Blue Jasmine |
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Un film di Woody Allen.
Con Alec Baldwin, Cate Blanchett, Louis C.K., Bobby Cannavale, Andrew Dice Clay.
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Commedia drammatica,
Ratings: Kids+13,
durata 98 min.
- USA 2013.
- Warner Bros Italia
uscita giovedì 5 dicembre 2013.
MYMONETRO
Blue Jasmine
valutazione media:
3,93
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Allen fuor d'acquadi andrea1967Feedback: 715 | altri commenti e recensioni di andrea1967 |
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sabato 28 dicembre 2013 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Allen è tra i pochissimi autori (Eastwood, Kubrick, Nolan) in grado di dare una sicurezza di standard medio-alto. Ed encomiabile è lo sforzo di secolarizzarsi da se stesso tentando, come nella trilogia "noir" ed in "Vicky Cristina Barcelona", di uscire dal suo quadratino yiddish e di Manhattan centrismo, per alzare stavolta lo sguardo sulla contemporaneità della crisi globale. Jasmine, la matura protagonista, è lo stereotipo della upper class americana. E' bella, dotata di portamento, di gusto per gli oggetti costosi e.....basta. Ancora al college ha sposato un uomo di sicuro successo, puntando tutto su di lui. E il successo (meglio, il denaro) è arrivato. Da allora Jasmine ha indossato una maschera da organizzatrice di party e first lady. Non si è mai fatta domande circa la provenienza della sua agiatezza, né sulla direzione presa dai suoi rapporti con il figlio o il marito. Tanto comoda è quella maschera che non se la toglie neppure quando è sola. Quando la verità esplode è una catastrofe: il marito è solo un truffatore di Wall Street; viene arrestato, incarcerato e lì, si suicida. Incapace di affrondare le difficoltà Jasmine si lascia facilmente sopraffare dagli psicofarmaci e imbocca la china verso la follia. Un ancora di salvezza le viene offerta dalla sorellastra, che è rimasta a S. Francisco, lavora in un market e si accontenta di una vita semplice; e' pur sempre una seconda opzione. Ma Jasmine è ormai troppo oltre...troppe verità ha nascosto a se stessa, ed il suo destino è segnato. Kate Blanchett è molto brava, in una parte non difficilissima, ma carica di sfumature ed ottima anche Sally Hawkins. Su Alec Baldwin, ormai ripetitivo caratterista, una sola domanda è possibile: “quanto peserà stavolta?”. Certamente gli aspetti biografici sono sempre il focus dell'autore ed il film non spinge a fondo sulla critica sociale. Ma Allen non è Bunuel e neppure Altman. Molti aspetti del suo cinema – una gioiosa “provvidenza” negli ascensori sociali; una ironica presa in giro di ipocondria e farmacologia - sono ormai fuori tempo. E Allen li gira intelligentemente in tragedia. Perfino alcune battute chiaramente scritte per sé: “con chi devo andare a letto per avere un valium?” cambiano decisamente di segno. In definitiva, Blue Jasmine è forse un'opera di transizione tra l'Allen che (sin troppo bene) conosciamo e il futuro.
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