daniela
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mercoledì 14 febbraio 2007
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il senso della vita
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Non sarei così negativa nel giudicare questo film.Di certo la trama non è delle più appassionanti e mancano i colpi di scena che tanto sono graditi al pubblico, tuttavia, a mio avviso, il regista vuole avere proprio questo effetto: non è un film dove "avvengono fatti clamorosi", (se non si va in profondità), bensì un film dove apposta non deve apparentemente accadere nulla per dare la possibilità allo spettatore di analizzare i personaggi, le loro vite, i loro sentimenti, il carattere, gli egoismi, le infelicità. Dopo averlo visto, se una persona non è superficiale o va al cinema solo per vedere film sensazionalistici ed ipocriti dove tutto finisce in bellezza, come nelle migliori tradizioni americane,questo film fa riflettere.
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Non sarei così negativa nel giudicare questo film.Di certo la trama non è delle più appassionanti e mancano i colpi di scena che tanto sono graditi al pubblico, tuttavia, a mio avviso, il regista vuole avere proprio questo effetto: non è un film dove "avvengono fatti clamorosi", (se non si va in profondità), bensì un film dove apposta non deve apparentemente accadere nulla per dare la possibilità allo spettatore di analizzare i personaggi, le loro vite, i loro sentimenti, il carattere, gli egoismi, le infelicità. Dopo averlo visto, se una persona non è superficiale o va al cinema solo per vedere film sensazionalistici ed ipocriti dove tutto finisce in bellezza, come nelle migliori tradizioni americane,questo film fa riflettere. Fa riflettere sulle nostre esistenze talvolta ipocrite come quella di Will (Jude Law) o vuote come quella di Sandy( Martin Freeman), o infelici come quella di Liv (Robin Wright Penn) oppure calpestate, sbandate, azzerate da un evento tragico ,come lo è la guerra per il personaggio interpretato dalla Binoche e dal ragazzo che interpreta suo figlio che, chiaramente e forse anche banalmente, risente della mancanza di una figura maschile positiva di riferimento( il marito-padre li ha abbandonati, è morto o comunque non è mai stato presente nella loro vita). Eppure "tanti piccoli mondi" , dove nessuno è perfetto e nessuno è felice, vanno avanti ugualmente e, in quegli interni lussuosi o appena decorosi, continua a scorrere la vita, qulla vita segreta e nascosta che si svolge dietro le porte chiuse di tutte le case del mondo e di cui,serena o tragica che sia, ciascuno di noi è geloso, se la tiene stretta, non vuole che se ne sappia nulla (giustamente!)Invece qui Minghella mette a nudo proprio questo aspetto segreto dell'esistenza (e qualche scena suscita anche un po' di tenerezza).Certo Londra è solo un'idea,la città non si vede ma non tutto deve sempre "vedersi", molte cose possono essere presenti anche se non le vediamo ma le intuiamo con la sensibilità che è data a ciascuno di noi in misura diversa.
Ciao a tutti.Al prossimo film :-)
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lucio
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domenica 18 febbraio 2007
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siamo soli e disperati
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Nel mondo occidentale è sempre Natale . Nelle vie e nelle piazze dei centri storici le luci della opulenza sono sempre accese . Gli spot pubblicitari invitano a comperare il superfluo , sempre corredato da immagini femminili accattivanti.
In questo sabba di danaro , ambizioni , telefoni cellurari che squillano in continuazione si perde ( anzi , si è già perso ) il senso profondo della vita . Essere felici sarebbe molto semplice . Basterebbe amare ed essere amati per quello che si è , non per quello che si ha . A Londra , città multietnica e misteriosa , lavora Will Francis , un architetto che cementifa il mondo sapendo che basta un pò di verde per fregare gli esseri umani con la ipotesi ( ipocrita ) dello sviluppo compatibile .
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Nel mondo occidentale è sempre Natale . Nelle vie e nelle piazze dei centri storici le luci della opulenza sono sempre accese . Gli spot pubblicitari invitano a comperare il superfluo , sempre corredato da immagini femminili accattivanti.
In questo sabba di danaro , ambizioni , telefoni cellurari che squillano in continuazione si perde ( anzi , si è già perso ) il senso profondo della vita . Essere felici sarebbe molto semplice . Basterebbe amare ed essere amati per quello che si è , non per quello che si ha . A Londra , città multietnica e misteriosa , lavora Will Francis , un architetto che cementifa il mondo sapendo che basta un pò di verde per fregare gli esseri umani con la ipotesi ( ipocrita ) dello sviluppo compatibile . Will è appagato . Ha una bella moglie bionda , una splendida bambina che fa i capricci , un lavoro che lo mette al centro del cantiere della sua esistenza fatta di mattoni , di impalcature e di vuoto esistenziale continuamente rimosso dal ritmo frenetico della quotidianità . Una notte i ladri entrano nello studio in cui troneggia un plastico che riproduce il progetto catartico che trasformerà una zona della città in un eden composto da acqua , ucelli acquatici , ponti e costruzioni avveneristiche senza anima . I malviventi gli portano via i computer al cui interno c'è disegnato il futuro della città , il domani di una Londra che somiglia a Parigi , a Berlino , a Parigi , a Praga . Uno di questi ladruncoli è un giovane bosniaco sfuggito , insieme alla madre , dal mattatoio balcanico . L'architetto , per caso , conosce la mamma sarta del ragazzo , una splendida donna di nome Amira . Lei vive di rammendi e di ricordi di Sarajevo , città che ha dovuto lasciare a causa della guerra . Fra i due nasce una relazione , prima emotiva , a pelle . Poi anche sentimentale . Due solitudini si incontrano e cercano di comprendere il perché delle loro angoscie . Con l'eros , con le abluzioni e con il silenzioso linguaggio del corpo . Sono uscito dal cinema con in testa la mia domanda di sempre : chi siamo , dove andiamo , quanto ci resta ancora da vivere . Il film è intimista e cerca di offrire una ciambella di salvataggio alla vita coniugale in questo mondo secolarizzato e privo di riferimenti certi .
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rita branca
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martedì 26 maggio 2015
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"scene di vita contemporanea"
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Complicità e sospetti (2006) film di Anthony Minghella con Jude Law, Juliette Binoche, Robin Wright Pen,Rafi Gavron, Ed Westwick ed altri
Un film ambientato nella Londra odierna, caratterizzato da un bell’intreccio che di tanto in tanto si carica di suspense tenendo costantemente alta l’attenzione dello spettatore: due architetti soci stanno avviando la loro nuova azienda in un quartiere considerato a rischio per la copiosa presenza di immigrati dai paesi dell’est non tutti integrati e alcuni dediti al delinquere. In effetti anche loro si convincono che tale diceria corrisponde al vero già dal primo giorno di apertura, quando inaspettatamente subiscono il furto di apparecchiature tecnologiche assai costose, fra cui il personal computer Apple di Will, contenente tutti i file più preziosi relativi alla sua vita professionale e privata.
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Complicità e sospetti (2006) film di Anthony Minghella con Jude Law, Juliette Binoche, Robin Wright Pen,Rafi Gavron, Ed Westwick ed altri
Un film ambientato nella Londra odierna, caratterizzato da un bell’intreccio che di tanto in tanto si carica di suspense tenendo costantemente alta l’attenzione dello spettatore: due architetti soci stanno avviando la loro nuova azienda in un quartiere considerato a rischio per la copiosa presenza di immigrati dai paesi dell’est non tutti integrati e alcuni dediti al delinquere. In effetti anche loro si convincono che tale diceria corrisponde al vero già dal primo giorno di apertura, quando inaspettatamente subiscono il furto di apparecchiature tecnologiche assai costose, fra cui il personal computer Apple di Will, contenente tutti i file più preziosi relativi alla sua vita professionale e privata. A distanza di una settimana, nonostante tutte le misure prese, la cosa si ripete.
A tale canovaccio base si affianca il privato del protagonista, magnificamente interpretato da Jude Law, che per pura casualità scopre chi è il coautore materiale dei furti: l’orfano di un ingegnere che ha perduto la vita a Sarajevo, sua città e residenza, che si è rifiutato di lasciare, a differenza della madre dell’abilissimo free runner che ci lascia stupefatti nelle sue carambolesche evoluzioni attraverso ostacoli fisici di ogni genere.
Le difficoltà dell’amore di coppia e genitoriale, le nuove opportunità, le insidie inaspettate, le sorprese che la vita offre sono altri temi che il film scandaglia rendendolo interessante e stimolo per nuove riflessioni.
Interpreti del tutto convincenti, bella fotografia e colonna sonora.
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