Giornalista, direttore di periodici e quotidiani, si dedicò al cinema nel dopoguerra, scrivendo fra il 1949 e il 1950 alcune interessanti sceneggiature, fra cui quelle di Botta e risposta, Totò le Mokò e Napoli milionaria (quest'ultimo per la regia di Eduardo De Filippo). Sposatosi con l'attrice Irasema Dilian (Irasema Warschalowka, 1924-1996), partì con lei per il Messico, dove rimase fino al 1960, seguendo l'attività della moglie come consulente e sceneggiatore in una ventina di film. Qui curò anche la regia di un film inedito in Italia, La estrella del rey. Ritornato in Italia, riprese la sua attività di giornalista e di sceneggiatore, firmando, dal 1967 in poi, varie opere interessanti, fra cui Diabolik di Mario Bava, Barbagia di Carlo Lizzani, L'istruttoria è chiusa: dimentichi di Damiano Damiani, Corleone di Pasquale Squitieri. In Italia, come regista, ha diretto un solo film: Se tutte le donne del mondo... (1966).