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Quando vidi per la prima volta questo film, mi sorpresi di quanto esso aveva superato le mie aspettative per un genere che non sempre riesce a brillare per comunicabilità emotiva e concettuale. A dispetto di un'avvilente moda infatti, anche questa volta il grande Woody riesce a dare allo spettatore una coscienza intima del proprio messaggio, senza tuttavia scadere in banali e ripetitivi cliché. Egli fondamentalmente vuole mostrarci la totale inutilità degli stereotipi occidentali in fatto di vita, mostrata ancora una volta in modo caotico e imprevedibile ,ma non per questo invivibile. Grazie ad una perfetta caratterizzazione dei personaggi infatti, Allen contrappone Vicky, donna con i piedi per terra e fortemente determinata a far si che niente possa turbare la sua vita gia programmata, e Cristina, ragazza estrosa, bizzarra con una visione della vita " tragica, romantica e basata sul libero pensiero", facendoci sorridere e riflettere su una realta che in fondo riguarda tutti noi: quella dell'amore.
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