Anno | 1992 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Italia |
Durata | 108 minuti |
Regia di | Mario Martone |
Attori | Carlo Cecchi, Anna Bonaiuto, Renato Carpentieri, Antonio Neiwiller, Toni Servillo Enzo Moscato, Nicola Di Pinto, Licia Maglietta, Lucio Allocca, Pasquale Zito, Patrizio Rispo, Vincenzo Salemme, Sergio Solli, Nello Mascia, Mario Porfito, Antonio Caldarella, Andrea Renzi, Toni Bertorelli, Antonino Iuorio, Maurizio Bizzi, Marco Manchisi, Lello Serao. |
Tag | Da vedere 1992 |
MYmonetro | 3,48 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 19 febbraio 2014
Ultimi giorni nella vita di Renato Caccioppoli, matematico insigne, protagonista della vita culturale di Napoli, dandy alcolista che finì suicida. Ha vinto un premio ai Nastri d'Argento, ha vinto un premio ai David di Donatello, Il film è stato premiato al Festival di Venezia,
CONSIGLIATO SÌ
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Maggio 1959. È l'ultima settimana di vita del matematico Renato Caccioppoli. Ne seguiamo i movimenti partire dalla stazione in cui viene fermato ubriaco dalla polizia. I rapporti con il fratello, con la ex moglie, con gli studenti, con i compagni del PCI, con l'anziana zia, con la quale ricorda il nonno Michail Bakunin, precedono il ritrovamento del suo corpo.
Mario Martone, regista teatrale già noto, fa con questo film il suo esordio sul grande schermo. La scelta cade su uno dei matematici più importanti e più eccentrici.Renato Caccioppoli (190-1959) all'età di 24 anni era già libero docente e 4 anni dopo l'Accademia dei Lincei gli conferiva il premio nazionale generale nella classe di Scienze Fisiche. Antifascista, solo grazie all'intervento della zia si salva dal carcere con il ricovero in ospedale psichiatrico. Alla fine della Seconda Guerra Mondiale riprende l'insegnamento e si avvicina al Pci pur senza mai iscriversi. Martone decide di non farne un ritratto agiografico e nemmeno di ripercorrerne la vita. Ciò che gli interessa è rifletterne la complessa personalità in una molteplicità di situazioni e di punti di vista. In ciò deve essergli stata di notevole ausilio Fabrizia Ramondino abile nel ritrarre i personaggi femminili che entrano in contatto con un uomo che a un esame assegna un ottimo voto a una studentessa pronunciando una frase decisamente maschilista.
Carlo Cecchi offre una straordinaria prova nell'affrontare un personaggio in catalogabile, capace di disponibilità improvvise così come di un distacco da intellettuale narcisista. La macchina da presa (con un ottimo Luca Bigazzi direttore della fotografia) lo segue conservando una dimensione tra il sonno e la veglia facendo proprio lo stato di semi incoscienza lucidamente però indirizzata verso l'autodistruzione che presiede alla 'ultime visite' (anche se solo progressivamente consapevoli) a luoghi e persone.
MORTE DI UN MATEMATICO NAPOLETANO disponibile in DVD o BluRay |
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Buon esordio per Mario Martone, che fa subito capire in questo suo primo film quale direzione prenderà la sua filmografia. Anche se questa resterà per anni la sua pellicola più riuscita. Dipinge come in un quadro naif la vita tutta genio e sregolatezza di Renato Caccioppoli, matematico napoletano vissuto nella prima metà del ‘900 ma non oltre, essendosi suicidato nel 1959.
Non era facile portare sullo schermo un personaggio così complesso come Renato Cacciopoli,ma il regista sembra esserci pienamente riuscito,regalandoci un ritratto abbastanza verosimile di un uomo geniale, quanto sregolato ed eccentrico,dalle mille sfaccettature e tante contraddizioni.Carlo Cecchi è perfettamente calato nella parte,mai sopra le righe.
visto oggi ( febbaraio 2018 ) è un film di marziani , quando l'ho visto nel 1992 mi aveva incuriosito perchè avevo sentito dei commenti dei colleghi di napoli ( gente normalissima che al massimo parlava di calcio) il papà di uno di loro aveva conosciuto il prof. caccioppoli e diceva che era proprio come viene raccontato nel film , non si parlava di somiglianze [...] Vai alla recensione »
anche se no immune da diffetti come un eccessiva teatralitá che peró é tipica dei film di Mario Martone, Morte di un matematico napoletano é uno dei migliori esordi italaini di sempre. la sceltá dei luoghi di una napoli marginale e silenziosa dalla sceltá degli intpreti impeccabili. Bravissimo Toni Servilo irriconoscibile in un ruolo duro spigoloso e difficile, pieno di varie sfacetatture.