Harry Potter e la camera dei segreti

Prima impressione: noia. L'inizio (i primi 40 minuti) consta di scene leggere quanto noiose sulla stranezza della magia che servivano nel 2002 a incantare un pubblico non ancora abituato agli effetti grafici al computer, che oggi appaiono obsoleti se non proprio brutti. Unica eccezione le scene sul rapporto tra Harry e la sua famiglia adottiva: la critica alla stupidità borghese è ben fatta, così come in seguito l'introduzione dell'ideologia del sangue puro del fantastico Lucius Malfoy. Il nazismo è la più desiderabile delle caratteristiche che possa avere un cattivo. Il doppiaggio è orribile: non solo non segue il labiale (e va beh) ma estremizza e sovraccaratterizza i personaggi rendendoli tutti troppo ridicoli e troppo poco minacciosi. Il libro era molto più tosto di così, e mi spiace che sia stato reso in modo così leggerino.
Dopodiché finalmente inizia ad accadere qualcosa: la paura incarnata nei serpenti, nei ragni, nella storia dell'erede di Salazar Serpeverde ti da la forza e l'interesse di andare avanti fino alla fine, e mette tensione e inquietudine. Tutto questo nonostante la regia, veramente mediocre, e la stupidità eccessiva di alcuni personaggi. Splendide le scenografie. Il mio voto basso è da attribuire alla regia e alla messinscena, costantemente indirizzate a sdrammatizzare un soggetto che invece era carino e inevitabilmente a sputtanarlo. Tutto ciò che passa allo spettatore, poco, passa grazie alla forza delle idee della Rowling, non al film. Capisco che l'intento sia fare un film per bambini e che ai bambini questo film possa piacere. Forse ci sono film per bambini che possono piacere anche agli adulti, e altri che certi adulti non possono fare a meno di trovare ridicoli. Mi sa che questo fa parte della seconda categoria. E dire che a me spesso i film per bambini piacciono.