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La dolorosa poesia della vita.
La bellezza di un'ispirazione, la generosità del metter tutto se stesso al servizio di quella, la qualità del proprio talento; e però la possibile indifferenza suscitata, l'inspiegabile mancanza di ritorno in un mondo che strano é. Popolato di coeniane figure, quasi misteriose nella loro quotidianità: il vistoso passeggero; gli indecifrabili compagni di guida; la freudiana coppia di amici col gatto ed i loro grotteschi ospiti; la ragazza, forse meno tormentata di quanto ci si immagini; il marito tira-cazzotti, quasi giustiziere notturno e inspiegabile marito d'una moglie come quella; un ipotesi di figlio di due anni, che scorre davanti agli occhi illuminata dai fanali dell'auto sotto una nevicata furibonda.
Tu hai dentro una grandezza, la tua arte é grande: ma vivi in un mondo fatto così. Un mondo dove il grande Produttore non capisce le potenzialità di successo che si sveleranno al mondo solo al giro di palco successivo al tuo; un mondo nel quale chi non si sveglia nemmeno sbattendo la fronte sul cruscotto per una frenata passa le sue ore di fianco a chi sa trepidare per il dolore d'una creatura ferita, appena intravista nell'oscurità. Ma che poi, in qualche modo, tornerà alla marina mercantile.
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recensioni di critica, pubblico e dizionari.
