Blue Jasmine |
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Un film di Woody Allen.
Con Alec Baldwin, Cate Blanchett, Louis C.K., Bobby Cannavale, Andrew Dice Clay.
continua»
Commedia drammatica,
Ratings: Kids+13,
durata 98 min.
- USA 2013.
- Warner Bros Italia
uscita giovedì 5 dicembre 2013.
MYMONETRO
Blue Jasmine
valutazione media:
3,93
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Grandi personaggi per una piccola storia.di Michele MarconiFeedback: 710 | altri commenti e recensioni di Michele Marconi |
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domenica 8 dicembre 2013 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Jasmine, affascinante e composta moglie di un ricco imprenditore newyorkese, si lascia abbagliare dal luccicante mondo della Upper East Side. Distratta dal lusso e impegnata in una scalata sociale, abbandona fiduciosa il suo patrimonio alla gestione del marito senza accorgersi che questi ha costruito il suo impero con truffe e illeciti. Venuta a conoscenza della realtà dei fatti e sconvolta dalla scoperta delle relazioni extra coniugali del compagno, Jasmine si scontra con il disincanto della sua nuova condizione. Ospitata momentaneamente a San Francisco nell'umile casa della sorella Ginger, la protagonista è costretta ad abbandonare i lussi e le ricchezze per iniziare a ricostruire la sua vita e la sua persona. Allen torna a dire la sua nel migliore dei modi. Dopo un periodo quantomeno altalenante arriva finalmente un film capace di soddisfare le aspettative. Bastano poche note di jazz per introdurre la storia e solo alcuni minuti per intuire che la trama si svilupperà su un'interessante alternanza di due piani temporali differenti. Risulta perlomeno difficile capire quale dei due sarà il riferimento principale per lo svolgimento della narrazione visto che le maggiori sorprese, compresa la meno prevedibile tra quelle del finale, le riserva il filone della trama in flashback. Il film si fa spazio in un destabilizzante gioco di contrasti. Le differenze tra le due città, New York e San Francisco, si palesano e diventano il macroscopico simbolismo delle due figure femminili, Ginger e Jasmine, e, a sua vota anche della vita interiore della protagonista. Proprio qui, nel complicato mondo mentale ed emotivo di Jasmine, si manifesta il punto più interessante della pellicola. Nello shock della scoperta del tradimento e nella nuova inedita condizione di povertà, la protagonista vive un crollo psicologico. A dar forma a questo personaggio così complesso e confuso è stato il talento di Cate Blanchett. Meglio di così davvero non poteva fare: perfetta in ogni scena e credibile in ogni circostanza, anche quando il suo personaggio divorato dai ricordi, si ritrova a parlare da solo, sconnesso con la realtà. Nella difficoltà della svolta di vita, Blachett è capace di mostrare una Jasmine testarda, arrivista, disturbata e incontentabile. Nonostante quest'interminabile lista di difetti, la protagonista riesce a non farsi mai odiare e rimane sempre sia vittima che colpevole. Ma non è solo Jasmine a rimanere impressa nella mente. Tutti gli interpreti, anche i secondari, hanno il loro perché e catturano l'interesse. Qualche parola deve essere spesa, infine, per le riprese e le inquadrature che, nella loro semplicità, vestono perfettamente gli obbiettivi della regia e, sebbene non facciano gridare al miracolo, si abbinano bene all'elementarità dell'intreccio. Grandi personaggi, insomma, per una piccola storia, in una narrazione funzionale ed efficace.
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