a rispettare le mie aspettative. Personaggi magnifici caratterizzati in maniera incredibile (un cast da paura). La durata del film può di certo appesantire la visione. Personalmente il punto fondamentale che mi ha fatto adorare questo film è la colonna sonora.

mercoledì 25 febbraio 2015
Howlingfantod

 Film da oscar non c’è dubbio, ci sono tutte le prerogative e le caratteristiche: la guerra, l’amore, quello grande e narrato con tutta la sua epicità, non ultima la scena come nel Titanic quando l’amore va oltre la morte  e i due innamorati (Di Caprio e la Winslet)  si ritrovano a bordo nell’aldilà, così come nel volo sul deserto nel [...] Vai alla recensione »

domenica 18 marzo 2012
tanus

stupendo

mercoledì 20 marzo 2013
Alex67

Il paziente inglese, con tanti oscar vinti, è un film forse un po'sopravalutato. Certo il film è bello, ma con un cast formato dal Ralph Fiennes, Juliette Binoche, Kristin Scott Thomas, Williem Defoe (e altri), con un soggetto bello e interessante e con la Toscana e la Tunisia come sfondi naturali era quasi impossibile non ottenere un bel film. Il film ha tanti (forse troppi) piani che si intrecciano [...] Vai alla recensione »

Frasi
Amore mio ti sto aspettando.
Quanto è lungo un giorno al buio o una settimana.
Il fuoco è spento ormai e io sento un freddo orribile. Forse dovrei trascinarmi fuori ma poi ci sarebbe il sole.
Ho paura di sprecare la luce per l'inno colorato per scrivere queste parole.
Moriamo.
Moriamo ricchi di amanti e di tribù di gusti che abbiamo inghiottito di corpi che abbiamo penetrato risalendoli come fiumi di paure in cui ci siamo nascosti come in questa caverna stregata senza memoria qualunquismo indifferenza mediazioni e ripensamenti.
Voglio che tutto ciò resti inciso sul mio corpo siamo noi i veri paesi non le frontiere tracciate sulle mappe con i nomi di uomini potenti.
Lo so che tornerai e mi porterai fuori di qui nel palazzo dei venti.
Non ho mai voluto altro che camminare in un luogo simile con te, con gli amici.
Una terra senza mappe.
La lampada si è spenta e sto scrivendo nell'oscurità.
Una frase di Geoffrey Clifton (Colin Firth)
dal film Il paziente inglese - a cura di antonella
Vai alla home di MYmovies.it
Home | Cinema | Database | Film | Calendario Uscite | MYMOVIESLIVE | Dvd | Tv | Box Office | Prossimamente | Trailer | Colonne sonore | MYmovies Club
Copyright© 2000 - 2024 MYmovies.it® - Mo-Net s.r.l. Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione anche parziale. P.IVA: 05056400483
Licenza Siae n. 2792/I/2742 - Credits | Contatti | Normativa sulla privacy | Termini e condizioni d'uso | Accedi | Registrati