Mister Hula Hoop

Quinta prova per i fratelli Coen che dopo la Palma d’Oro per Barton Fink agguantano la ragguardevole somma di 25 milioni di dollari in termini di produzione, insieme alla libertà di muoversi come meglio credono. Tanti i temi trattati: il tempo (la narrazione inizia significativamente durante la notte di S. Silvestro, vale a dire quando tutto nel giro di una lancetta di secondo tutto può [...] Vai alla recensione »

Forse il miglior Newman (ma bravissinmo anche Durning)per una sorta di film-vacanza riuscit alla perfezione. C'è una sottile, intelligente, ironia mei confronti dell'ottimismo americano e una feroce considerazione verso il relativo arrivismo. Tutto è giocato con leggerezza e intelligenza, con amore per l'immagine e tanta indulgenza per gli eventi. Scenografia, sceneggiatura e regia al meglio

Il miglior Newman di sempre e un Durning strepitoso e un Robbins in gran forma. Nuoce un po' la favoletta d'amore, ma poi la sceneggiatura va a mille e il ritmo narativo quanto mai incalzante, avvincente, con veri tocchi di magia.visiva e suggestiva. Grande intelligenza registica, senso dello spettacolo, amore per il cinema. Regge Bertolucci, regge Moretti, oannati da una stampa miope e schiava, [...] Vai alla recensione »

Mister Hula Hoop (The Hudsucker Proxy in inglese, a testimoniare l’amore dei fratelli Coen per i titoli crittogramma) è stato prodotto sotto l’egida della Warner, che ha buttato nel pacchetto produttivo di Joel Silver, a fianco della genialità dei Coen, 25 milioni di dollari e la star Paul Newman nel ruolo del cattivo. E, caso mai restasse qualche dubbio, promuove definitivamente al rango dei grandi [...] Vai alla recensione »

C'è tanto cinema, in Mister Hula Hoop. Ci sono citazioni dell'espressionismo tedesco: la luce è spesso angolata, con lunghe ombre che segnano l'inquadratura; la Hudsucker Industries è una piccola Metropolis (Fritz Lang, 1926) con il sottosuolo brulicante di operai-schiavi. Ma ci sono anche, nel film di Toel Coen, citazioni della commedia americana degli anni Trenta e Quaranta: di quella "sociale" e [...] Vai alla recensione »

Notte di Capodanno, nevica su New York. Dalla finestra di un grattacielo un giovanotto sta per lanciarsi nel vuoto, pochi secondi prima di mezzanotte. Quali sono i motivi del suo gesto? Per spiegarceli, Joel Coen, regista di Mister Hula Hoop, fa un lungo salto all'indietro. Ed eccolo, Norville Bames (Tim Robbins), I'aspirante suicida della sequenza iniziale, arrivare fresco di college nella Grande [...] Vai alla recensione »