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Nel 2013 Zack Snyder riuscì a spaccare pubblico e critica con "L'uomo d'acciaio", pellicola con l'intento di rilanciare il personaggio di Superman dopo un precedente tentativo non proprio riuscito (Superman Returns del 2006). Con "Batman V Superman: Dawn of Justice" ottiene esattamente lo stesso risultato, sebbene parte dei difetti che affliggevano il prequel sono stati risolti. Benché concepito come sequel del film decidcato a Superman, la pellicola sembra essere incentrata maggiormente sul personaggio di Batman, ma non quello a cui il pubblico in sala è abituato: un Batman "veterano", con 20 lunghi anni di carriera alle spalle, un Batman che terrorizza (e questa volta uccide) non solo i criminali, ma anche coloro che vengono salvati, che vedono nel cavaliere oscuro un "diavolo". Tuttavia il film si intitola innanzitutto "Batman V Superman". Rimarranno delusi coloro che si aspettano un film interamente incentrato sullo scontro fisico tra i due eroi: è innanzitutto uno scontro ideologico, in cui Bruce Wayne incarna l'umanità che non rifiuta di essere protetta da un dio col potere di spazzarli via in un soffio. Tecnicamente e visivamente parlando il film soddisfa ed esalta, soprattutto nelle scene d'azione che migliorano quanto già visto in "L'uomo d'acciaio" evitando l'uso eccessivo di inquadrature ravvicinate e movimenti della camera iper veloci. Il problema? Troppe cose in un solo film. L'idea di inserire elementi che accennano ad avvenimenti che saranno poi ripresi nei film successivi è apprezzabile, ma ha l'effetto irreversibile di appesantire il ritmo e di rendere di difficile comprensione alcuni spezzoni che saranno chiari solo a chi ha dimestichezza con i fumetti e che, con sguardo lungimirante, intuisce dove si vuole andare a parare. Le due ore e mezza avrebbero potuto così diventare semplicemente due ore e incentrarsi solo sulla trama principale, ma vista la natura espressamente "episodica" di queste pellicole è chiaro aspettarsi che tutti i nodi verranno al pettine successivamente. Ottime le interpretazioni di tutti i protagonisti, tra tutti spiccano Ben Affleck e Gal Gadot, che ci regala una splendida e affascinante Wonder Woman. Se si ha la pazienza di attendere i film successivi che daranno le risposte agli interrogativi proposti da "Batman V Superman: Dawn of Justice" e soprattutto se si comprende il perché del cambiamento alla radice di alcuni personaggi, l'ultimo lavoro di Snyder è destinato a soddisfare tutti gli appassionati, con buona pace dei crtici di settore (fatte le dovute eccezioni) a cui non resta che lamentarsi di non aver compreso il film per l'eccessiva confusione. Invito tutti loro a scrivermi, sono pronto a spiegare ogni cosa dal momento che stranamente (si colga l'ironia) mi è sembrato tutto molto chiaro.
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juri84
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mercoledì 30 marzo 2016
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perdonami
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Ma il film non è fatto per essere spiegato agli appassionati che hanno letto il fumetto,ma proprio a coloro che probabilmente non hanno avuto questa fortuna,è il film che non riesce in questo,appare una trama vuota,banalissima,legata ad un nome come quello di Marta che scatena una tentata rissa tra Batman quasi pensionato e Superman in confusione,tentata perché poi tra l'altro non avviene.a una cosa vorrei chiederla:perché il funerale di uno dei protagonisti assomiglia a quello di William wallace?aveva origini scozzesi?
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d'accordo? |
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