The Father - Nulla è come sembra |
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Un film di Florian Zeller.
Con Anthony Hopkins, Olivia Colman, Imogen Poots, Rufus Sewell.
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Titolo originale The Father.
Drammatico,
Ratings: Kids+13,
durata 97 min.
- Gran Bretagna 2020.
- Bim Distribuzione
uscita giovedì 20 maggio 2021.
MYMONETRO
The Father - Nulla è come sembra
valutazione media:
3,98
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Ma chi sono io veramente?di MAURIDALFeedback: 16436 | altri commenti e recensioni di MAURIDAL |
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domenica 6 giugno 2021 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
THE FATHER Nulla è come sembra. un film di Di Florian Zeller.
Il regista e commediografo Florian Zeller, tratta in questo film, un tema che in qualche modo tutti hanno conosciuto, la vecchiaia e le sue conseguenze . I padri e i genitori anziani la vivono direttamente, i figli più o meno giovani, conoscono le conseguenze che la vecchiaia produce sulle persone e nel caso di Father è proprio la demenza senile , che produce in Anthony ,il protagonista un sorta di stracciamento dalle vicende vissute, ma anche un estraniamento rispetto alle persone care o vicine che a lui appartengono, come la figlia Anne e il marito, o le varie badanti e infermiere che si occupano dei lui. Dunque una storia di vecchiaia resa però attraverso un personaggio Anthony , che non accetta nella sua ragione , di essere malato di Alzheimer,e si comporta nel suo habitat ovvero la sua casa come un perfetto gentlemen con punte di forza e simpatia quando vuole presentarsi agli altri, figlia ,genero ,badanti come appunto nella perfetta normalità di tutti , senza dubbio alcuno. I guai iniziano quando la realtà si lacera e agli occhi di Anthony compaiono figure sdoppiate, irriconoscibili che da amabili persone diventano terribili nemici , ladri e finanche probabili assassini. Il pregio del film è che non è il solo Anthony a vedere e vivere questa pseudo realtà , poiché anche lo spettatore viene immerso in una storia piena di ambigue figure , e di situazioni dove “nulla è come sembra” . Il regista dirige amabilmente il grande Anthony Hopkins che rende perfettamente il disagio mentale dell’uomo, ma da grande attore qual’è crea una figura teatrale , è un personaggio che recita una normalità a cui nessuno crede ma che dovrà fare i conti con i suoi affetti veri la figlia e suo marito che non possono far fronte al problema. Il regista quarantenne, tradisce a volte la sua di angoscia di invecchiare in malo modo, o forse ha già vissuto il problema con anziani genitori . Dunque questo film drammatico, a volte scivola nel thriller di Kubrik quando tutto si svolge tra camere da letto cucine e corridoi di una grande casa ,inglese, ma dove non c’è via d’uscita per Anthony , se non guardare i bambini giocare dalla finestra. La svolta tra realtà e fantasia mentale, avviene quando la figlia Anne ben resa dalla brava attrice Olivia Colman, decide di ricoverare suo padre , in clinica per curare la malattia. Qui Anthony si ritrova da solo a ricucire la sua esistenza tra ricordi e angosce e con la certezza di dover affrontare un ultimo appuntamento che la gentile infermiera gli ricorda come una passeggiata nel parco. Qui Anthony si arrende e come spesso avviene nei vecchi, regredisce a piccolo bambino che chiama piangendo la mamma. Un film ben costruito sulla empatia tra pubblico e personaggio, con una grande emotività nel condividere la sorte di Anthony. (mauridal).
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