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La Natura non è innocua se viene ferita
di Peer Gynt
Feedback: 23119 | altri commenti e recensioni di Peer Gynt
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sabato 9 settembre 2023
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In un villaggio non lontano da Tokyo immerso nella natura la vita degli abitanti scorre tranquilla fino alla notizia che un'azienda della capitale ha acquistato un terreno con lo scopo di costruirvi un glamping, un campeggio con servizi di lusso. Due rappresentanti dell'azienda si incontrano con la comunità del villaggio per illustrare il progetto (in realtà per crearsi l'alibi di aver avvertito la cittadinanza), e a tutti risulta chiaro che questo impatterà negativamente con l'ambiente circostante, perché l'azienda ha per scopo principale il guadagno e ha ridotto le spese a protezione dell'ambiente. Questo il tema ecologico del film di Hamaguchi che, con ritmi meditativi e una musica coinvolgente, illustra come un equilibrio armonico fra natura, animali e uomo venga turbato dall'irruzione distruttrice dell'interesse economico. Un finale inaspettato e non univoco e un titolo che lascia nello spettatore alcuni dubbi (visto che la storia raccontata sembra dire esattamente il contrario) sono forse il meccanismo con il quale il regista giapponese ci invita a riflettere su quanto abbiamo visto anche a proiezione terminata e a dubitare della prima idea che ce ne siamo fatti. Come se solo chi si pone criticamente di fronte a un problema possa aspirare a coglierne qualche spiraglio di soluzione. Suggestivo, si snoda in ritmi lenti che rimandano alla ciclicità dei ritmi della Natura.
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antonio montefalcone
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sabato 16 dicembre 2023
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film pieno di poesia, suggestivo e coinvolgente
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Immersivo, interessante film ecologista ed umanista sul dramma e la poesia del quotidiano.
Stimolante esperienza sensoriale ed emotiva incentrata sull''interazione, l''equilibrio e il rispetto che dovrebbe esserci tra l''Uomo e la Natura (questa non deve essere trattata come oggetto o mezzo per fini economici).
In questa connessione intima e armonica, si evidenzia come l''uomo sia parte marginale ma comunque responsabile nell''indistinto flusso del divenire delle cose. Ottimo il lavoro sulla musica, realizzato insieme alla compositrice Eiko Ishibashi e l''affascinante direzione della fotografia nel ritrarre ed esprimere la bellezza autentica di ambienti e paesaggi.
L''intera pellicola va soprattutto riletta alla luce degli ultimi interpretativi, riflessivi minuti, peché è lì che si rimette in discussione tutto ciò che fino ad allora ci aveva evocato in suoni ed immagini questo racconto evocativo di stampo lirico.
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Immersivo, interessante film ecologista ed umanista sul dramma e la poesia del quotidiano.
Stimolante esperienza sensoriale ed emotiva incentrata sull''interazione, l''equilibrio e il rispetto che dovrebbe esserci tra l''Uomo e la Natura (questa non deve essere trattata come oggetto o mezzo per fini economici).
In questa connessione intima e armonica, si evidenzia come l''uomo sia parte marginale ma comunque responsabile nell''indistinto flusso del divenire delle cose. Ottimo il lavoro sulla musica, realizzato insieme alla compositrice Eiko Ishibashi e l''affascinante direzione della fotografia nel ritrarre ed esprimere la bellezza autentica di ambienti e paesaggi.
L''intera pellicola va soprattutto riletta alla luce degli ultimi interpretativi, riflessivi minuti, peché è lì che si rimette in discussione tutto ciò che fino ad allora ci aveva evocato in suoni ed immagini questo racconto evocativo di stampo lirico.
Meritato vincitore del Gran Premio della Giuria all''80° festival di Venezia e premio FIPRESCI della stampa internazionale. Voto: 8
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