
Anno | 2024 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Norvegia |
Durata | 118 minuti |
Regia di | Dag Johan Haugerud |
Attori | Thorbjørn Harr, Jan Gunnar Røise, Siri Forberg, Birgitte Larsen, Nasrin Khusrawi Iver Innset, Siri Jøntvedt, Lars Jacob Holm, Cecilie Lindeman Steen, Brynjar Åbel Bandlien, Peder Kjellsby, Aslak Hartberg. |
Uscita | giovedì 15 maggio 2025 |
Distribuzione | Wanted |
MYmonetro | 2,86 su 15 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 14 maggio 2025
Due uomini si ritrovano a mettere in dubbio le loro opinioni sulla sessualità. In Italia al Box Office Sex ha incassato 12 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Oslo. Due spazzacamini (uno è il diretto superiore dell'altro) si trovano a confidarsi due esperienze che li hanno fatti mettere in discussione. Il primo ha sognato di avere incontrato David Bowie il cui sguardo lo ha fatto sentire una donna. Il secondo ha avuto il suo primo rapporto gay con un cliente. Entrambi ne parleranno con le mogli.
Nel primo capitolo della trilogia Haugerud congela le tematiche che lo interessano in una forma che non favorisce il coinvolgimento dello spettatore.
Se un alieno arrivasse sulla terra e gli venissero mostrati i film che costituiscono l'esperimento del regista norvegese (cioè girare nel corso dello stesso anno tre opere, Sex, Dreams, Love che vertano sui temi legati alla sessualità) e se gli venissero nascosti i credits potrebbe pensare che, per quanto accostabili l'un l'altro per le tematiche affrontate, siano stati girati da registi diversi.
Questo può senza dubbio costituire un pregio ma, avendo visto uscire in sala prima Love, poi Dreams la visione di Sex finisce con il risultare come la più algida e così programmaticamente costruita da porre in evidenza più che il tessuto la trama dello stesso. L'abbondanza di inquadrature fisse e i dialoghi prolungati che fanno pensare a Scene da un matrimonio ahimè però non di Bergman, posizionano chi guarda a distanza. A ciò si aggiungano gli stacchi che inquadrano gli esterni della città accompagnati da una musica che contrasta fortemente con quanto visto e udito fino a poco prima. Se intimisti ed anche dolenti sono i dialoghi la musica finisce invece con l'invadere lo schermo.
I temi affrontati sono di tutta rilevanza e manifestano una lucida coerenza con la filmografia di Haugerud il quale si interroga non solo su quanto l'esperienza inattesa della scoperta di una possibile omosessualità o bisessualità possa incidere sull'individuo ma anche quanto questa non possa astrarsi dal contesto in cui lo stesso vive. Rivelare alla consorte con cui si ha una relazione pluridecennale di aver avuto un rapporto anale con un uomo può assumere la dimensione della sincerità portata al massimo della chiarezza ma può anche creare uno sconvolgimento nella partner difficile da gestire.
Sul versante onirico poi si inserisce un'ulteriore dimensione che la sceneggiatura tratta con la giusta misura. Sognare di essere donna quando si professa di essere cristiani (con coraggio in una società in gran parte laicizzata, come viene sottolineato) e riuscire a parlarne (anche se questa appartenenza di fede viene celata a un medico sotto gli occhi di un figlio che non esita ad evidenziarlo) non è facile. Tutto ciò può costituire un'occasione di riflessione e di confronto che una diversa struttura della narrazione avrebbe potuto far percepire come meno artificiosa. Negli altri due film non lo è per nulla.
Nella trilogia del regista norvegese Dag Johan Haugerud, il film Sex viene per primo, in apertura della serie formata anche dai successivi Dreams e Love. O almeno questo è l’ordine che compare nei titoli d’apertura di tutti i film, anche se la sequenza cronologica con cui sono stati presentati nei festival, dalla Berlinale del 2024 a Venezia dello stesso e poi alla Berlinale di quest’anno, ha visto prima Sex, poi Love e infine Dreams (quest’ultimo poi premiato con l’Orso d’oro pochi mesi). Quella di Haugerud, insomma, è un’opera unica, da considerare nel suo complesso, e ha avuto dunque ragione la distribuzione italiana (Wanted) a presentarli al contrario, chiudendo ora con Sex. In fondo, il film, introducendo la trilogia ne anticipa e al tempo stesso ne riassume temi e atmosfere: dall’attenzione alla vita sessuale, emotiva e sentimentale di alcuni personaggi legati da rapporti di parentela, lavoro, amore, desiderio, alla centralità della città Oslo, vera protagonista di tutte le vicende. I protagonisti di Sex sono due spazzacamini entrambi sposati e con figli, che in una pausa dal lavoro si confidano reciprocamente un segreto: il primo un sogno ricorrente in cui ha la sensazione chiarissima di essere una donna e il secondo un’occasionale avventura sessuale con un uomo, che ha immediatamente confessato alla moglie convinto non si trattasse di un tradimento, scatenando così una reazione tanto naturale quanto (per lui) inaspettata.
Ci sono due amici, due uomini adulti senza nome che fanno gli spazzacamini a Oslo oggi. Si ritrovano spesso sui tetti della città, nelle pause, per trascorrere tempo insieme e parlare. Un congegno semplice, quello che regola Sex, il primo film della trilogia di Dag Johan Haugerud sulla nuova sessualità, prima del tassello di mezzo Love e dell'ultimo frammento Dreams che ha vinto l'Orso d'oro alla Berlinale [...] Vai alla recensione »
Episodio iniziale della trilogia scritta e diretta dal cineasta norvegese Dag Johan Haugerud, «Sex» esce in Italia dopo «Dreams» e «Love» (che, dei tre, è decisamente il migliore). È un film soprattutto parlato, con pochissima azione e uno stile quasi televisivo, caratterizzato però da un montaggio dall'andamento variabile, che alterna lunghi pianisequenza e pure movimenti di macchina di ieratica circolarit [...] Vai alla recensione »
Il titolo è o almeno sembra trasparente, Sex (Norvegia, 2024, 118'). E di come uomini e donne vivono la loro sessualità, e più di una volta la soffrano, racconta certo il film scritto e girato dal norvegese Dag Johan Haugerud (primo capitolo di una sua trilogia di cui nelle nostre sale si sono già visti il secondo e il terzo, Dreams e Love). Due spazzacamini - mestiere che non conosco e che mi incuriosisce [...] Vai alla recensione »
Al cinema dal 15 maggio, Sex è il terzo e ultimo capitolo della "trilogia delle relazioni" scritta e diretta da Dag Johan Haugerud, regista norvegese (prossimo presidente di giuria delle Giornate degli Autori 2025) premiato con l'Orso d'oro alla Berlinale 2025 con il precedente Dreams. Una storia profonda e toccante sull'indecifrabile natura dell'attrazione, dell'orientamento sessuale e dell'identità [...] Vai alla recensione »
Film d'apertura della trilogia norvegese sulle relazioni umane (seguito da Dreams e Love, già usciti in sala) di Dag Johan Haugerud, Sex imbastisce fin dall'incipit una sfida analitica nei meandri dell'audacia espressiva, pur nell'essenzialità di visione: una disamina dell'erotismo senza esplicita sessualità, con quell'appello alla forza della parola, del racconto, che troverà in Dreams, Orso d'oro [...] Vai alla recensione »
Esce anche l'ultima parte della trilogia diretta dal norvegese Dag Johan Haugerud. In realtà "Sex" è la prima per presentazione ufficiale ai festival (Berlino 2024), seguita da "Love" (Venezia 2024) e "Dreams" (Orso d'oro 2025): nell'insieme, come è già stato detto ormai diverse volte, costituiscono un'opera unica, che dimostra come questo regista sia diventato in poco tempo senz'altro uno delle più [...] Vai alla recensione »
La confessione può essere un toccasana, ma può avere le sue conseguenze, come in Sex. Il primo capitolo della "trilogia di Oslo" è basato principalmente sui dialoghi e prende spunto da una discussione tra due colleghi di lavoro. Uno di loro racconta di aver accettato l'invito di un cliente a fare sesso con lui. Anche se è la sua prima esperienza omosessuale, l'uomo non sembra dargli grande importanza. [...] Vai alla recensione »
Esce per ultimo, in ordine di tempo, "Sex", che in realtà dovrebbe essere il primo capitolo della trilogia del norvegese Dag Johan Haugerud, di cui abbiamo già visto "Love", presentato a Venezia 2024, e "Dreams", che invece ha vinto l'Orso d'oro a Berlino. Un ordine di visione solo consigliato dal regista, ma che invece ha una sua ratio. Infatti, sapendo che "Sex" è il primo capitolo della trilogia, [...] Vai alla recensione »
Uomini che parlano di sesso ma in realtà si interrogano sul senso della vita: questo potrebbe essere il sottotitolo di Sex, primo capitolo della trilogia di Oslo del norvegese Dag Johan Haugerud. Un film del 2024 passato inosservato e non arrivato nelle nostre sale. Ora Wanted Cinema colma la lacuna chiudendo il cerchio, dopo aver distribuito i successivi capitoli, Love e Dreams (quest'ultimo premiato [...] Vai alla recensione »
Un film parlato. Di forte matrice letteraria. Sex, con Dreams (Orso d'oro alla 75° Berlinale) e Love (Presentato alla 81° Mostra del Cinema di Venezia), fa parte di una trilogia che ha al centro i rapporti umani. Paradossalmente non è il sesso il motivo dominante, ma il genere e l'identità sessuale, la differenza tra sfera pubblica e sfera sociale. Dag Johan Haugerud parte da Éric Rohmer (il regista [...] Vai alla recensione »
Cosa ci porta a sostenere con tanto entusiasmo il cinema di Dag Johan Haugerud, scrittore norvegese (mai tradotto in Italia) prestato alla settima arte? In primis direi la calma, e dunque la cura dell'ascolto, il tempo che si prende per comprendere i suoi personaggi. Mentre cercano di comprendersi. Sex, il primo capitolo della trilogia Sex Love Dreams (vedi Film Tv n.
Di cosa parliamo quando parliamo di sesso? D'amore, forse. E anche di sogni. Forse non è un caso che la trilogia di Dag Johan Haugerud, Sex Dreams Love, si apra proprio con il capitolo dedicato al sesso (ma è l'ultimo a uscire nelle sale italiane, grazie a Wanted Cinema). È il segno di un palinsesto: l'esplorazione del desiderio nella Oslo contemporanea non può che irradiarsi da quella parola-mondo [...] Vai alla recensione »
L'insperata quanto sorprendente vittoria lo scorso febbraio dell'Orso d'Oro alla Berlinale 2025 di Dreams ha positivamente scombinato quelli che probabilmente erano i piani e le strategie di Wanted Cinema, convincendo la società detentrice dei diritti di distribuzione in Italia della trilogia di Dag Johan Haugerud, della quale la pellicola in questione fa parte, a invertire quello che sulla carta era [...] Vai alla recensione »
Giusto una settimana fa il norvegese Dag Johan Haugerud ha vinto l'Orso d'Oro alla Berlinale 2025 con Dreams (2024), ultimo tassello di una trilogia dedicata ai rapporti umani. Presentato all'ultima Mostra di Venezia, Love (2024) ne costituisce un ulteriore componente. Sex (2024) è invece il primo dei tre capitoli, presentato nella sezione Panorama della Berlinale 2024.