Le cronache di Narnia - Il Principe Caspian |
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Un film di Andrew Adamson.
Con Ben Barnes, William Moseley, Anna Popplewell, Skandar Keynes, Georgie Henley.
continua»
Titolo originale The Chronicles of Narnia: Prince Caspian.
Fantastico,
Ratings: Kids,
durata 140 min.
- USA, Gran Bretagna 2008.
- Walt Disney
uscita giovedì 14 agosto 2008.
MYMONETRO
Le cronache di Narnia - Il Principe Caspian
valutazione media:
2,95
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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I fratelli Pevensie al fianco dell'audace Caspiandi Great StevenFeedback: 70018 | altri commenti e recensioni di Great Steven |
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mercoledì 20 febbraio 2013 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
LE CRONACHE DI NARNIA – IL PRINCIPE CASPIAN (2008)
Diretto da ANDREW ADAMSON. Interpretato da WILLIAM MOSELEY (Peter Pevensie) – BEN BARNES (Principe Caspian) – SKANDAR KEYNES (Edmund Pevensie) – ANNA POPPLEWELL (Susan Pevensie) – GEORGIE HENLEY (Lucy Pevensie) – SERGIO CASTELLITTO (Re Miraz) – PIERFRANCESCO FAVINO (Generale Glozelle) – PETER DINKLAGE (Trumpkin) – VINCENT GRASS (Dr. Cornelius) – KEN STOTT (Trufflehunter, il tasso) – ALICIA BORRACHERO (Regina Prunaprismia) – TILDA SWINTON (Jadis, la Strega Bianca) – LIAM NEESON (Aslan)
Secondo capitolo cinematografico del ciclo di Narnia, tratto dal quarto dei relativi sette romanzi, scritti da Clive Staples Lewis (1898 – 1963). Il giovane principe Caspian, erede al trono dei Telmarini, popolo guerriero che ha invaso Narnia instaurandovi un feroce dominio, fugge dalla reggia dopo che il suo precettore Cornelius lo ha informato che suo zio, il malvagio Miraz, intende ucciderlo per diventare lui il sovrano di Narnia. Ospitato dai nani e da tutti gli abitanti della foresta, Caspian necessita di aiuto per reagire all'usurpazione del trono: infatti, giungono in suo soccorso i fratelli Pevensie, assenti da Narnia da ben 1.300 anni (che corrispondono ad un anno solo, secondo la metrica terrestre), ch'erano già pronti per riprendere la scuola nell’epoca del secondo conflitto mondiale, ma rinunciano per rispondere al richiamo, riprendere in mano le armi e guidare una battaglia contro Miraz. Un primo assalto al palazzo reale fallisce, gettando tutti nello sconforto, ma poi Peter decide di duellare personalmente contro Miraz, mentre Lucy parte alla ricerca di Aslan, il saggio leone immortale che incarna la massima autorità di Narnia. Tuttavia sia Peter che Caspian risparmieranno la vita allo sconfitto Miraz, che viene assassinato da un suo luogotenente: a quel punto è guerra aperta fra i Telmarini e i soldati (umani e animali) di Narnia. L'inaspettato intervento di Aslan sarà determinante. Il neozelandese A. Adamson (Auckland, 1966) diresse i primi due Shrek, creando complessivamente due prodotti molto buoni, senza però che il secondo migliorasse le imperfezioni del primo o ne differisse molto per qualità e svolgimento della trama. Qui accade, per fortuna, l'esatto opposto: il secondo capitolo è un grande miscuglio, splendidamente omogeneo, di film bellico, epicità, leggenda e storia d'iniziazione, che elimina i sentimentalismi del predecessore e trasforma quasi la vicenda nella rappresentazione di un antico mito inglese. Di più: pare inventarne uno di stampo assolutamente moderno che però non ha il minimo carattere imitatorio, nel senso che esterna appieno il fatto ch'è stato inventato ex novo. Nella realtà, dato che si tratta di un adattamento, le cose non peggiorano comunque alcunché: la trasposizione valorizza in tutto e per tutto un libro che si rivela adeguatissimo al grande schermo. Lasciando perdere le bellezze scenografiche che, come spesso accade, non mancano di sorprendere (hanno però il pregio di non aggiungere preziosismi, ma di apparire pressoché naturali), va aggiunta qualche parola sui meccanismi psicologici, due in particolare: la rivalità (completamente spoglia di odio) fra Caspian e Peter, ragazzi sul punto di diventare uomini responsabili e temerari, uno di quei rapporti in cui ci si contende la leadership senza che si crei una reale inimicizia, come farebbero due politici di uno stesso partito in nome degli obiettivi comuni; l'altro è il rapporto che intercorre fra Miraz e il generale Glozelle, i quali ricordano non troppo a distanza Hitler e Rommel, uno accecato dalla brama di potere e l'altro, naturalmente al comando dei gruppi armati, diligente esecutore degli ordini benché estraneo alle crudeltà che caratterizzano il suo superiore e soprattutto presente sul campo durante gli scontri. Castellitto e Favino, contrariamente alle apparenze, non sembrano piovuti dal niente, nel film: impersonano due personaggi interessanti (fra cui un cattivo decisamente fuori dalle corde abituali dell'attore romano) e lo fanno con la bravura tipica degli interpreti navigati ma non consumati. È un'intelligente pubblicità del buon cinema italiano per l'estero. Girato dal 12 febbraio al 7 agosto 2007 fra Nuova Zelanda, Praga, Londra e Slovenia, con un budget di 225 milioni di dollari.
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