
Anno | 2025 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Italia |
Durata | 90 minuti |
Al cinema | 1 sala cinematografica |
Regia di | Paolo Costella |
Attori | Anna Foglietta, Giuseppe Battiston, Luigi Diberti, Stefania Casini, Giulietta Rebeggiani Biagio Venditti, Yile Yara Vianello, Thomas Trabacchi, Massimiliano Caiazzo, Paolo Rozzi, Massimo Scola, Axel Gallois. |
Uscita | mercoledì 30 aprile 2025 |
Distribuzione | PiperFilm |
MYmonetro | 2,53 su 8 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 22 aprile 2025
Piero ed Elisabetta si sono conosciuti e amati molto presto, riuscendo a costruire una famiglia felice. Ma un lutto terribile li ha colpiti. In Italia al Box Office Storia di una notte ha incassato nelle prime 8 settimane di programmazione 119 mila euro e 81,6 mila euro nel primo weekend.
CONSIGLIATO NÌ
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Piero ed Elisabetta si sono molto amati, malgrado l'opposizione dei genitori di lei, e hanno avuto tre figli con cui formare un'unità apparentemente indissolubile. Ma quando il maggiore, Flavio, perde la vita in un incidente la famiglia si disgrega: Elisabetta e Piero si guardano in cagnesco e si scambiano battute feroci, incapaci di superare quell'evento tragico e di non colpevolizzarsi a vicenda. Sono i due figli che restano, Dennis e Sara, a convincerli a celebrare insieme il Natale a Cortina d'Ampezzo, la località dove i nonni materni possiedono un lussuoso chalet. I due ragazzi hanno un piano, che però verrà bruscamente interrotto da un evento inaspettato. Tutte le dinamiche famigliari verranno messe in discussione, e terranno tutti in sospeso per una lunga notte di attese e di riflessioni sul passato.
Storia di una notte racconta le ricadute di un lutto terribile su un nucleo domestico e soprattutto su una coppia che non riesce a non trasformare il dolore in una serie di rinfacci.
Basata sul romanzo "Nelle migliori famiglie" di Angelo Mellone, la sceneggiatura di Paolo Costella e Tania Pedroni esplora quel dolore trasformandolo in uno spazio vuoto che nessuno riesce a colmare, e che tiene separati gli uni dagli altri. Purtroppo però il risultato drammaturgico risulta artificioso e poco emotivamente coinvolgente, forse anche perché nelle prime scene la famiglia appare forzosamente felice, e in quelle ambientate dopo la tragedia altrettanto forzosamente ostile.
Per contro, la regia di Costella fa un notevole salto di qualità rispetto ai suoi lavori precedenti, cristallizzando visivamente la sofferenza della famiglia all'interno di scenari glaciali e allo stesso tempo bellissimi e restituendo quello stupore straniato che si può provare davanti ad un evento ingestibile. La dimensione surreale che Costella ha talvolta inserito nei copioni co-scritti con altri registi - pensiamo a L'ordine del tempo di Liliana Cavani o a Il primo giorno della mia vita di Paolo Genovese - funziona meglio con la sua direzione, perché raggela la tendenza al melodramma plateale.
Una maggiore spontaneità drammaturgica, abbinata a questa capacità visiva di astrazione, avrebbe potuto creare un risultato davvero interessante: lo si nota soprattutto grazie alla presenza di due giovani attrici, Giulietta Rebeggiani (Sara), che ogni tanto ride in modo deliziosamente incongruo, e soprattutto Yle Yara Vianello, su cui si può sempre contare per inserire una nota di autenticità anche all'interno della confezione più controllata. Invece purtroppo le due componenti filmiche tendono ad elidersi a vicenda, creando un'impasse narrativa che tiene lo spettatore a distanza emotiva.
Auguriamo al Costella regista di dare più fiducia al suo intuito visivo e meno al suo consumato mestiere di sceneggiatore, che rischia di intrappolarlo in meccanismi artefatti ed emotivamente paralizzanti.
Non guardo piu' i trailer. Inoltre, un film con Battiston lo vado a vedere a scatola chiusa. Con questo film pero' avrei capito a cosa andavo incontro. Meglio cosi' dai. Come spettatore devo mettermi alla prova, ricordare cosa mi piace, cambiare idea quando si puo'. Sbagliare. Sto raschiando il barile in un esercizio di diplomazia che poco mi appartiene.
Storia emozionante, intensa, profonda. Può sembrare lenta ma la lentezza è funzionale al dipanarsi del groviglio di emozioni chche da due anni attanaglia i protagonisti. Una storia d'amore, di caduta e di rinascita. Simbolico l'episodio del cervo metafora della salvezza solo nel branco. Come sempre un Battiston insuperabile.
Perdere un genitore è sfortuna, perderne due è distrazione". Era quella malalingua di Oscar Wilde, e naturalmente parlava di costruzione drammaturgica - non della vita che può fare scherzi anche peggiori. In un film può succedere qualsiasi cosa, abbiamo tutti pianto guardando "Manchester by the Sea" di Kenneth Lonergan: per la disgrazia dell'incendio provocato da Casey Affleck mentre era ubriaco, ma [...] Vai alla recensione »
Famiglia felice, forse, in attesa di passare l'ennesimo, noioso, Natale a Cortina dai suoceri poco amati. Un evento drammatico farà esplodere le dinamiche familiari. Qualcosa non torna nelle scelte drammaturgiche del film di Costella (suo l'ultimo "Una terapia di gruppo"): dalle prime scene dove il gruppo familiare sembra in accordo zuccheroso (per finta?), si passa poi allo sfascio successivo con [...] Vai alla recensione »
Un grave, terribile lutto colpisce una famiglia che a distanza di due anni non riesce ancora a riprendersi dal trauma. La madre, Anna Foglietta, e il padre, Giuseppe Battiston, stanno per trascorrere l'ultima Vigilia di Natale a Cortina insieme ai due figli, ma qualcosa sconvolge una festività già accolta con tristezza dalla famiglia. Paolo Costella dirige e scrive con Tania Pedroni il drammatico racconto [...] Vai alla recensione »
La famiglia di Piero (Giuseppe Battiston) ed Elisabetta (Anna Foglietta), tre figli, è una di quelle che si accoccola ancora sul divano davanti alla televisione. Quei momenti, però, restano congelati per sempre dopo la morte del primogenito in un incidente stradale. Anni dopo, Piero ed Elisabetta, ormai separati da quel dolore insopportabile, si ritrovano a Cortina per la Vigilia di Natale, ma un [...] Vai alla recensione »
Paolo Costella, sceneggiatore praticamente per chiunque dagli anni 80 a oggi, da Marco Ferreri a Liliana Cavani passando per Massimo Boldi, e regista di tante commedie di mestiere, torna ora, a sorpresa, con un mélo famigliare, scritto insieme a Tania Pedroni, dal romanzo Nelle migliori famiglie di Angelo Mellone. Una famiglia in passato felice in modo quasi irritante, implosa dopo la morte del primogenito [...] Vai alla recensione »
Una volta, pare, sia stato scritto da qualche parte (l'autore, sembra, rimasto ancora anonimo) che il dolore non è solo un'emozione, bensì è un disfacimento. Un posto dove un tempo c'era qualcosa e ora non c'è più. Ci percorre, solcando dentro di noi e lasciando un vuoto amaro lì dove prima dimorava l'amore. Storia di una notte, ultimo lavoro di Paolo Costella (forse noto più come autore di importanti [...] Vai alla recensione »
Storia di una notte è un racconto familiare di un lutto che coinvolge la famiglia di Piero (Giuseppe Battiston) e Elisabetta (Anna Foglietta) che, dopo la scomparsa del primogenito Flavio (Massimiliano Caiazzo), cambia drasticamente a causa del loro dolore insanabile. A racchiudere l'idea che questa era una famiglia sana e felice sono i primissimi istanti del film che raccontano il clima di amore e [...] Vai alla recensione »