Un Monde Plus Grand |
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Un film di Fabienne Berthaud.
Con Cécile De France, Arieh Worthalter, Tserendarizav Dashnyam, Narantsetseg Dash.
continua»
Drammatico,
durata 100 min.
- Francia 2019.
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Alla scoperta dell'Altrovedi Peer GyntFeedback: 23471 | altri commenti e recensioni di Peer Gynt |
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venerdì 30 agosto 2019 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Suggestiva e coinvolgente ricostruzione dell’esperienza dell’etnomusicologa francese Corine Sombrun che, per superare il lutto della morte dell’amato marito, si reca in Mongolia per registrare il sonoro di un documentario e scopre casualmente di possedere rilevanti doti sciamaniche. Ben narrato, ben montato e ben recitato, il film s’interroga con sguardo aperto sull’esistenza di un mondo più grande di quello che conosciamo, approfondendo anche il rapporto intenso, ma spesso dimenticato, che ci lega col mondo animale e con la natura. Con capacità di attingere, per qualche scena, anche al cinema di genere (l’horror, ovviamente), Fabienne Berthau riesce ad essere sempre credibile e mai banale, trascinando lo spettatore con sé in un viaggio nei territori dell’Altrove e dell’Aldilà. Inoltre riesce, con la sua conoscenza del cinema documentario (fonte, per sua stessa ammissione, il cinema del regista armeno Artavazd Pelesjan), a far dialogare in modo efficace gli ampi spazi della piana mongolica e lo spazio denso e chiuso della tenda della sciamana, dove avviene la cerimonia iniziatica della protagonista. Brava infine Cecile De France a vestire i panni di Corine con ricchezza di immedesimazione. Un film da vedere e da gustare.
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