figliounico
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venerdì 1 settembre 2023
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sopravvalutata storia da fotoromanzo
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Film di David Lean del 1945 passato alla storia del cinema come un capolavoro e sopravvalutato dalla critica. E’ la storia, tutta vissuta in un flashback come fosse un sogno, di una casalinga annoiata dal menage familiare, Celia Johnson, con tanto tempo a disposizione per andare tutti i pomeriggi a cinema o a fare compere in città, che nell’incontro fortuito con un dottore sposato, Trevor Howard, a caccia di avventure tra casa e lavoro all’ospedale, vede una facile scappatoia al tran tran quotidiano e alla monotonia di una vita coniugale senza oramai più passione. In uno spettacolo pomeridiano al cinema i due amanti fedifraghi non a caso assistono ad un film, inventato da Lean, che si intitola Flames of passions, ovvero quello che stava accadendo alle loro vite.
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Film di David Lean del 1945 passato alla storia del cinema come un capolavoro e sopravvalutato dalla critica. E’ la storia, tutta vissuta in un flashback come fosse un sogno, di una casalinga annoiata dal menage familiare, Celia Johnson, con tanto tempo a disposizione per andare tutti i pomeriggi a cinema o a fare compere in città, che nell’incontro fortuito con un dottore sposato, Trevor Howard, a caccia di avventure tra casa e lavoro all’ospedale, vede una facile scappatoia al tran tran quotidiano e alla monotonia di una vita coniugale senza oramai più passione. In uno spettacolo pomeridiano al cinema i due amanti fedifraghi non a caso assistono ad un film, inventato da Lean, che si intitola Flames of passions, ovvero quello che stava accadendo alle loro vite. A parte il romanticume sentimentale tanto caro a Lean, che nel ’49 girerà un film con un soggetto simile, Sogno d’amanti, scambiato per arte sublime ma degno di un fotoromanzo degli anni ‘50 che scade in un finale melodrammatico ed al contempo rassicurante, il contesto realistico e popolano è invece spassoso per alcuni quadretti presi dalla vita di tutti i giorni di una piccola stazione inglese dell’epoca, come quello del capostazione, Stanley Holloway indimenticabile protagonista de’ L'incredibile avventura di Mr. Holland di Crichton, che fa la corte alla non più giovane cassiera del bar. Forse subito dopo gli orrori della guerra si aveva bisogno di una storia d’amore come questa tra due persone comuni, due volti anonimi in cui potersi facilmente riconoscere, per ridare vita all’eros nell’immaginazione di un pubblico desideroso di evasione e per troppo tempo attanagliato da thanatos, ma oggi il film è soltanto noioso, sebbene stilisticamente ineccepibile, e col senno di poi è un piccolo anticipo de’ Il dottor Zivago dello stesso Lean, altro bellissimo polpettone romantico, salvato da Maurice Jarre con Il tema di Lara come Rachmaninoff salva Un breve incontro.
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luca scial�
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mercoledì 12 agosto 2015
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un film romantico ruvido
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Solo un regista della maestria di David Lean poteva regalarci un film romantico ruvido, non sdolcinato, privo di bellocci come protagonisti.
Più che romantica, questa pellicola in realtà affronta un tema in un'epoca che certo non affrontava certi tabù: le relazioni extraconiugali. E lo fa, oltre a un ambientazione da film noir, con la musica di Rachmaninov, la fotografia di Krasker e l'interpretazione di Celia Johnson e Trevor Howard.
Realistico, spiazza i sognatori.
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il befe
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giovedì 5 febbraio 2015
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un grande lean
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antonio2011
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sabato 18 febbraio 2012
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capolavoro
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Finalmente un film classico degli anni 40 su rai storia, poi di David Lean basti già questo per non dover aggiungere altro!! Bellissimo splendida analisi dei sentimenti interiori, splendida recitazione, splendida regia. David Lean ha lo stesso stile di William Wyler, camera ferma sui protagonisti e lasciarli recitare, cosi dovrebbe essere sempre il cinema non come quello di adesso (con delle eccezioni) esemplare!!
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jeym86
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giovedì 8 aprile 2010
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informazione
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Salve, devo fare un esame a breve, di storia del cinema e ho scelto come film appunto breve incontro, è possibile trovare informazioni sull'inquadratura, sul montaggio sulla musica?
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davide castro
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sabato 19 luglio 2008
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il primo vero capolavoro di lean
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a proposito di "breve incontro" sono state scritte molte cose, la maggior parte critiche negative: un film sopravvalutato, un film senza trama, personaggi ridicoli ecc.
mi stupisce che pochi critici si siano accorti dell'importanza che ha avuto breve incontro nel cinema inglese ed europeo del dopoguerra (quell'anno in italia spopolava rossellini).
questo è il primo vero capolavoro di david lean, fino a quel momento il suo film registicamente più riuscito(nel giro di due anni si supererà con "grandi speranze" e soprattutto "oliver twuist").
se la storia appartiene in tutto e per tutto a noel coward (la scrisse per il teatro)e risente della sua impronta è pero altrettanto vero che lean vi ha impresso un'impronta registica notevole.
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a proposito di "breve incontro" sono state scritte molte cose, la maggior parte critiche negative: un film sopravvalutato, un film senza trama, personaggi ridicoli ecc.
mi stupisce che pochi critici si siano accorti dell'importanza che ha avuto breve incontro nel cinema inglese ed europeo del dopoguerra (quell'anno in italia spopolava rossellini).
questo è il primo vero capolavoro di david lean, fino a quel momento il suo film registicamente più riuscito(nel giro di due anni si supererà con "grandi speranze" e soprattutto "oliver twuist").
se la storia appartiene in tutto e per tutto a noel coward (la scrisse per il teatro)e risente della sua impronta è pero altrettanto vero che lean vi ha impresso un'impronta registica notevole.
al suo quarto film (ancora tratto da una commedia di noel coward)fa un passo avanti dimostrando di saper dirigere gli attori, di saperli usare (sfido a trovarne uno fuori parte, anche nei film successivi, alla faccia di chi ha criticato omar shariff nel ruolo di zhivago)e di adottare una struttura narrativa circolare(kubrick,huston e tarantino ringraziano)che anticipa un modello che di li a breve diventerà monopolio holliwoodiano,anche grazie alla sua precedente esperienza di montatore, riuscendo a scandire i tempi della pellicola che in termini di ritmo è ineccepibile(inevitabilmente si ritorna a rossellini).
sul piano artistico è notevole l'utilizzo degli attori,dai caratteristi ai due protagonisti(trevor howard tornerà ne "la figlia di ryan " nel ruolo del prete)che sono relegati superbamente in una dimensione di isolamento.
innovativo, in un'europa alle prese con la scoperta del fenomeno italiano (il neorealismo) breve incontro anticipa le commedie statunitensi dei'50(ma è anche vero che segue la lezione di frank capra nel decennio precedente, unico riferimento possibile per il periodo storico in cui il film è stato realizato).
di lì a poco ci sarebbe stato il superbo "oliver twist".
p.s.: per chi fosse un appassionato di david lean è da poco uscito un cofanetto celebrativo per il centenario nel quale sono proposti :"breve incontro", "eroi del mare"(il suo esordio,coodiretto con noel coward e i dickensiani "grandi speranze e "oliver twist". tra i contenuti extra ci sono due bellissimi documentari:uno sulla nascita e lavorazione di oliver twist e uno su breve incontro.
il prezzo è onesto, 33€, e negli store più lussuosi 42€.
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salvatore
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mercoledì 21 maggio 2008
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capolavoro?
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Sinceramente trovo esagerato definirlo un capolavoro come da più parti ho letto.Certo,è girato molto bene,con estrema eleganza e maesria,doti queste che saranno presenti in tutte le opere di Lean,ma la storia è talmente banale e neanke romantica...Mi aspettavo di più.
[+] datato, forse; non proprio banale, pero'
(di francirano)
[ - ] datato, forse; non proprio banale, pero'
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mazingo72
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sabato 28 ottobre 2006
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ottimo
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