Gian Enrico Bianchi si diploma al Centro Sperimentale di Cinematografia nel biennio 1990-92. Dal 1992 al 1996 lavora con Luca Bigazzi, prima come assistente poi come operatore alla seconda camera nel film Lamerica di G. Amelio, sempre come operatore lavora al film Un eroe Borghese di M. Placido. Nel 1999 riceve il Premio Kodak per la migliore fotografia al Torino Film Festival per il cortometraggio Dolce attesa di C. Cremaschi e gira a fianco di Matteo Garrone Estate Romana. Nel 2000 è candidato al Nastro d'Argento per la Fotografia del suo primo lungometraggio, La capagaira di A. Piva (Premio David di Donatello come Migliore Opera Prima, Premio Ciak d'Oro come Migliore Opera Prima, Premio Nastro d'Argento come Migliore Opera Prima, selezionato per la sezione Forum al Festival di Berlino 1999), con lo stesso regista realizzerà nel 2002 Mio cognato. Al suo impegno come direttore della fotografia cinematografica affianca, negli anni, una passione per il cinema documentario, collaborando alla realizzazione di diversi lungometraggi. Contemporaneamente realizza la fotografia di più di 50 music-promos e diversi commercials. Del 2004 è la sua prima regia di un film-documentario A filo d'acqua premio FICTS al Festival del cinema sportivo di Milano 2005 e selezionato sempre lo stesso anno nel concorso internazionale del Festival dei Popoli (Firenze 2005) e del Cinema Sportivo (Trento 2005). L'incontro professionale con la regista Anna Negri avviene durante le riprese del film tv L'amore proibito.
