
Baaz Ham Sib Daari? prende le mosse dai racconti de "Le mille e una notte" ma contiene anche il mio universo onirico
di Luisa Ceretto
Il regista iraniano Bayram Fazli esordisce con un lungometraggio che sorprende per la scelta di un linguaggio che, al realismo e agli scenari urbani, preferisce un registro simbolico e paesaggi naturali con forti richiami al mondo fiabesco de "Le mille e una notte".
Ci può raccontare com’ è nata l’idea del film?
L’idea principale della vicenda attinge al folclore del luogo dove è stato girato il film (Azerbaijan iraniano, ndr), si tratta di storie raccontate ai ragazzini, in particolare quella dello scemo del villaggio intelligente. A queste si aggiungono la mia personale, i miei ricordi.
C’è in qualche modo un immaginario che rimanda ai racconti delle “Mille e una notte"?
Sì e no. La base della scenografia è quella, però ho volutamente accentuato la non riconoscibilità e l’atemporalità del luogo. La vera storia poteva essere identificabile, nel film invece c’è anche il mio universo onirico.
Il film, sin dalle prime sequenze, prende le distanze sul piano stilistico e tematico dalla maggior parte del cinema iraniano contemporaneo…
Ho cercato di fare qualcosa di diverso rispetto a quel che si produce in Iran. Come reagirà il pubblico? È un'avventura nella quale mi sono buttato. Si tratta di un film in costume, con costi alti a livello produttivo. Ho girato il film che sognavo: non disprezzo il cinema precedente, però credo sia ripetitivo ed è importante tentare nuove strade. Non si può rimanere statici, probabilmente tra alcuni anni si dovranno individuare altre strade e ci saranno nuovi registi che le percorreranno. Il mio cinema è figlio degli insegnamenti di Bahram Beizai (Bashù, il piccolo straniero NdR).
Come è arrivato alla regia, qual è il suo percorso professionale?
Mi sono laureato all’Università d’Arte, facoltà di arti drammatiche a Teheran, quindi ho lavorato per quindici anni come direttore della fotografia; ho girato due cortometraggi e ora, qui a Venezia, presento il mio esordio nel lungometraggio.